
(AGENPARL) – mar 03 ottobre 2023 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
3/10/2023
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
PRESENTATO ACCORDO
COLLABORAZIONE
COOPERAZIONE
ISTITUZIONALE TRA COMUNE DI TRIESTE E COMUNITA’ COLLINARE
DEL FRIULI PER LA REALIZZAZIONE DI COMUNITA’ ENERGETICHE
RINNOVABILI. LA PRESENZA DELLA COMUNITA’ COLLINARE ALLA
BARCOLANA 55
L’accordo tra il Comune di Trieste e la Comunità collinare del Friuli per
realizzare una CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) è stato presentato oggi
(martedì 3 ottobre) nello stand comunale della Barcolana 55 in piazza Unità d’Italia a
Trieste.
Sono intervenuti l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Ambiente del
Comune di Trieste Michele Babuder, il presidente Comunità Collinare del Friuli
Luigino Bottoni, il consigliere comitato esecutivo Comunità Collinare del Friuli con
delega alle energie rinnovabili Gianbattista Turridano e il presidente dell’Assemblea
dei sindaci Comunità Collinare del Friuli Michele Fabbro. Presenti anche Lucia
Iammarino, direttore del Servizio Ambiente del Comune di Trieste, con i tecnici
responsabili Francesco Demarch e Gianpiero Saccucci Di Napoli e il direttore
generale della Comunità collinare Emiliano Mian.
“Il tema che l’Amministrazione comunale sta cercando di perseguire
all’interno del PAESC – ha detto l’assessore Michele Babuder – vede la creazione di
comunità energetiche. Un tema sempre più sentito, soprattutto in questi ultimi due
anni, che ha dei risvolti economici e sociali anche rispetto a chi ha difficoltà per il
pagamento delle proprie utenze, ma sono attività che vanno anche a beneficio delle
imprese, dei commercianti e degli esercizi che insistono sul nostro territorio. In
questo contesto ormai da un anno e mezzo sono attive delle collaborazioni tra
l’Amministrazione comunale e il COSELAG e la locale Camera di Commercio ed è
ora attiva un’ulteriore collaborazione con la Comunità collinare del Friuli, con la
quale già da aprile di quest’anno abbiamo stipulato un accordo per riuscire a ottenere
quei risultati e quei contributi che la creazione di una comunità energetica può offrire
alla collettività e al tessuto socio-economico locale”. “Oggi – ha proseguito Michele
Babuder – abbiamo il piacere di ospitare i rappresentanti della Comunità collinare del
Friuli, che sono stati tra i primi promotori di una comunità realizzata nei propri
territori di competenza, che illustreranno i risultati che stiamo perseguendo attraverso
questo accordo di collaborazione ma soprattutto affronteranno il tema delle comunità
e daranno conto di quanto questo sia sentito nei nostri territori”. “L’obiettivo del
Comune – ha ripreso Babuder – è quello di realizzare una comunità energetica, la
nostra prima comunità energetica, nel rione di Roiano già sede di un intervento
dell’Amministrazione comunale per la riqualificazione dell’area dell’ex Polstrada:
nella struttura che è stata creata, un asilo, ci sono le condizioni – vale a dire
l’approvvigionamento attraverso pannelli fotovoltaici – per sviluppare una comunità
energetica anche perché c’è quella commistione tra pubblico, privato e residenziale
che consentirà, oltre appunto a un approvvigionamento, un consumo diretto.
Il presidente Luigino Bottoni, sindaco del Comune di Osoppo e presidente del
Comitato esecutivo della Comunità collinare ha ringraziato per l’accoglienza
evidenziando che “Come comunità energetica siamo molto orgogliosi di essere
abbastanza avanti nell’affrontare questo tema e in questo momento sono attivi quattro
progetti in tutta Italia dei quali uno è il nostro. Godiamo di un forte sostegno della
Regione FVG siamo molto contenti di aver siglato questa prestigiosa e per noi
significativa collaborazione con il Comune di Trieste, dove la Comunità collinare
metterà a disposizione tutta la propria esperienza maturata in tre anni di attività
pionieristica e di risoluzione di problema per la realizzazione di comunità
energetiche”. “Siamo qui – ha proseguito – per divulgare l’accordo tra la Comunità
collinare e il Comune di Trieste nell’ambito del progetto RECOCER, un accordo che
la Comunità collinare ha con il Politecnico di Torino e che prevede una regia comune
per lo sviluppo delle comunità energetiche territoriali. Abbiamo ottenuto un
contributo di 5 milioni e 400 mila euro dalla Regione per sviluppare comunità
energetiche in tutti i nostri comuni nei siti pubblici; la nostra esperienza è vista dalla
parte dell’Ente pubblico e pertanto abbiamo la possibilità di fornire questo elemento
consulenziale proprio alle Amministrazioni comunali”. Luigino Bottoni si è quindi
soffermato sugli aspetti caratterizzanti delle comunità energetiche che – ha detto –
“servono per sviluppare tante cose: sicuramente quello che è un po’ nell’interesse
dell’utente finale cioè un risparmio energetico, ma anche per promuovere il rispetto
dell’ambiente, la ‘decarbonizzazione’ dell’ambiente con lo sviluppo delle energie
rinnovabili e la conseguente riduzione della dipendenza da fonti fossili e quindi anche
l’inquinamento; servono per mettere insieme le persone tra di loro ai fini di gestire
insieme un determinato servizio e fungono pertanto anche da strumento di
socializzazione e di condivisione, fornendo un modo di affrontare insieme la
problematica. Inoltre, quando sono gestite dall’ente pubblico possono avare una
ricaduta sociale perché vantaggi economici di autoconsumo, contributi e incentivi
ricadono anche a favore delle Amministrazioni comunali che poi hanno dei fondi
derivanti dalle minori spese e dalle maggiori entrate che possono gestire anche con
progetti (mirati)? nella povertà energetica e i servizi sociali”.
“Oggi – ha concluso il presidente Bottoni – siamo qui al Villaggio Barcolana
non per caso e non solo per illustrare il progetto RECOCER e l’accordo con il
Comune di Trieste, ma perché la Comunità collinare parteciperà alla regata con una
sua imbarcazione, che porta i simboli della Comunità collinare, del progetto
RECOCER e del Comune di Trieste e questa partecipazione serve a suggellare nel
contesto di un evento mondiale come la Barcolana, un messaggio che vogliamo dare
sulle comunità energetiche”.
Le CER sono coalizioni di utenti (pubblici e privati) localizzati in una
medesima area che, tramite una volontaria adesione ad una associazione, collaborano
per produrre, consumare e condividere l’energia attraverso uno o più impianti di
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (es. pannelli fotovoltaici); la
comunità energetica condivide virtualmente con gli iscritti l’energia immessa in rete
ed ha l’obiettivo di fornire benefici ambientali, economici e sociali. Il vantaggio
principale, oltre al risparmio energetico derivante dall’uso di fonti rinnovabili (es.
pannelli fotovoltaici), consiste nell’incentivo della tariffa premio riconosciuta dal
GSE (Gestore Servizi Energetici), per un periodo di 20 anni dall’attivazione della
Comunità, pari a 110 euro/MWh (valore al 2022) per l’energia effettivamente
condivisa (cioè prodotta e consumata nello stesso periodo orario) nell’ambito della
Comunità.
L’ accordo di collaborazione e cooperazione istituzionale tra il Comune di
Trieste e la Comunità Collinare del Friuli (CCF) prevede lo svolgimento di attività di
reciproco interesse pubblico inerenti la costituzione di Comunità Energetiche
Rinnovabili (CER). Un supporto alla progettazione, realizzazione e gestione di CER
può essere dato dall’Ente RECOCER (Regia Coordinata dei processi di costituzione
di Comunità Energetiche Rinnovabili), Ente che fa parte della Comunità Collinare del
Friuli (CCF); l’accordo, rinnovabile, ha durata di un anno, dal luglio 2023 al giugno
2024.
La CCF nell’ambito del Progetto RECOCER (Regia Coordinata dei processi di
costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili), con il sostegno finanziario della
Regione FVG e con la collaborazione tecnica del POLITO – Politecnico di Torino, ha
realizzato la prima CER del Friuli – Venezia Giulia, quella di San Daniele del Friuli.
Nell’ambito dell’accordo di collaborazione e cooperazione con la CCF, l’analisi del
contesto e lo studio di fattibilità tecnica ed economica per l’eventuale realizzazione di
una prima CER del Comune di Trieste verrebbe fatto sul nuovo impianto fotovoltaico
installato sulla nuova scuola materna di Roiano, frutto dei lavori di riqualificazione
dell’ex comprensorio industriale Stock (ex caserma Polstrada).
Il Comune di Trieste dispone di 13 impianti fotovoltaici esistenti e installati
prima del 16 dicembre 2021, quindi eventualmente utilizzabili per la realizzazione di
CER solo nel limite del 30% della potenza totale degli impianti della stessa CER; 1
in attesa di iniziare i lavori (Museo del Mare – Magazzino 26 in Porto Vecchio); 2 in
progetto di realizzazione (ex Meccanografico e Museo De Henriquez); 1 completato
e ancora non entrato in servizio, in attesa di allaccio alla rete (scuola materna a
Roiano).
Tra i bandi con finanziamenti regionali per il fotovoltaico e per le CER
attualmente in corso in Regione si segnalano: 55 milioni di € (nel 2023) per aziende e
imprese del comparto manifatturiero e del terziario (possibile riferimento
ConfCommercio per eventuali collaborazioni); 100 milioni di € (nel 2023) per
privati, condomini e parrocchie (possibili riferimenti ATER, ANACI e Diocesi per
eventuali collaborazioni).
COMTS-GC-TG