
(AGENPARL) – gio 15 giugno 2023 GIORNATA MONDIALE DELLE TARTARUGHE MARINE
La crisi climatica influenza anche le tartarughe marine.
Con l’aumentare delle temperature si amplia l’areale di nidificazione della specie Caretta caretta“Urgente intervenire per garantire la conservazione della specie nel Mediterraneo occidentale”
0 Roma, 15 giugno 2023 Comunicato stampa
GIORNATA MONDIALE DELLE TARTARUGHE MARINE
La crisi climatica influenza anche le tartarughe marine.
Con l’aumentare delle temperature si amplia l’areale di nidificazione della specie Caretta caretta“Urgente intervenire per garantire la conservazione della specie nel Mediterraneo occidentale”
Il progetto europeo Life Turtlenest in Italia, Francia e Spagna a tutela di nidi e tartarughini
È allarme clima nel Mediterraneo. Le temperature medie annuali nel bacino del Mediterraneo sono di circa 1,4° C superiori al livello di fine ‘800, un valore superiore di 0,25° C circa rispetto all’incremento medio della temperatura globale: è quanto emerge dal report “HYPERLINK “https://www.nature.com/articles/s41558-018-0299-2.epdf?shared_access_token=5oFe2pAfuCJUt5L5cPND9tRgN0jAjWel9jnR3ZoTv0PFWgT71pOviDNOpfWzHufG0ePw6l25Ncb4Hm28VFlgOlEhoi7avhM22ojL_I3KCU4aVD3meFv4aJJwe3UXoK7w2MBAkit0t4Ubp-LKC1G7h5Aj8YlmBYkXWBYpmQpEOpI%253D”Climate change and interconnected risks to sustainable development in the Mediterranean”, pubblicato su Nature Climate Change. Inoltre, il Mediterraneo è tra i bacini che si stanno scaldando più velocemente sul pianeta, circa + 0,4°C per ognuno degli ultimi decenni, e proiezioni per il 2100 variano tra +1,8°C e +3,5°C in media rispetto al periodo tra il 1961 e il 1990. Basti pensare che tra giugno e agosto 2022 le temperature superficiali medie sono state più alte anche di 4,6 °C rispetto a quelle registrate tra il 1991 e il 2020: un record mai raggiunto prima. Ed è proprio a partire da queste ricerche che gli esperti hanno associato la tendenza costante del riscaldamento delle acque all’aumento del numero di nidi di Caretta caretta sulle coste occidentali del Mare Nostrum.
Con l’aumento delle temperature dovuto alla crisi climatica, infatti, le tartarughe Caretta caretta stanno individuando le coste del Mediterraneo occidentale come luoghi adatti per formare nuove colonie. Fino a pochi anni fa la nidificazione regolare avveniva esclusivamente nel più caldo bacino del Mediterraneo orientale, principalmente in Libia, Grecia, Turchia e Cipro. Tuttavia, negli ultimi due decenni gli esperti hanno registrato un numero crescente di nidificazioni lungo le coste italiane, francesi e spagnole. Evidentemente questa specie esplora nuove località ed espande l’areale di nidificazione, dal momento che oggi sono disponibili contesti naturali precedentemente troppo freddi per l’incubazione degli embrioni.
È per questo che è nato Life Turtlenest, un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne