
(AGENPARL) – mar 04 luglio 2023 La Legge per le Imprese Culturali e Creative
Martedì 4 luglio 2023 | ore 10.30
Camera di Commercio
Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano | Piazza di Pietra Roma
Roma, 4 luglio 2023. Il composito arcipelago delle Imprese Culturali e Creative costituisce un segmento di rilevante importanza per l’intero “Sistema Italia”, sia sotto il profilo dello straordinario peso strategico per l’economia nazionale, sia per l’eccezionale rilevanza nel creare valore sociale. Come ormai ampiamente riconosciuto, parliamo di un settore che Eurostat in Italia conta in oltre 180mila imprese attive che producono circa 14,8 miliardi di euro di valore aggiunto, (il 10% del valore aggiunto culturale europeo), mentre gli occupati nel settore sono 815mila, pari al 3,5% dell’occupazione totale.
Un comparto che già da tempo è oggetto di attenzione sul piano normativo, ma che sempre più necessita di una legislazione che lo identifichi e lo sostenga, mettendo ordine e offrendo una griglia di interpretazione chiara e univoca.
Questo il tema e l’esito auspicato nell’incontro promosso da Federculture “La Legge per le Imprese Culturali e Creative” che si è svolto questa mattina a Roma al quale hanno partecipato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma, Umberto Croppi, Direttore Federculture; Francesca Velani, Vicepresidente di Promo PA Fondazione, i parlamentari Matteo Orfini, Componente VII Commissione (Cultura Scienze Istruzione) Camera dei Deputati e Mario Occhiuto, Segretario 7ª Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) Senato della Repubblica; Federico Mollicone, Presidente VII Commissione (Cultura Scienze Istruzione) Camera dei Deputati, Andrea Cancellato, Presidente Federculture, in un confronto con i rappresentanti del Ministero della Cultura, per il quale era presente il capo di gabinetto Francesco Giglioli e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy rappresentato da Paganucci.
Federculture, che negli anni ha condotto sul tema delle Imprese Culturali e Creative studi e approfondimenti attraverso i propri strumenti di analisi, quali i Rapporti Annuali e gli incontri di Ravello Lab, a cui si sono affiancati due incontri nazionali di confronto (uno a L’Aquila e uno a Roma) organizzati insieme alle maggiori categorie rappresentative, ormai risalenti agli anni pre-Covid, oggi evidenzia un’ulteriore urgenza di interventi concreti in questo ambito.
L’emergenza determinata dalla pandemia, quando gli interventi di sostegno hanno dovuto fare i conti con la difficoltà a riconoscere i soggetti che compongono questo vasto settore, ha reso infatti ancora più evidente l’esigenza di definire con certezza il perimetro che racchiude questa vasta e articolata categoria in cui si ritrovano istituzioni, aziende, associazioni, imprese, liberi professionisti e una molteplicità di filiere sottostanti che sfuggono spesso alle rilevazioni, rendendo difficile sia la quantificazione dell’apporto che la cultura, nel suo complesso, offre all’economia italiana sia la sua incidenza in termini occupazionali.
I tempi sembrano essere ormai maturi: in queste settimane due proposte di legge sono state depositate alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica (a firma rispettivamente dell’On.le Orfini e del Senatore Occhiuto), mentre nel recente Disegno di legge sulle “Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy” il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy dedica un’importante attenzione a questo tema. Anche le Regioni stanno legiferando in tal senso, un esempio importante è la legge recentemente promulgata dalla Regione Abruzzo, un voluminoso e articolato documento che tende a regolare l’intera materia.
Sul fronte delle imprese e degli operatori negli ultimi mesi vi sono state più occasioni di approfondimento e confronto, anche con le forze politiche, attraverso la redazione di un documento, Cultura è futuro, confezionato e sottoscritto, in prima battuta da 18 organizzazioni di categoria.
A valle di questo percorso, di cui si riconosce l’importanza e la positivitÃ, Federculture ha chiamato ad un confronto gli attori coinvolti e i protagonisti dell’azione legislativa per porre dei punti fermi e mettere sul tavolo delle proposte di metodo e di merito:
Ã?procedere unificando i percorsi normativi, nel coordinamento dei diversi attori legiferanti coinvolti, per giungere ad una disciplina di settore organica e coerente.
Ã?promuovere un confronto con le organizzazioni rappresentative della categoria, necessario per mettere a frutto il patrimonio di conoscenze, esperienze e consapevolezze acquisite da chi nel settore opera da anni;
�è indispensabile una definizione e codificazione chiara del settore culturale e creativo che superi le attuali classificazioni operate attraverso i codici Ateco. Come già indicato negli attuali disegni di legge bisogna definire una registrazione o un Albo apposito per le Imprese Culturali e Creative che, con criteri più ampi e meno rigidi dei codici attuali, riesca finalmente a riconoscere la presenza e la rilevanza nel settore delle numerose realtà che, per le caratteristiche spesso trasversali e sfumate, peculiari delle attività culturali e creative, attualmente sfuggono ai censimenti. Tale codificazione è imprescindibile per una corretta applicazione dei benefici normativi, delle agevolazioni e delle misure di sostegno destinati al settore;
Ã?dare il corretto riconoscimento con pari dignità a tutti gli operatori della filiera,  considerando le giuste distinzioni tra soggetti pienamente “industriali” e operanti nel mercato, e le altre pluralità di forme d’impresa che agiscono in ambiti che hanno a che fare con il benessere complessivo, sociale oltre che economico, dell’intera società .
Ã?dare un inquadramento omogeneo ai contratti di lavoro, assicurando dignità e certezze alla grande massa di prestatori d’opera, privi spesso delle garanzie e dei trattamenti adeguati alle proprie delicate funzioni.
Prendere atto di questa complessa realtà significa anche riconoscere il ruolo sociale che il mondo dell’impresa culturale riveste, con peculiarità cui va riservata una speciale considerazione. L’auspicio è che l’incontro odierno sia l’occasione per avere un testo unificato e unitario, che sia anche frutto di una approfondita dialettica con chi quotidianamente dà corpo ad una attività così fortemente considerata riguardo all’importanza della cultura per il nostro Paese.