(AGENPARL) - Roma, 9 Gennaio 2023(AGENPARL) – lun 09 gennaio 2023 COMMISSIONE CULTURA/ MARTEDI’ 10 GENNAIO ALLE 9.30 LA SEDUTA
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATE LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO PER LA CONSULTA DEI GIOVANI
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATA L’ACQUISIZIONE GRATUITA DI AREE DI TERRENO DI PROPRIETÀ ATER IN VIA CAMPO DI MARTE
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE PACIOTTI (PD) SU “DISSESTO IDROGEOLOGICO A COLOMBELLA: PROBLEMI E SOLUZIONI”
CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLE CONSIGLIERE MORBELLO E RENDA (TPPU): “NFT PER VALORIZZARE E SOSTENERE ARTE, CULTURA ED INIZIATIVE PER ARTISTI CONTEMPORANEI”
Testo Allegato:
COMMISSIONE CULTURA/ MARTEDI’ 10 GENNAIO ALLE 9.30 LA SEDUTALa IV commissione consiliare “cultura” si riunirà martedì 10 gennaio alle ore 8.30 in prima convocazione e alle ore 9.30 in seconda nella sala del Consiglio.In programma l’ordine del giorno presentato dal consigliere Riccardo Mencaglia del gruppo Fratelli d’Italia: “Sostegno ed adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico”. CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATE LE MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO PER LA CONSULTA DEI GIOVANINella seduta del 9 gennaio, il Consiglio comunale ha approvato con 31 voti a favore (unanimità) le modifiche e integrazioni al regolamento per la Consulta comunale dei giovani. A relazionare sulle modifiche apportate per ampliare la partecipazione delle associazioni giovanili, è stato il presidente della I commissione, Michele Nannarone. Queste le novità introdotte. Con riferimento ai requisiti che le associazioni devono possedere ai fini della partecipazione alla consulta, all’art. 4, comma 1, è stato espunto quello relativo all’appartenenza obbligatoria delle associazioni al terzo settore e contestualmente viene modificata la percentuale di presenza dei giovani all’interno delle stesse, che passa dal 70 per cento al 65 per cento.Con riferimento alle modalità di partecipazione delle associazioni all’assemblea della consulta, l’art. 4 è stato integrato con le seguenti disposizioni, inserite, rispettivamente, al penultimo e ultimo comma: “Le associazioni che, successivamente alla formale costituzione dell’assemblea, siano interessate a farne parte dovranno presentare al Comune di Perugia il relativo modulo di adesione debitamente compilato; all’esito del ricevimento dell’istanza e della relativa istruttoria da parte dell’Ufficio Politiche giovanili, qualora favorevole, l’associazione verrà ammessa a far parte dell’assemblea. In sede di prima applicazione, potranno far parte dell’assemblea della consulta anche le associazioni che hanno manifestato il loro interesse sulla base del precedente avviso, pubblicato in data 28/3/2022 e prorogato sino alla data 30/9/2022, purché in possesso dei requisiti previsti dal presente Regolamento”.Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha detto di ritenere positive le modifiche al regolamento votato a suo tempo, visto che alcuni dei parametri introdotti in origine erano forse troppo rigidi. Il consigliere ha altresì auspicato che, quando la consulta entrerà in funzione, si possa dare ad associazioni in attesa di maturare i requisiti e anche a singoli giovani l’opportunità di partecipare almeno in veste di osservatori. Nicola Volpi (Progetto Perugia) ha espresso un ringraziamento a tutti i componenti della I commissione, al vicesindaco Gianluca Tuteri e all’ufficio Politiche giovanili per il risultato raggiunto. Fino a poco tempo fa – ha ricordato – non esisteva un regolamento sulla consulta dei giovani; ora sono stati anche modificati alcuni aspetti per rafforzare la partecipazione all’interno dell’organismo che consentirà di ascoltare le istanze dei giovani e di rispondere meglio ai loro bisogni. CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATA L’ACQUISIZIONE GRATUITA DI AREE DI TERRENO DI PROPRIETÀ ATER IN VIA CAMPO DI MARTENella seduta del 9 gennaio, il Consiglio comunale ha approvato con 25 voti a favore e 7 astensioni la proposta della giunta per autorizzare l’acquisizione a titolo gratuito da parte del Comune delle aree urbanizzate dall’ex Ina-Casa, oggi intestate all’Ater, nell’ambito di un complesso edilizio di via Campo di Marte. Come spiegato nella sua relazione dal presidente della II commissione, Alessio Fioroni, così si dà piena esecuzione a una convenzione del 1959. Essa prevedeva la realizzazione di un comparto di edilizia residenziale pubblica e che, ultimato tale comparto, il Comune avrebbe acquisito porzioni di interesse generale destinate a viabilità pubblica, camminamenti pedonali, parcheggi e verde pubblico. Verso la fine del 2022 – ha proseguito Fioroni – sono state individuate le aree interessate. L’adempimento di un obbligo assunto più di 60 anni fa consentirà anche di risolvere in via definitiva la questione del soggetto competente per la manutenzione. Sarà infatti il Comune ad assumere l’obbligo di provvedere alle opere di manutenzione e messa in sicurezza, anche in termini di vigilanza e vivibilità. Erika Borghesi (Pd) ha detto che nessuno mette in dubbio l’importanza di una pratica che riguarda un quartiere centrale con una elevata densità abitativa e numerose attività commerciali e servizi. Nella proposta al Consiglio, ad ogni modo, si citano una serie di atti, tra cui, da ultimo, una delibera di giunta del 2017 che fotografa lo stato dei luoghi. Siccome la delibera è di diversi anni fa, in commissione la consigliera aveva chiesto se fosse stata fatta una verifica aggiornata sullo stato dei luoghi e una perizia tecnica per confermare che sussistono tutte le condizioni per acquisire le aree. Con l’acquisizione, infatti, si incrementa il patrimonio comunale, ma sorge anche l’esigenza di garantire più risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria. All’accordo del ’59, certo, si doveva dar seguito già da molti anni, ma va ricordato che ci sono numerose altre lottizzazioni e quindi numerosi accordi di acquisizione da ottemperare. Borghesi ha quindi invitato il Comune a fare una ricognizione in questo ambito. Fioroni ha replicato che, semmai, sarebbe il caso di fare un plauso all’amministrazione che dopo più di 60 anni dà seguito a un accordo nell’interesse non solo dei residenti della zona, ma di tutti i cittadini. Si tratta, a suo avviso, di un atto di coraggio e di un’assunzione di responsabilità. Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha condiviso le riflessioni di Fioroni affermando che per anni nessun sindaco si è preoccupato di adempiere a un obbligo pur assunto, finché l’attuale amministrazione ha deciso di farsi carico delle necessità di un territorio e di migliorare la qualità dei luoghi.Secondo Nicola Paciotti (Pd), anche altri sindaci si erano occupati della questione e avevano avviato un processo di confronto e l’iter destinato a perfezionare la cessione. Di certo si è trattato di un’azione molto lenta. In questi anni si è fatto poco; in generale, c’è necessità di una maggiore presenza del pubblico all’interno della città. Infine, il presidente del Consiglio, Nilo Arcudi, ha dato la parola all’assessore ai lavori pubblici, Otello Numerini, che ha richiamato il quadro legislativo alla base della convenzione. Con la legge n. 43 del 1949 – ha spiegato – il governo di allora decise di favorire l’edilizia popolare; tale legge fu prorogata nel ’55 e così furono realizzati a Perugia i comparti di via dei Filosofi e via Campo di Marte. In base alle norme integrative, gli edifici dovevano essere dotati anche di servizi sociali e civili. Il contratto del ’59 fu dunque stipulato tra due organi di diritto pubblico in ottemperanza a una specifica normativa. Da allora ci sono state varie interlocuzione con Ina Casa (dal 2010 in poi con “Ater”) per individuare quali fossero aree e sedimi che mantenevano una reale valenza di uso pubblico. Il percorso negli ultimi anni ha conosciuto un’accelerazione arrivando, appunto, a definire le aree che il Comune può formalmente acquisire. Se ciò comporta un aggravio, è nell’interesse dei cittadini e in ottemperanza di un obbligo già assunto. CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE PACIOTTI (PD) SU “DISSESTO IDROGEOLOGICO A COLOMBELLA: PROBLEMI E SOLUZIONI”Nella seduta del 9 gennaio il Consiglio comunale ha approvato con 10 voti a favore e 19 astenuti l’ordine del giorno del consigliere Nicola Paciotti (Pd) sul dissesto idrogeologico a Colombella: problemi e possibili soluzioni. Il territorio di Colombella – ha spiegato Paciotti – vive fin dal suo insediamento a stretto contatto con realtà idriche che ne hanno influenzato gestione e sviluppo. Circondata da corsi d’acqua secondari, ha al suo interno un reticolo idrografico piuttosto sviluppato, costituito da un corso d’acqua principale rappresentato dal Rio Grande e da una serie di affluenti minori. Nel corso del tempo son stati effettuati interventi in favore dello sviluppo della zona – come l’intubazione del fosso Ruschiano, uno degli affluenti del Rio Grande. La situazione odierna necessita, tuttavia, di ulteriori interventi urgenti emersi con gravità a seguito dei fatti del 23 agosto 2021, in occasione della bomba d’acqua che ha coinvolto la zona di Colombella, Bosco, Ponte Felcino, Villa Pitignano e le frazioni limitrofe, causando disagi e perdite mai registrate prima. Tale eccezionale evento ha dato vita poi ad un’assemblea cittadina molto partecipata dai residenti della zona dove sono emerse le specifiche criticità oggi segnalate.La prima situazione a rischio è quella del già citato fosso Ruschiano: la parte interessata è un lungo tratto a cielo aperto a sud della frazione. Questo fosso non è nuovo a disagi creati alla cittadinanza, avendo interessato nel passato sia la scuola nonché le singole abitazioni, con continue esondazioni in occasione di precipitazioni ordinarie.Accanto alla scuola elementare, in particolare, si manifesta uno dei principali problemi: a causa di un percorso caratterizzato da strette curve e un letto ostruito da terra e arbusti, non vi è la possibilità per l’acqua di defluire in maniera opportuna, esondando e allagando di conseguenza le case e i terreni confinanti. La soluzione prospettata consiste nella deviazione del tratto in oggetto andando ad eliminare il meandro e permettendo così all’acqua, in presenza di un tratto dritto e scorrevole, di non avere ulteriori impedimenti nel suo deflusso.L’altra situazione problematica per i cittadini di Colombella è rappresentata dalla zona a nord, confinante con i terreni agricoli e con fossi che già in condizioni di normali precipitazioni hanno problemi nel deflusso d’acqua.In considerazione di questo quadro, con l’odg Paciotti chiede di impegnare l’Amministrazione:-a risolvere l’annosa questione del fosso Ruschiano attuando il progetto di cui era oggetto già nel 2004;-a realizzare un nuovo studio che attualizzi il rischio idrogeologico che interessa la frazione, così da registrare eventuali nuove criticità intercorse in questi due decenni di sviluppo e pianificare interventi risolutivi;-a trovare, di comune accordo con i cittadini, azioni e soluzioni da mettere in campo per risolvere l’eccessivo aggravio d’acqua che le zone a valle, specie al centro del paese, subiscono a causa della configurazione morfologica dello stesso;-a pianificare e avviare nel breve periodo un percorso di informazione e concertazione coi cittadini per mettere in campo azioni e soluzioni che incidano sempre più sulla prevenzione di tali fenomeni e le conseguenze negative da essi generate;-a pianificare, nelle aree a più alto rischio idrogeologico e che hanno subito uno sviluppo negli ultimi anni, un aggiornamento degli studi e una lista di interventi che mitighino tale rischio a beneficio della sicurezza pubblica in occasione di fenomeni metereologici sempre più avversi e sempre meno eccezionali.Il consigliere di Progetto Perugia Gino Puletti ha spiegato che su questo tema, come riferito dai tecnici comunali in commissione, l’Amministrazione ha già predisposto da tempo dei piani per salvaguardare le aree della città esposte a rischio idrogeologico, in alcuni casi ottenendo fondi del pnrr. Tra i progetti presentati vi è anche quello in discussione, già posto all’attenzione della regione dell’Umbria ed in attesa di un finanziamento per la cifra di circa 1,2 milioni. A ciò si è accompagnata nel tempo, da parte degli uffici comunali, un’attività di informazione rivolta ai frontisti per sollecitare l’assunzione delle responsabilità ad essi spettanti per legge. Puletti ha quindi espresso soddisfazione per questa attività di presa in carico del problema da parte dell’Amministrazione, preannunciando un benevolo voto di astensione sull’odg che fa riferimento ad un’azione già in atto.CONSIGLIO COMUNALE/ APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLE CONSIGLIERE MORBELLO E RENDA (TPPU): “NFT PER VALORIZZARE E SOSTENERE ARTE, CULTURA ED INIZIATIVE PER ARTISTI CONTEMPORANEI”Il Consiglio comunale ha approvato con 29 voti a favore l’odg, presentato dalle consigliere Maria Cristina Morbello e Francesca Renda (Tppu), “NFT per valorizzare e sostenere arte, cultura ed iniziative per artisti contemporanei.Illustrando l’atto Maria Cristina Morbello ha riferito che NFT (non-fungibile token) e intelligenza artificiale consentono di creare membership a livello globale per sostenere arte e cultura.Comuni come quello di Firenze e Sovrintendenze come quella di Milano stanno già creando NFT per sostenere le iniziative culturali. Gli NFT, in sostanza, sono asset digitali, dotati di codice di identificazione univoco, che rappresentano un oggetto del mondo reale, spesso opere d’arte, e vengono acquistati e venduti online: chiaramente, la proprietà del bene reale rimane in capo al titolare.Gli NFT si basano sulla blockchain che consente, attraverso smart contract, di creare asset infungibili: un NFT è unico e, pertanto, non è fungibile.Gli Uffizi e molti altri musei hanno già messo in campo questa iniziativa, precisando che: “Il contraente non ha alcuna facoltà di impiegare le immagini concesse per mostre o altri utilizzi non autorizzati, e che il patrimonio rimane fermamente nelle mani della Repubblica Italiana”.Con gli NFT, pertanto, è possibile raccogliere fondi e creare una comunità di sostenitori dell’arte, della cultura e della bellezza di cui è ricco il nostro Paese, a partire dalla nostra Città.In sostanza, gli NFT sono come degli oggetti da collezione in formato digitale. Invece di ricevere un vero e proprio dipinto a olio da appendere a una parete, l ‘acquirente compra un file digitale.”In sintesi, la tecnologia blockchain consente anche ad un Comune, attraverso la creazione di NFT, di valorizzare i propri monumenti per scopi benefici.Per tali ragioni, le due proponenti impegnano il sindaco e la giunta a valutare la creazione di NFT, in collaborazione anche con altri Enti pubblici, al fine di reperire fondi per il restauro e la manutenzione di palazzi storici, monumenti e opere d’arte e per sostenere teatri, musei, istituzioni culturali ed iniziative per artisti contemporanei al fine di continuare ad arricchire di bellezza la nostra CittàIl consigliere Nicola Paciotti (PD) ha ribadito, come fatto in commissione, che quello in discussione è un tema esploso alla ribalta nel periodo della pandemia; oggi lo stesso sta trovando nuove applicazioni e si sta lasciando alle spalle le speculazioni. L’nft rappresenta un’occasione per creare una propria galleria d’arte favorendo l’apprezzamento e la diffusione delle opere d’arte.Di fronte ad un tema positivo come questo – ha concluso Paciotti – il voto non potrà che essere a favore, con una nota di rammarico nel metodo per il mancato accoglimento degli emendamenti presentati in commissione.La capogruppo PD Sarah Bistocchi ha ribadito l’intenzione da parte del suo gruppo di votare a favore dell’atto condividendolo nei contenuti, ma ha confermato perplessità per il metodo seguito sollevando un problema di correttezza per la questione degli emendamenti.A rivendicare la piena correttezza del comportamento seguito in commissione è stata la stessa proponente Morbello che ha spiegato di aver rigettato gli emendamenti, pur avendo apprezzato il contributo apportato dal consigliere Paciotti, perché riguardanti in parte una fattispecie già ricompresa nell’atto ed in parte un tema che esula dallo stesso.