
(AGENPARL) – gio 03 novembre 2022 Un finanziamento di oltre 2 milioni di euro per un progetto di ricerca nell’ambito della qualità dell’aria
Ad aggiudicarselo la Regione Emilia-Romagna con il coordinamento dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia
Un atlante territoriale contenente mappe di dati relativi a inquinamento dell’aria ed esiti sulla salute in
grado di orientare le scelte dei decisori e delle istituzioni. Lo realizzerà la Regione Emilia-Romagna con il
coordinamento dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia e del Settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica della
Regione. Il lavoro di Ricerca ha vinto un finanziamento di 2milioni e 100mila euro che è parte del Piano
Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC), Promozione e finanziamento di ricerca applicata con
approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento salute – ambiente – biodiversità – clima.
Il progetto, che sarà realizzato dalla Regione con l’importante coinvolgimento delle strutture di
Epidemiologia e Igiene pubblica dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia ha ricevuto il punteggio più alto fra tutti
quelli presentati dalle regioni. Prevede la costruzione di un atlante territoriale dei dati di qualità dell’aria e
degli esiti di salute. L’atlante metterà a disposizione dei tecnici del settore, dei decisori e infine della
popolazione le informazioni più dettagliate e le elaborazioni più utili sui possibili effetti di diverse
strategie di miglioramento della qualità dell’aria che possono essere mese in campo, seguendo un metodo
scientifico rigoroso e con gli strumenti di rilevazione e di calcolo più aggiornati che le diverse regioni
hanno a disposizione.
L’Italia subisce sistematicamente procedure di infrazione da parte della Commissione Europea per il
superamento dei livelli di inquinanti atmosferici in alcune aree dove si concentrano diverse fonti di
emissioni per la maggior parte legate all’attività umana, che hanno un impatto sulla qualità dell’aria: la forte
urbanizzazione, le emissioni da industrie, allevamenti e agricoltura, la combustione di biomasse e la
presenza di infrastrutture per i trasporti e la logistica. Queste fonti insistono, con un peso differente, nelle
varie aree più frequentemente interessate dalle procedure di infrazione.
Con l’obiettivo di un miglioramento della qualità dell’aria e della mitigazione degli effetti
dell’inquinamento sulla salute, la disponibilità di informazioni affidabili e rigorose e una loro efficace
comunicazione sono elementi fondamentali per una pianificazione dello sviluppo del territorio e per
progettare le misure di miglioramento basate su conoscenze e livelli di priorità adeguati e condivisi.
“Occorrono strumenti che siano in grado di garantire nel momento giusto e con la scala adeguata la
produzione di informazioni aggiornate di alta qualità su esposizione, interventi, esiti sanitari e sulle
possibili relazioni causali fra questi elementi. Per questi motivi l’elaborazione delle informazioni a
disposizione, nonché la loro comunicazione e condivisione con i decisori politici e con la cittadinanza –
spiega il Direttore della struttura complessa di Epidemiologia dell’Ausl IRCCS di Reggio, Paolo Giorgi Rossi –
sono strategiche per la programmazione della prevenzione sanitaria e del territorio”.
L’idea è quella di costruire, attingendo ai dati delle centraline di misurazione degli inquinanti, i dati
satellitari, dell’assistenza sanitari e dei Registri di Patologia, delle mappe su qualità dell’aria e malattie o
decessi come strumento per coordinare l’elaborazione, l’interpretazione e la fruizione dei dati disponibili.

