(AGENPARL) – mar 21 novembre 2023 Martedì 21 novembre nella Project room di Palazzo Mosca, inaugura la mostra di Matteo Fato a cura di Simone Ciglia: in esposizione una serie di incisioni ispirate al lavoro di altri artisti accompagnate da un ciclo di sculture.
L’UNICA IMMAGINE POSSIBILE (D’APRES UN FLORILEGIO)
I Musei Civici di Pesaro sono lieti di presentare la mostra personale di Matteo Fato L’unica immagine possibile (d’après un Florilegio), a cura di Simone Ciglia, promossa dal Comune di Pesaro e dalla Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive in collaborazione con Pesaro Musei.
La mostra costituisce la prima esposizione dell’artista basata sulla calcografia. Matteo Fato ha una lunga frequentazione con varie tecniche d’incisione – dalla puntasecca all’acquaforte, dalla litografia al monotipo – apprese durante la formazione presso l’Accademia di belle arti di Urbino e al centro della sua attività di docente di grafica d’arte presso la medesima accademia. Da sempre accompagnamento di quella pittorica, la produzione grafica è definita dall’autore un “piedistallo per gli occhi”: un momento di elevazione e di appoggio dello sguardo.
In occasione di questa esposizione, Fato presenta una serie d’incisioni ispirate al lavoro di altri artisti (d’après). I riferimenti attraversano un lungo arco cronologico, dal primo Rinascimento di Beato Angelico (Vicchio, 1395 ca-Roma, 1455) al tardo Ottocento di Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 1851-Francavilla al Mare, 1929) alla modernità di Scipione (Macerata, 1904-Arco, 1933) alla contemporaneità di Gino De Dominicis (Ancona, 1947-Roma, 1998). Seguendo una lunga tradizione nella storia dell’arte, questo ciclo è concepito come un omaggio nei confronti di maestri amati e allo stesso tempo come una riappropriazione e rilettura del loro lavoro. Fato non si limita infatti a una mera trascrizione del motivo originario ma interviene in vari modi nella riproposizione dell’immagine, traslandola di medium, riconfigurandola a livello compositivo o selezionandone alcuni particolari, con l’idea di sovrapporre i propri pensieri a quelli degli artisti studiati. A legare la serie dei d’après è il tema sacro, avviato dal Cristo deriso di Beato Angelico (uno degli affreschi che decorano il convento di San Marco a Firenze, 1438-1440) e proseguito nei successivi episodi dedicati a Il voto di Michetti (una tela del 1883 ispirata alla processione di San Pantaleone di Miglianico [CH]) e Il Cavallino di Scipione (1929, connesso da Fato a studi di tema apocalittico), fino alla Madonna che ride di De Dominicis (1973, una fotografia che conserva l’unica immagine di una statua distrutta dall’artista).
In mostra, la produzione grafica è accompagnata da un ciclo di sculture ad essa legate. Riflettendo la concezione della grafica come “piedistallo per gli occhi”, una serie di basamenti custodisce all’interno alcuni dipinti del ciclo denominato Florilegio. Si tratta di un lavoro pittorico che Fato sta sviluppando da un decennio durante la notte di Capodanno, come una sorta di attestazione dell’attività svolta nel corso dell’anno precedente: un’“accumulazione dell’immagine” che travalica i confini fra astrazione e figurazione. Se il Florilegio rappresenta per l’artista un aiuto a conoscere il proprio pensiero, il d’après è invece una maniera per avvicinare il pensiero di un altro artista attraverso l’unica maniera ritenuta possibile, quella di ridipingerlo.
L’unica immagine possibile (d’après un Florilegio) testimonia l’attualità della grafica – nelle sue molteplici declinazioni – e della storia dell’arte come un inesauribile florilegio. Entrambe concorrono per Matteo Fato a una liberazione dalla necessità di figurare, lasciando solo la volontà di raffigurare.
Matteo Fato è nato a Pescara (Italia), nel 1979, dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Nel 2015 ha avuto una personale dal titolo (SECRéTA) presso TRA (Treviso Ricerca Arte); a Luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il Premio Città di Treviglio (2012); il Premio Terna (2014); il Premio Cramum (2016); il Premio Be the difference…with art!, Bassano del Grappa (2019); e recentemente il PREMIO ERMANNO CASOLI XVIII, Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano (2020). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino). Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista italiano in residenza presso ArtOmi, (New York). Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists’ Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia. Nel 2016 ha partecipato alla 16° Quadriennale d’Arte a Palazzo delle Esposizioni, Roma. A Marzo 2018 ha inaugurato una personale dal titolo Eresia (del) Florilegio presso la Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale, Urbino); a Maggio del 2019 ha aperto una personale dal titolo Il presentimento di atre possibilità presso il Museo Studio Francesco Messina a Milano; mentre a Giugno dello stesso anno ha inaugurato una personale dal titolo Scena Notturna sul Mare presso il Centro Arti Visive – Pescheria (Pesaro). A settembre del 2020 ha partecipato all’evento Una Boccata d’Arte (Fondazione Elpis & Galleria Continua) con il progetto Fiamma d’Amore Viva (il cielo e la terra non appartengono alla parola), (Fortezza di Acquaviva Picena). Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Fa parte di SENZABAGNO, un gruppo di artisti di Pescara. Dal 2009 ad oggi è docente di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Matteo Fato. L’unica immagine possibile (d’après un florilegio)
a cura di Simone Ciglia
Palazzo Mosca – Musei Civici, Pesaro/Project room
22 novembre 2023-21 gennaio 2024
inaugurazione martedì 21 novembre 2023 ore 18
orario martedì-giovedì 10-13, venerdì-domenica e festivi 10-13 / 15.30-18.30 chiusure: 25 dicembre, 1 gennaio
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