
(AGENPARL) – mar 13 dicembre 2022 CGIL UIL
SICILIA
COMUNICATO STAMPA
Sciopero generale in Sicilia : a Palermo oltre 3.000 in piazza per dire
no a una legge di bilancio che dimentica i lavoratori, i poveri, i
precari e il Mezzogiorno
Fracassi : “Nella legge di bilancio poco o niente per i poveri, molto
per i ricchi e gli evasori”
Palermo, 13 dic- Cgil e Uil hanno affidato alle voci di lavoratori e
lavoratrici dei settori per i quali la legge di bilancio non prevede
nulla i timori, la protesta e le richieste di una Sicilia e di un mondo
del lavoro che vede ignorati dal governo problemi quali la
disoccupazione, la povertà, la precarietà, l’impegno di operatori della
sanità e della scuola, i disagi dei tanti poveri e dei pensionati. Una
legge di bilancio che strizza l’occhio agli evasori e agli autonomi con
redditi alti, incurante di quanto bassi siano i redditi della maggior
parte dei lavoratori del sud e di quanto precario e saltuario sia il
lavoro e difficile l’accesso alle pensioni per questi lavoratori. Sono
circa 3.000, secondo le stime degli organizzatori, le persone che hanno
partecipato a Palermo alla manifestazione regionale nel giorno dello
sciopero generale indetto da Cgil e Uil Sicilia. Molti i pullman
provenienti dalle province bloccati in autostrada o per incidenti o per
il maltempo. Tutti i settori, nel corteo, dai lavoratori della scuola e
della sanità, che temono anche i possibili contraccolpi dell’Autonomia
differenziata, a quelli del credito, del pubblico impiego, del mondo
bracciantile, dell’industria, dello spettacolo e produzione culturale,
delle telecomunicazioni, i giovani e i pensionati.
“Ancora una volta – affermano congiutamente il segretario generale
della Cgil Sicilia Alfio Mannino e Salvatore Guttilla, segretario
organizzativo della Uil Sicilia- scendiamo in piazza per rivendicare e
difendere i diritti dei più deboli, dei lavoratori dipendenti, dei
pensionati, dei disoccupati, dei precari, dei giovani e degli anziani.
Riteniamo che le misure messe in campo da questo esecutivo non diano
risposte adeguate alle reali esigenze delle famiglie. Siamo
assolutamente convinti che se non si affronta il problema con la giusta
determinazione, i consumi continueranno a calare e la situazione
inevitabilmente peggiorerà, ci saranno nuovi poveri, più disperazione,
più disagio sociale, la forbice col resto del Paese si allargherà”.
“E’ una manovra ingiusta e sbagliata – ha detto dal palco la vice
segretaria della Cgil nazionale, Gianna Fracassi- dannosa perché non
dà risposte soprattutto alle fasce più deboli, anzi amplia le differenze
che ci sono nel Paese, con la riduzione delle risorse per la sanità e
con misure fiscali inique che fanno esattamente il contrario di quello
di cui si sarebbe bisogno. Cioè si riducono le tasse a chi ha redditi
fino a 85 mila euro ma non si riduce il cuneo contributivo ai lavoratori
dipendenti. Sono risposte- ha rilevato- non adeguate alla fase in
corso e alle necessità del paese”. Fracassi ha sottolineato che “la
legge di bilancio non dice nulla per quanto riguarda un necessario piano
strategico per sostenere lo sviluppo e l’industrializzazione del sud.
Anzi- ha aggiunto- si prefigurano provvedimento come l’autonomia
differenziata destinata ad aumentare le differenze Nord /Sud destinate
mentre si annuncia di volere eliminare gli strumenti di contrasto alla
povertà quegli. Insomma – ha concluso Fracassi- Poco o niente per i
poveri molto per i ricchi e gli evasori”.
DAC- BC 2022