
(AGENPARL) – mer 28 giugno 2023 Garante dei disabili, avv. Paolo Colombo: “Politiche sanitarie e sociali
2023 in Italia. Ecco la pagella: 8 le regioni promosse, sette rimandate e sei
bocciate. Occorrono maggiori risorse per una Sanità propria di un paese
civile. Attenzione all’autonomia differenziata che potrebbe aumentare le
diseguaglianze territoriali.”
Otto Regioni/Province autonome (di cui tre migliori delle altre) promosse,
sette “rimandate” e sei “bocciate” alla prova delle Performance 2023, valutate
su sei dimensioni: appropriatezza, equità, sociale, esiti, economico-finanziaria,
innovazione.
Un quadro che sottolinea la nuova impostazione di ammodernamento
dell’assistenza che punta sul territorio e sulla domiciliarità, come prescritto dal
Pnrr e dal Decreto 77/2022 di riordino dell’assistenza territoriale e che si
affianca (suggerendone anche alcuni criteri di implementazione) al Nuovo
Sistema di Garanzia per il controllo dei Livelli essenziali di assistenza.
A disegnarlo è l’XI edizione del rapporto “Le Performance Regionali” del
Crea Sanità, Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità.
L’analisi dei risultati delle Regioni e le relative valutazioni sono state
assegnate quest’anno da oltre 100 esperti raggruppati in un Panel
multistakeholder diviso in cinque grandi gruppi: istituzioni, management
aziendale, professioni sanitarie, utenti, industria medicale, che hanno anche
ideato un sistema di monitoraggio ‘dinamico’ degli effetti dell’autonomia
differenziata, che da oggi è oggetto di valutazione da parte del Crea e dei suoi
esperti: oltre ai rappresentanti del Panel, il Crea si avvale di docenti
universitari nei campi dell’economia, del diritto, dell’epidemiologia,
dell’ingegneria biomedica, della statistica medica.
Veneto, Trento e Bolzano hanno ottenuto il miglior risultato 2023 (con
punteggi che superano la soglia del 50% del risultato massimo ottenibile,
rispettivamente: 59%, 55% e 52%).
Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia e Marche vanno abbastanza
bene, con livelli dell’indice di Performance compresi tra il 47% e il 49 %.
Ma le buone notizie finiscono qui: se Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio,
Umbria, Molise, Valle d’Aosta e Abruzzo raggiungono livelli di Performance
abbastanza omogenei, seppure inferiori, compresi nel range 37-43%, Sicilia,
Puglia, Sardegna, Basilicata, Calabria e, purtroppo, anche la Campania hanno
livelli di Performance che risultano inferiori al 32%.
In sostanza la valutazione divide in due l’Italia, con circa 29 milioni di
cittadini nelle prime otto Regioni che possono stare relativamente tranquilli e
altri 29 milioni nelle Regioni rimanenti che potrebbero avere serie difficoltà
nei vari aspetti delle dimensioni considerate.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania,
l’avv. Paolo Colombo dichiara: “la situazione della Sanità non è accettabile,
troppo lunghe le liste d’attesa, situazione critica per i Pronto Soccorsi e per la
dotazione di personale. Occorrono maggiori risorse per una Sanità propria di
un paese civile e occorre prestare attenzione all’autonomia differenziata che
potrebbe aumentare le diseguaglianze territoriali.”
Il Garante dei disabili
Avv. Paolo Colombo