
(AGENPARL) – gio 27 aprile 2023 DEF, PATUANELLI (M5S): HANNO EREDITATO 200 MILIARDI DA INVESTIRE MA SI PIANGONO ADDOSSO
DEF, PATUANELLI (M5S): HANNO EREDITATO 200 MILIARDI DA INVESTIRE MA SI PIANGONO ADDOSSO
Oggi in Senato, in rigorosa assenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, abbiamo avuto la discussione generale sul DEF. Voglio essere sincero: non so da dove cominciare. Tutti capiscono l’impossibilità nel breve di rispettare gli impegni della campagna elettorale, ma questo Governo è andato oltre, decidendo di fare l’esatto opposto di quanto aveva promesso e propagandato per anni.
Ho l’impressione che questo sia l’esecutivo del piangersi addosso, specialmente quando il Presidente del Consiglio dichiara di aver ereditato il Paese nel momento più difficile della storia della Repubblica. Se il Ministro ci avesse onorato della sua presenza, gli avremmo chiesto:
– quale Governo ha ereditato un Paese che è cresciuto del 10,7% negli ultimi due anni?
– quale Governo ha ereditato un Paese in cui il rapporto debito/pil è sceso di 10 punti negli ultimi due anni?
– quale Governo ha ereditato un Paese in cui si possono investire oltre 200 miliardi di euro?
Quello che abbiamo capito è che, senza dubbio, una cosa la sanno fare benissimo: tagliare lo stato sociale e gli investimenti produttivi. Non citiamo il reddito di cittadinanza su cui faranno una macelleria sociale, perché sarebbe troppo facile. E nemmeno il capitolo indegno sulla sanità, dove gli investimenti tornano a scendere rispetto al PIL, così come sulla scuola.
Vorrei concentrarmi sugli investimenti produttivi, dato che la crescita che si registra per l’anno all’1% scritta sul DEF è data per lo 0,6% dal crollo del prezzo del gas e per il resto da un effetto trascinamento degli anni passati che si somma agli effetti del PNRR. Tuttavia, il principale capitolo di spesa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato il Piano Nazionale Transizione 4.0, praticamente smantellato nell’ultima legge di bilancio del Governo Meloni. Una mossa talmente folle che il Ministro competente parla di un rilancio del futuro capitolo di spesa con un piano Transizione 5.0. Piccolo dettaglio: nel DEF non se ne parla nel modo più assoluto.
Se si fosse presentato, avremmo chiesto al Ministro Giorgetti anche di quel piccolo problema sull’attuazione non del PNRR, ma della loro Legge di Bilancio: l’85% delle misure è infatti inattuata. Mancano 124 decreti attuativi, ne sono stati implementati solo 21. Ma la cosa più grave è che per 35 di questi sono già scaduti i termini per l’attuazione, bloccando di fatto circa 2,5 miliardi di Euro. Praticamente la stessa cifra che hanno deciso di mettere sul cuneo fiscale.
Infine, proprio su questi fantomatici miliardi spacciati per un maxi taglio del cuneo fiscale, avremmo chiesto al Ministro cosa ne pensa di Bankitalia, che certifica come questi soldi siano una mancetta da 10/15 euro al mese oltre a essere insufficienti e mal collocati. Una presa in giro per un Paese con un’inflazione che ancora corre a doppia cifra sul carrello della spesa.
Un altro aspetto assente dal DEF è l’annuncio, passato dal MEF agli organi di stampa, dei 10 miliardi che verranno investiti sulla natalità. Avremmo fatto una proposta: prendere questi 10+3 miliardi e metterli tutti sull’assegno unico per i figli, raddoppiandolo. A meno che questo Governo non voglia tagliare pure quello.