[lid] Come è noto il prossimo vertice dei G-20 si svolgerà nella capitale dell’India, Nuova Delhi.
Tale evento segna innanzitutto la prima volta che il Paese dell’Asia meridionale ospita i leader delle nazioni più ricche ed influenti del mondo.
Inutile negare le profonde divergenze su alcuni temi scottanti ed attuali in primis la guerra tra Russia e Ucraina che con molta probabilità dominerà la scena dei lavori che inizieranno il 9 settembre.
I paesi occidentali allineati con l’Ucraina hanno affermato che la condanna della Russia, membro del G20, sarebbe un prerequisito per una dichiarazione congiunta.
La Russia definisce la sua attività militare nel territorio ucraino una “operazione militare speciale”, mentre le nazioni occidentali la vedono come una “invasione russa non provocata”.
Poi ci sono altri, come l’India, che hanno assunto una posizione neutrale sulla questione, rendendo la situazione ancora più complessa.
Quando i capi della finanza e delle banche centrali del G-20 si sono incontrati lo scorso febbraio, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione congiunta e la stessa rimane un’alta possibilità per il vertice dei leader.
Il vertice di due giorni prenderà il via il 9 settembre con una serie di urgenti questioni globali a portata di mano, tra l’incertezza sulla capacità del Gruppo di mettere in piedi un fronte unito.
Fondamentalmente, il G-20 è un forum intergovernativo interessato principalmente alle questioni economiche, che comprende le 20 maggiori economie del mondo: 19 paesi e l’UE.
Gli stati membri sono Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.
Il G-20 copre circa il 60% della superficie terrestre mondiale e due terzi della popolazione mondiale.
Sul fronte economico, rappresenta una quota schiacciante dell’80% nel prodotto interno lordo globale e del 75% nel commercio internazionale.
Il gruppo è stato fondato dopo la crisi finanziaria asiatica del 1999 e fino al 2008 il suo unico incontro annuale riuniva i capi del Tesoro degli Stati membri.
La situazione è cambiata con un’altra crisi finanziaria – quella del 2008 – e ora ogni anno si tiene un vertice dei leader, che riunisce capi di governo o di stato, ministri delle finanze, ministri delle finanze e altri funzionari di alto rango.
L’UE, nel frattempo, è rappresentata dagli alti funzionari della Commissione Europea, del Consiglio Europeo e della Banca Centrale Europea.
Gli obiettivi legati al cambiamento climatico potrebbero rappresentare un’altra potenziale situazione di stallo poiché rimangono una questione che divide le nazioni sviluppate da quelle in via di sviluppo.
La guerra in Ucraina e altre spaccature geopolitiche hanno influenzato anche l’elenco dei partecipanti al vertice di Nuova Delhi, con i due assenti più importanti il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping.
Tra coloro che hanno confermato la loro partecipazione ci sono il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro australiano Anthony Albanese.
All’ordine del giorno della riunione, sotto la presidenza indiana, il G20 si è concentrato sulla sicurezza alimentare ed energetica, sul cambiamento del sistema debitorio internazionale, sui prestiti ai paesi in via di sviluppo da parte di istituzioni multilaterali e su altre questioni come la regolamentazione delle criptovalute.
“Il tema della presidenza indiana del G-20 – ‘Vasudhaiva Kutumbakam’ o ‘Una Terra – Una Famiglia – Un Futuro’ – è tratto dall’antico testo sanscrito della Maha Upanishad”, si legge sul sito ufficiale del G-20.
“Essenzialmente, il tema afferma il valore di tutta la vita – umana, animale, vegetale e microrganismi – e la loro interconnessione sul pianeta Terra e nell’universo più ampio”.
A pochi giorni dal vertice, le misure di sicurezza sono state intensificate a Nuova Delhi, compreso il dispiegamento di decine di migliaia di personale di sicurezza.
Anche gli aerei da combattimento, i radar, i sistemi anti-drone e i missili terra-aria sono inclusi negli elaborati sforzi per proteggere i cieli della capitale e delle aree limitrofe.