
(AGENPARL) – sab 30 settembre 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Sicilia: Mannino (Cgil), il governo Schifani compie tra poco un anno e
il bilancio della sua iniziativa è davvero magro per la Sicilia e per i
siciliani
Palermo, 30 set- Il governo Schifani ha quasi un anno e l’elenco dei
‘nulla di fatto’ è fin troppo lungo. La Sicilia ha bisogno di un
presidente della Regione, invece si trova ad avere un capo di partito
che ha in agenda solo la spartizione del potere, come sta facendo con le
nomine dei manager, un militante di una coalizione politica che sta
danneggiando la Sicilia e il Mezzogiorno”. Lo dice il segretario
generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino. “In queste settimane-
aggiunge Mannino- in vista della manifestazione nazionale del 7 ottobre
abbiamo messo in campo una grande campagna di ascolto dei bisogni della
gente, lavoratrici, lavoratori, giovani, anziani, disoccupati, studenti.
Sono emersi i bisogni, le aspirazioni, le necessità in una regione
sempre più in crisi. Bisogno di salute, di lavoro, di prospettive
future, di welfare, di un ambiente sicuro e sano, di istruzione, di pari
opportunità. E insieme il nulla di fatto del governo regionale, il tempo
sprecato inseguendo interessi politici e di parte mentre la Sicilia
brucia in senso metaforico e no, mentre le liste di attesa si allungano
negli ospedali, insieme alle liste dei disoccupati, dei giovani che
emigrano per non tornare più”. Mannino sottolinea dunque che “il
sindacato ha mille ragioni per essere a Roma il 7 ottobre e ne ha ancora
di più per proseguire un percorso di mobilitazione già iniziato anche in
sede regionale, che si chiama lotta al precariato e per il lavoro di
qualità, iniziativa per lo sviluppo, per il diritto alla salute, per
l’infrastrutturazione sociale e materiale, per la sicurezza sul lavoro,
per un governo del territorio degno di questo nome, che non ci faccia
più piangere i morti degli incendi e delle alluvione e che valorizzi
lo straordinario patrimonio ambientale della Sicilia”. Mannino
sottolinea “il rischio concreto che si perdano le risorse del Fondo
sociale di coesione. I siciliani- aggiunge-possono continuare a
tollerare il silenzio del presidente della Regione mentre il governo
tagliava il reddito di cittadinanza o interveniva sul dimensionamento
scolastico? O il suo sì all’autonomia differenziata? Frattanto nessun
intervento per lo sviluppo, liste d’attesa sempre più lunghe e
contromisure inefficaci, sulle infrastrutture promesse vaghe mentre il
sistema siciliano della viabilità è a pezzi. La lista è lunga-
sottolinea il segretario della Cgil- ci aggiungo anche i ritardi nei
pagamenti e nella gestione della formazione professionale, mentre
l’emigrazione giovanile si va sempre più configurando come una
drammatica evenienza che sottolinea la sfiducia dei ragazzi nella
possibilità che cambi qualcosa in Sicilia. E dalle istituzioni
regionali, nessun segnale, come se tutto ciò fosse normale. Ci dobbiamo
fare sentire di più e tutti- conclude- perché tutto ciò normale non è”.
2023 dac