
(AGENPARL) – ven 30 dicembre 2022 AMBIENTE. AVS: “SCONVOLGENTE SITUAZIONE ALLEVAMENTI INTENSIVI IN PROVINCIA DI BRESCIA, ABBIAMO DEPOSITATO INTERROGAZIONE
“Abbiamo appreso dalle nuove indagini condotte dalla ONG Animal Equality dell’ennesima situazione grave e sconvolgente all’interno di un allevamento intensivo di maiali in provincia di Brescia. Un’investigazione pluriennale ha portato alla luce lo stato di degrado dello stabilimento, la violazione delle norme sul benessere animale e il possibile inquinamento ambientale provocato dall’azienda, che rifornisce anche i consorzi DOP.
Abbiamo immediatamente depositato un’interrogazione con risposta scritta indirizzata al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, al Ministro della Salute e al Ministro delle Imprese e del Made in Italy per chiedere di intervenire”.
Così in una nota la co-portavoce di Europa Verde e deputata dell’Alleanza Verdi e Sinistra Eleonora Evi e il deputato di AVS Devis Dori, che proseguono:
“Il modello idilliaco dell’allevamento tradizionale italiano fatto di pascoli verdi e colline fiorite tanto decantato da questo governo come un’eccellenza si scontra con una realtà ben diversa, fatta prevalentemente di pratiche industriali e intensive, di capannoni infiniti e insalubri, di violazione delle basilari regole sul benessere animale. In Italia la gran parte della carne consumata proviene da questi allevamenti intensivi, lautamente finanziati con soldi pubblici anche tramite la PAC la Politica agricola europea, programma da sempre sostenuto dalle forze politiche di questa maggioranza”.
Questo fenomeno è particolarmente presente in molti paesi della Bassa bresciana. Non è pensabile che aziende che distruggono interi ecosistemi, creando gravissimi danni climatici e danneggiando irrimediabilmente la biodiversità e la salute dei cittadini, possano farla franca, com’è successo tante, troppe volte in Italia. Ci auguriamo che, nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate, vengano applicate pene efficaci affinché il principio secondo cui chi inquina paga trovi concreta applicazione”.
GIANFRANCO MASCIA