
(AGENPARL) – gio 15 giugno 2023 L'assessore ha partecipato alla presentazione del report della
Banca d'Italia Trieste sull'economia regionale
Trieste, 15 giu – "Le imprese del Friuli Venezia Giulia hanno
dimostrato grande capacit? di resistenza nel difficile contesto
geopolitico, economico, finanziario e imprenditoriale che stiamo
attraversando. ? anche grazie al loro coraggio se i risultati del
2022 si sono rivelati migliori rispetto ai dati previsionali e se
possiamo guardare con fiducia agli anni a venire".
? la riflessione dell'assessore regionale alle Attivit?
produttive Sergio Emidio Bini a margine della presentazione del
rapporto annuale sull'economia del Friuli Venezia Giulia nella
sede di Trieste della Banca d'Italia.
I dati economici, illustrati dagli economisti di Banca d'Italia
Trieste Patrick Zoi e Daniel Mele, hanno evidenziato come
l'economia regionale abbia continuato a crescere nel 2022
nonostante i riflessi del conflitto russo-ucraino. Risaltano in
particolare il forte incremento delle presenze turistiche (+28,8
percento) e del Pil regionale (+3,7 percento). In aumento anche
la quota di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Bini ha
sottolineato come tra le sfide che il Friuli Venezia Giulia dovr?
affrontare nel prossimo futuro rientrino il contrasto alla
denatalit?, la crescita dell'inflazione e la difficolt? di
accesso al credito.
"Su quest'ultimo aspetto – ha rilevato l'assessore – la Regione
si ? mossa con lungimiranza riformando complessivamente il
sistema dei fondi di rotazione con la legge SviluppoImpresa,
norma che ha disegnato un sistema moderno, flessibile ed
efficiente. Ne ? un esempio la crescita dell'operativit? dei
finanziamenti agevolati per iniziative di investimento e sviluppo
aziendale. Tra gennaio e maggio 2023 l'importo della concessione
? aumentato del 149 percento rispetto a quello del corrispondente
periodo del 2022, passando da 8,7 milioni di euro a 21,6 milioni
di euro. In un contesto generale di mercato in cui i tassi sono
alti, questo strumento regionale permette di applicare il tasso
fisso (1,2-1,3 percento) per durate assai significative (anche
15, 20 o addirittura 25 anni). In altre parole, in Friuli Venezia
Giulia i costi derivanti dai tassi di interesse che gravano sui
mutuatari possono essere ridotti anche di pi? di due terzi
rispetto a quelli di mercato.
Questo ? soltanto un esempio dei risultati ottenuti tramite il
lavoro sinergico tra giunta, assessorato alle attivit?
produttive, presidente del Frie e amministratore di FVG plus,