
(AGENPARL) – dom 18 giugno 2023 *Appello del segretario nazionale Iacob: "In pensione in due anni 1.200
professionisti senza turnover"*
*PSICOLOGI: AUPI, "DECRETO PA RISCHIA DI METTERE IN GINOCCHIO SISTEMA
SANITARIO"*
*Sbagliato eliminare lo scorrimento delle graduatorie nei concorsi *
"Il Decreto PA potrebbe creare gravi carenze di personale nel Sistema
Sanitario". Parola del segretario generale nazionale di Aupi, il sindacato
degli psicologi italiani, Ivan Iacob, che vede il rischio concreto che
l'intero apparato possa essere messo in ginocchio.
*LE LIMITAZIONI.* "Il decreto avrebbe dovuto presentare un potenziamento
delle PA, per sopperire alle carenze di personale anche in relazione al
PNRR – osserva Iacob -. Purtroppo, il testo approvato alla Camera, e in
discussione al Senato già mercoledì 21 giugno, introduce una gravissima
limitazione: nello specifico, l’emendamento al decreto-legge 44/23
(rafforzamento PA), limita al 20% la possibilità di scorrimento delle
graduatorie dei concorsi pubblici per estendere le assunzioni. Per gli
psicologi questa limitazione, ad oggi, rappresenterebbe l’impossibilità del
turnover. Nei prossimi 2 anni più di 1.200 psicologi andranno in quiescenza
lasciando sguarniti molti Servizi. Oggi assistiamo a concorsi per gli
psicologi in cui partecipano anche migliaia di candidati per due o tre
posti, ma lo scorrimento delle graduatorie nei due anni successivi permette
il ricambio. Per ogni concorso sono assunti decine di colleghi".
*SBAGLIATO ABOLIRE SCORRIMENTO.* "Questo decreto modifica la potenzialità
dei concorsi oggi in svolgimento, banditi per pochi posti, ma con la
prospettiva di scorrimento delle graduatorie, ciò riguarderebbe la
maggioranza delle regioni italiane – osserva, preoccupato, il segretario
generale nazionale AUPI -. Obbliga, di fatto, le Aziende sanitarie a
bandire nuovamente altri concorsi con un aggravio del costo concorsuale e
un affaticamento della parte amministrativa delle Aziende stesse.
In altre parole, esiste il rischio concreto di non avere personale e di
dover procedere con l’attivazione di contratti atipici, creando sacche di
precariato e maggiori costi per il SSN. L’auspicio è che questo decreto
possa essere rivisto almeno in questa parte, escludendo il Sistema
Sanitario già in difficoltà in molti ambiti: ne va della qualità delle cure
e del benessere della popolazione".
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