
(AGENPARL) – mer 18 ottobre 2023 Enterovirus: la rilevazione del virus nei reflui anticipa l’andamento dell’epidemia
L’analisi delle acque reflue urbane si dimostra un indicatore per misurare la circolazione degli
Enterovirus, fornendo alla sanità pubblica uno strumento in grado di prevedere nuove epidemie,
così come evidenziato per il virus SARS-CoV-2. Lo studio dell’Università Statale di Milano pubblicato
su Science of the Total Environment.
Milano, 18 ottobre 2023. Una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano, in
collaborazione con il laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali dell’Istituto di Ricerche
Farmacologiche Mario Negri IRCCS e con Regione Lombardia, recentemente pubblicata sulla rivista
Science of the Total Environment (STOTEN), ha dimostrato che l’analisi delle acque reflue è uno
strumento in grado di captare in anticipo la diffusione nella popolazione degli Enterovirus.
Nello studio effettuato sono stati raccolti campioni di acque reflue tra marzo 2020 e dicembre 2022
misurando la concentrazione degli Enterovirus: i risultati delle analisi sono stati confrontati con i
dati di rilevazione degli Enterovirus nell’area metropolitana milanese, dimostrando picchi della
carica virale subito dopo la rimozione delle restrizioni imposte dalla pandemia di SARS-CoV-2.
Inoltre, si è rilevato come questi picchi epidemici anticipassero di circa 2 mesi l’aumento di casi
clinici nella stessa popolazione in studio.
La ricerca ha evidenziato gli effetti delle misure di contenimento adottate per contrastare la
diffusione di SARS-CoV-2 anche sulla circolazione degli enterovirus, fornendo nuove evidenze sulle
caratteristiche epidemiologiche di questi virus. Infatti, come nel caso di SARS-CoV-2, le persone
infette da Enterovirus possono espellere grandi quantità di virus con le feci, anche in completa
assenza di sintomi.
“La messa in campo di questo nuovo approccio di sorveglianza degli enterovirus permette di ricavare
dati epidemiologici fondamentali in assenza di sistemi di sorveglianza clinica, confermando che
l’epidemiologia delle acque reflue sarà uno strumento potente per la sorveglianza di future
epidemie” conclude Laura Pellegrinelli, ricercatrice del dipartimento di Scienze Biomediche per la
Salute dell’Università Statale di Milano, autrice dello studio.
Ufficio Stampa Università Statale di Milano