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(AGENPARL) – ven 03 marzo 2023 Carissimi,
in occasione della Festa della donna, l’8 marzo, vi inoltriamo le dichiarazioni di due donne, Sara Potente, direttrice creativa Numero Uno, e Laura Marzadori, prima violinista dell’Orchestra della Scala, intervistate da Manuel Agnelli nel suo programma Leone per gli agnelliin onda domenica alle 19.15 su Radio 24 e sul sito di radio24.it.
Un caro saluto,
Maria Luisa Chioda
– Sara Potente (direttrice creativa Numero Uno) a Radio 24: “Industria musicale maschilista, dati parlano chiaro”
“Industria musicale maschilista? Possiamo dirlo e possiamo dirlo forte, perché essere donna nell’Industria non è facile, ma così come in tutte le altre industrie”. CosìSara Potente, direttrice creativa dell’etichetta discografica Numero Uno, fondata da Mogol nel 1969, a Leoni per Agnelli, un programma condotto da Manuel Agnelli su Radio 24 (l’intervista integrale andrà in onda domenica 5 marzo alle 19.15 su radio 24 e in podcast). “Questo è bizzarro perché nell’immaginario collettivo la musica ispira più apertura mentale, e invece no”, continua la discografica a Radio 24, che nella sua squadra annovera, tra gli altri, Colapesce e Dimartino, La Rappresentante di Lista e Iosonouncane. “Parlano i dati: solo il 20% delle donne occupano posti intermedi o dirigenziali, in Italia come nel resto del mondo. Peggiore è la percentuale del pay gap, per cui le donne guadagnano il 30% in meno rispetto agli uomini, a parità di bravura” – e conclude – “Possiamo partire dal patriarcato, ma non vorrei andare così in là. Direi che la nostra industria rispecchia la nostra società. Vorrei anche un po’ travalicare il solito banchetto dell’asilo azzurro o rosa… Mi viene anche da chiedermi le ragioni per cui l’industria non è pronta ai non-binari, ai transgender e a chi appartiene a diverse etnie, senza restringere la questione alle sole donne. Forse perché uomo sceglie uomo?”, si chiede Potente.
Potente (Numero Uno) a Radio 24: “Maschilismo nell’industria musicale specchio della società”
Ad Agnelli, che le chiede se tuttavia nel corso degli anni Potente ha visto le cose cambiare in ambito di genere all’interno dell’industria musicale, Potente risponde sicura: “Assolutamente sì. Parliamo di un’industria che ha forse più donne che uomini tra i dipendenti. Il problema è che nei ruoli apicali ci sono gli uomini, mentre le donne sono quasi tutte api operaie, e lavorano soprattutto in determinati dipartimenti della dell’Industria, come amministrazione e uffici stampa. A livello artistico, però, c’è stato un momento che io ero sola e prima di me c’erano state solo Mara Maionchi e Caterina Caselli, forse una collega in Warner ma che veniva considerata più come l’assistente del direttore artistico. Oggi invece vedo che nell’ambito artistico le cose sono cambiate: ci sono tante, tantissime donne e finalmente ricoprono anche dei posti intermedi”, spiega la discografica.
Potente (Numero Uno) a Radio 24: “Donne non in classifica? Ha a che fare con l’immagine”
“Perché le donne non compaiono nelle classifiche? È un problema di credibilità? Di mancanza di modelli per il pubblico, che fa fatica ad identificarsi con le artiste? Forse è perché nei ruoli strategici ci sono uomini che decidono cosa va in radio o nelle playlist, facendo sì che magari l’idea delle artiste sia più omologata all’immaginario maschile?” Si chiede Sara Potente, direttrice creativa della Numero Uno, durante la puntata di Leoni per Agnelli di Manuel Agnelli su Radio 24 in onda domenica 5 marzo alle 19.15, per parlare della festa della donna, l’8 marzo. “Sicuramente le donne oggi sono sempre tormentate e insicure”, continua la discografica, “per cui non sono spontanee e genuine, soprattutto nell’immagine. E questo fa sì che magari l’artista sia fuori fuoco, con la conseguenza di un effetto estremamente negativo sulla connessione con il pubblico. Il pubblico si connette di più con gli uomini perché riesce a decodificarli, cosa più difficile nel caso delle donne perché si parla di un mondo più fluido, più animale mi viene da dire, insomma del mondo più istintivo e trasparente.”
Potente (Numero Uno) a Radio 24: “Bene le quote rosa nell’industria, ma comprendo critiche”
“Io sono una grande fan delle quote rosa, proprio perché vanno a distruggere quella logica dell’’uomo sceglie uomo’ e ci ricordano di non incappare in questo bias cognitivo”. Così Sara Potente, direttrice creativa della Numero Uno, a Radio 24 intervistata da Manuel Agnelli nel suo programma Leoni per Agnelli. “D’altronde”, precisa la manager, “capisco il problema che si pone sul versante artistico, perché dovrebbe meritare innanzitutto la canzone, il talento. Ovviamente io non ho messo sotto contratto qualcuno perché era donna o perché era uomo, io ho firmato sempre per il talento.”
Potente (Numero Uno) a Radio 24: “A chi vuole fare il mio mestiere dico di fare squadra”
“Innanzitutto fare cordata, imparare a sostenerci, darci opportunità, essere noi per prime a creare le possibilità, fare squadra. A noi donne manca un po’ questo aspetto”. Lo sostiene Sara Potente, direttrice artistica della Numero Uno, ospite di Manuel Agnelli in Leoni per Agnelli su Radio 24, sui consigli a chi vorrebbe intraprendere la sua stessa professione. “Abbiamo attaccato il patriarcato, il maschilismo, i poteri forti. Ma dall’altra parte mettiamoci di più in gioco, cerchiamo di superare i nostri bias cognitivi e i nostri pregiudizi inconsci, di venire allo scoperto con quella trasparenza che poi paga sempre”, conclude Sara Potente a Radio 24.
– Laura Marzadori, prima violinista dell’Orchestra della Scala, a Radio 24: “Maschilismo nella classica? Serpeggia, ma le cose stanno cambiando”
“Non so il numero preciso (di primi violini donne nel mondo, ndr), sicuramente sono ancora poche perché tuttora è un ruolo affidato più spesso ad una figura maschile. Però sicuramente il mondo su questo aspetto sta cambiando molto perché pian piano stanno aumentando. Di certo nella storia della Scala io sono soltanto la seconda donna (a ricoprire questo ruolo, ndr).” Così Laura Marzadori, prima violinista dell’Orchestra della Scala, ospite di Manuel Agnelli in Leoni per Agnelli, su Radio 24 (l’intervista integrale è ascoltabile in podcast sul sito di 24 o delle principali piattaforme audio). “Non direi che nel mio mondo governa il maschilismo”, continua Marzadori a Leoni per agnelli, “però un po’ serpeggia ancora. La mia è una figura storicamente assegnata agli uomini, ma le cose si stanno evolvendo perché ad esempio l’Orchestra di Vienna una volta era esclusivamente destinata agli uomini – le donne non potevano proprio accedervi – mentre ora sì”. Marzadori si reputa comunque “molto fortunata, perché sono entrata molto giovane e all’inizio sentivo molto il peso più dell’essere giovane che dell’essere donna, ma io e i miei colleghi abbiamo subito instaurato un rapporto di fiducia e di stima” conclude a Radio 24.
Maria Luisa Chioda