
(AGENPARL) – mar 18 aprile 2023 Ue, Zanni (Lega), non può esserci autonomia strategica se Ue è dipendente da Cina
Strasburgo, 18 apr – “I fatti dell’ultima settimana hanno confermato due principi: primo, non esiste o è inconsistente la dimensione geopolitica dell’Ue, promessa dalla Commissione nel 2019 che oggi rimane ancora vana; secondo, il più grande sovranista e nazionalista d’Europa è Macron, che è andato in Cina e ha portato a casa ricchi contratti e accordi per le aziende francesi. È questo il concetto di autonomia strategica europea che il Presidente francese vuole portare avanti? L’autonomia è tema importante per gli Stati Ue, ma ci sono alcuni argomenti su cui non ci può essere ambiguità. Uno di questi è la Cina: non ci può essere autonomia strategica, ci sono alleati credibili con cui andiamo fianco a fianco nelle sfide globali e ci sono regimi autocratici come Russia e Cina da cui ci dobbiamo differenziare. Non può esistere una terza via, l’Ue deve decidere con chi schierarsi chiaramente, e senza dubbio deve scegliere gli alleati occidentali, perché la Cina è la più grande sfida geopolitica che oggi l’occidente si trova ad affrontare e non possiamo pensare di affrontarla differenziandoci da alleati che hanno interessi comuni ai nostri e che hanno dimostrato di tenere a quei valori importanti. L’Europa deve capire come approcciare Pechino e quanto sta facendo Bruxelles non è sufficiente: Chips Act, Net Zero Industry Act, Critical Raw Materials Act sono atti che non ci permetteranno concretamente di essere indipendenti dalla Cina. A dispetto delle parole, la dipendenza dell’Ue dalla Cina negli ultimi anni anche a causa della transizione verde è aumentata drammaticamente e rischiamo di ripetere un altro errore fondamentale legandoci mani e piedi a una dittatura. Cosa succederebbe domani all’Ue se la Cina decidesse di invadere Taiwan? Su questo dobbiamo riflettere, su quali siano gli strumenti che abbiamo per evitare di ripetere gli stessi errori fatti in passato e che oggi stiamo pagando”.
Così Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente gruppo Id, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.