
(AGENPARL) – gio 02 novembre 2023 Fiera-mercato tartufo Serrapotamo: Cupparo, fare rete tra i territori per
valorizzare risorse naturali
Francesco Cupparo, già assessore regionale
Un grande successo anche quest’anno ha caratterizzato la sedicesima
edizione della fiera-mercato del tartufo bianco del Serrapotamo. Una
risorsa dal valore inestimabile, conservato nel cuore della nostra Area
Interna, che nel corso degli anni si è imposto come volano dell’ economia
per i comuni ricadenti nella valle del Serrapotamo, tant’é che non si parla
più di prospettiva di sviluppo bensì di sviluppo concreto, avvenuto
attraverso la cooperazione e il sinergico lavoro tra l’amministrazione
comunale di Carbone, impegnata in prima linea e il governo regionale. La
presenza del presidente Bardi, al momento dell’apertura della
fiera-mercato, è stata fondamentale per rafforzare e sancire per
l’ennesima volta l’impegno reale e concreto della Regione Basilicata a
puntare sulla promozione del tartufo. Il risultato più importante raggiunto
quest’anno è stato la costituzione dell’associazione denominata “Tartufai
del Serrapotamo” avente come scopo quello di non solo valorizzare,
promuoverne la commercializzazione attraverso requisiti quali la
tracciabilità e la creazione di un brand da lanciare sul mercato nazionale,
ha anche un altro scopo forse ancora più importante, vale a dire la tutela.
Così come già dai primi incontri propedeutici alla costituzione
dell’associazione, avvenuti in mia presenza in qualità di assessore
all’agricoltura nel giugno del 2022 e in presenza della Consigliera
provinciale Giovanna Di Sanzo e dei sindaci dei comuni interessati, quali
Calvera, Teana, Fardella, Chiaromonte, Roccanova, i ricercatori hanno sin
da subito manifestato il bisogno urgente di tutelare il tartufo, i boschi
del Serrapotamo che racchiudono le tartufaie naturali al loro interno. Il
bisogno, non più procrastinabile, di maggiore controllo da parte delle
autorità competenti, al fine di fronteggiare un fenomeno che possiamo
definire vero e proprio saccheggiamento della risorsa a danno di queste
comunità e messo in atto tanto dalla fauna selvatica come i cinghiali,
quanto dalla mano avida dell’uomo che depaupera l’ecosistema e víola le
leggi imposte dalla natura che fanno sì che nei boschi della valle
proliferi il tubero bianco.
Al presidente dell’associazione, Sabatino Iannibelli, al direttivo e agli
aderenti tutti, va il mio più sincero augurio di buon lavoro. Sono certo
che faranno tanto attraverso un nuovo modello di lavoro lanciato dal Comune
di Carbone, ovvero la rete tra i territori, tra i cercatori di questi
territori e le loro istituzioni locali.