
(AGENPARL) – ven 18 novembre 2022 ROMA JAZZ FESTIVAL 2022
46° edizione
IMMERSIVITY
6-19 novembre
presenta
ALFA MIST
venerdì 18 novembre ore 21.30
Monk Roma
“Una forte sensazione di evoluzione e progresso pervadono il quarto album di Alfa Mist, ricco concentrato di generi differenti (folk, rock, hip-hop). Un’atmosfera malinconica pervade lo stile senza scrupoli di Mist e le sue rime introspettive.”
(MOJO)
“Il produttore, pianista ed Mc Alfa Mist ha scatenato un crescente entusiasmo sulla scena,
miscelando funk-jazz e l’hip-hop come fonti e nutrimenti immortali.”
(JazzTimes)
[GUARDA IL BRING BACKS LIVE AT METROPOLIS](https://gdgpress.voxmail.it/nl/pvwqdx/wddaw3/qgc3jqx/uf/1/aHR0cHM6Ly93d3cueW91dHViZS5jb20vd2F0Y2g_dj0xNU5xYmljNkhacyZ0PTE1cw?_d=7AG&_c=3bf84f26)
Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura e da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore
dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022
curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
Prevendite:[https://www.ticketone.it/artist/roma-jazz-festival/](https://gdgpress.voxmail.it/nl/pvwqdx/wddaw3/qgc3jqx/uf/2/aHR0cHM6Ly93d3cudGlja2V0b25lLml0L2FydGlzdC9yb21hLWphenotZmVzdGl2YWwv?_d=7AG&_c=de03147a)
(Alfa Mist)
Si avvia verso il traguardo finale la 46° edizione del Roma Jazz Festival.
Prima del grande concerto di chiusura con il celeberrimo sassofonista Steve Coleman il 19 novembre nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, il festival si apre ancora una volta alle contaminazioni che contraddistinguono la “new wave jazz” inglese con l’attesissimo live di Alfa Mist, venerdì 18 novembre al Monk club.
Musicista polistrumentista, produttore e compositore nato e cresciuto nella periferia londinese, Alfa Mist sta allargando ancora di più l’orizzonte della nuova scena britannica con il suo perfetto mix di urban hip-hop, lounge downbeat e avant-garde jazz. “Londra è davvero importante per me. Qui tutti si mettono in gioco ed è un’attitudine così diffusa e naturale che neanche mi accorgo più di farlo. Sto solo cercando di andare nella direzione che sento, ma senza frenesia.”
E così Alfa Mist fa dischi jazz ma finisce sulle playlist hip hop. “Il rap è uno strumento di espressione e ricerca piuttosto che un obiettivo. È come una scelta strumentale in una conposizione vocale. Non inserisco il rap ovunque, perché non tutto ne ha bisogno.”
La sua musica è malinconica e contemplativa, quasi cosmica, e alterna ritmiche meditative a beat frenetici che richiamano la breakbeat e le forme primarie della jungle. “In definitiva, questo insaziabile processo creativo serve solo a riflettere tutta la mia complessità. Voglio che questi diversi aspetti coesistano nel mondo perché fanno tutti parte di me.”
Dopo i tre precedenti album Antiphon(2017), Structuralism (2019) e Epoch (2020), il suo ultimo lavoro, Bring Backs del 2021, segna la sua prima uscita per l’etichetta Anti ed è anche l’esplorazione più dettagliata della sua educazione musicale. “Non c’è jazz dal mondo da cui vengo. Non ci sarebbe stato modo di arrivarci senza aver trovato quei dischi e senza volerli capire.” Le nove tracce si snodano tra groove beats, solipsismo lirico e frammentazioni sonore tortuose, legate insieme dalla straordinaria poesia di Hilary Thomas che ruota intorno alla creazione e alla costruzione di una comunità in un nuovo Paese. Col suo jazz caldo che dà priorità al sentimento prima che al perfezionismo, Bring Backs è un disco in grado di appagare il palato del pubblico più sofisticato ma allo stesso tempo di solleticare l’interesse del pubblico più giovane.
Negli ultimi cinque anni Alfa si è dunque costantemente affermato come uno dei talenti più dinamici e coerenti emersi dalla celebre scena jazz londinese. Ha ritagliato il suo spazio artistico, seguendo un approccio decisamente da outsider e lontano dagli stilemi della formazione musicale tradizionale.
Il suo straordinario eclettismo musicale lo ha portato a collaborare anche con Ólafur Arnalds che ha invitato Mist nel suo ultimo album Some Kind Of Peace – Piano Reworks con il brano Zero, per il quale il compositore e musicista islandese ha dichiarato:“Ho sempre pensato che una canzone non è mai completata. Un brano di musica può prendere sempre nuove forme, evolvere e svilupparsi attraverso i performer che la eseguono. Per questo secondo me l’anima e il cuore di un brano vivono nel suo esecutore.”
Giunto alla 46° edizione, dal 6 novembre il Roma Jazz Festival, ha animato la Capitale con 23 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del jazz e il Monk club. Diretto da Mario Ciampà, il Roma Jazz Festival 2022 è realizzato con il contributo del MIC – Ministero della Cultura, di Roma Capitale ed è prodotto da IMF Foundation in co-realizzazione con Fondazione Musica per Roma.
CALENDARIO
6 novembre
Fiabe Jazz: I Musicanti di Brema | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h11
New Talent Jazz Orchestra | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h18
Lady Blackbird | Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, h21
Ralf Schmid: Pyanook | Casa del Jazz, h21
7 novembre
Rosa Brunello: Sounds Like Freedom ft. Yazz Ahmed, Enrico Terragnoli, Marco Frattini| Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, h21
8 novembre
Erik Friedlander The Throw | Casa del Jazz, h21
9 novembre
Ramona Horvath/Nicolas Rageau | Casa del Jazz, h21
11 novembre
Nubya Garcia | Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, h21
Kodex | Casa del Jazz, h21
12 novembre
Spyro Gyra | Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, h21
Lino Volpe/Rosario Giuliani: Jazz Story | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h21
Fabrizio Consoli/Fausto Beccalossi: Pasolini Ballate e Canzoni | Casa del Jazz, h21
13 novembre
Fiabe Jazz: Cenerentola Rock | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h11
Jazz Campus Orchestra | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h18
Mingus Big Band | Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, h21
15 novembre
Isfar Sarabski Quartet | Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, h21
Itaca 4et | Casa del Jazz, h21
17 novembre
Danilo Rea/Paolo Scoppola: Soundmorphosis | Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, h21
Jemma | Auditorium Parco della Musica – Sala Borgna, h21
18 novembre
Alfa Mist | Monk Club, h21:30
19 novembre
Steve Coleman Quintet | Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, h21