
(AGENPARL) – mer 22 novembre 2023 Segreteria Ugl Basilicata
Ufficio stampa
Facebook:UGL Basilicata
Comunicato stampa.
Femminicidio, Costanzo (Ugl Basilicata):”Urgente misure a tutela delle
donne”.
“25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne, una ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea
generale delle Nazioni Unite, per combattere l’atroce fenomeno sociale del
femminicidio. Le cronache ci parlano ancora in attualità e non si è fatto
in tempo a piangere ed ad urlare di dolore per la morte di Giulia
Cecchettin che i mostri hanno mietuto altre due vittime in men che non si
dica che i femminicidi sono saliti così a ben 105 nel corso del 2023 contro
0 maschicidi. Và assolutamente e con urgenza fatta l’analisi seria di
questo fenomeno, al contrasto e prevenzione”.
E’ quanto afferma il Segretario Regionale dell’Ugl Basilicata Florence
Costanzo per la quale, “dopo il femminicidio di Giulia sono più che
raddoppiate le richieste al 1522, il servizio pubblico di telefono
gratuito promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attivo 24 h
su 24 che accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di
violenza e stalking. Dalle consuete 200 chiamate quotidiane, si è passati
a 450-500. Oltre alle adolescenti, sono aumentate le richieste da parte dei
genitori, in particolare dalle mamme, preoccupati per le figlie dopo il
caso di Giulia Cecchettin. 105, tante sono le vittime di genere femminile
maturate in un contesto familiare, affettivo, episodi in cui l’assassino è
il partner o l’ex partner. Ma non c’è solo questo: in Italia crescono
le violenze, i maltrattamenti e gli atti persecutori contro le donne. Senza
dimenticare i matrimoni combinati, vigore agosto del 2019, che parla in
realtà di costrizione o induzione al matrimonio, più delle volte che si
trasforma reato che può sfociare in un femminicidio: come dimostra il caso
di Hina Saleem, uccisa dai parenti perché si era fidanzata con un ragazzo
italiano, rifiutando l’idea della famiglia di un matrimonio combinato con
un connazionale pakistano. O quello di Sana Cheema, per il
cui femminicidio, dettato dal rifiuto alle nozze imposte dalla
famiglia. Stiamo diventando – tuona forte il Segretario Ugl Basilicata,
Costanzo – il Bel Paese Italia che odia le donne. E in Basilicata i dati
fanno registrare in 30 anni, almeno 15 donne uccise. È necessario
promuovere una maggiore sensibilizzazione culturale all’interno delle
famiglie, iniziando dalle scuole per educare i più giovani ai valori della
non violenza e del rispetto delle donne. Come Ugl Basilicata, siamo
favorevoli all’applicazione della L.n.119 del 15/10/13 e del decreto-legge
14 agosto 2013, n. 93: perché, il 25 novembre non deve essere solo quel
giorno per parlare di violenza bensì, sempre per il quadro che rimane
preoccupante e impone da parte di tutti, sindacato, Istituzioni, politica,
scuola, famiglia, la massima attenzione. Il femminicidio è il gesto finale
della violenza sulle donne. È la forma estrema della violenza più brutale,
e più evidente, quella fisica, che ha molti possibili modi di esercitarsi:
dalle minacce alla persecuzione, dai maltrattamenti agli stupri. L’Ugl
Basilicata sarà sempre in prima linea contro la violenza sulle donne e i
femminicidi, forti sostenitori che la donna non più sola, non va ignorata:
tenere alta l’attenzione, nell’arco della vita una donna su tre ha subito
abusi e violenza, fisica o psicologica. Donne, ragazze e bambine continuano
ad essere vittime di discriminazioni, violenze, abusi e sfruttamento.
Allora pene certe, se avvengono segnalazioni o denunce, non legare le mani
alle Forze dell’Ordine ma prendere immediati provvedimenti. Se lo Stato non
interviene su solo sintomi di minacce perché ‘tanto sono e trattasi solo di
minacce’, scoraggia la donna e rafforza solo chi minaccia. Per l’Ugl
basterebbe facilitare l’adozione di protocolli e migliorare pratiche nei
Tribunali per un’applicazione sempre più efficace della normativa sul
‘codice rosso, garantire la certezza della pena, potenziare le misure di
protezione delle vittime e rafforzare il ricorso allo strumento dei
braccialetti elettronici, che spesso non vengono applicati perché
semplicemente non ce ne sono. Investire – conclude Costanzo – sulla
formazione degli operatori, propagandare apposite campagne di
sensibilizzazione e informazione per far conoscere alle donne gli strumenti
di assistenza ai quali possono rivolgersi: dai Centri Antiviolenza e dalle
Case Rifugio al numero verde 1522. ALLE DONNE VA RUBATO IL CUORE NON LA
VITA!”
Potenza, 22 novembre 2023