
(AGENPARL) – gio 20 ottobre 2022 comunicato stampa, giovedì 20 ottobre 2022
Rifiuti abbandonati, a chi tocca rimuoverli? Cia Puglia: “Non agli agricoltori”
“Aziende vittime, ecco cosa dicono il Testo Unico sull’Ambiente e la giurisprudenza amministrativa”
Lo studio dell’Ufficio Legislativo dell’organizzazione fa chiarezza sulla ‘trappola’ tesa agli imprenditori
Tonnellate di rifiuti sversati illegalmente nelle campagne pugliesi. Il fenomeno, oggetto di
un’inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia, è drammatico e pressante soprattutto in
provincia di Foggia, per la vicinanza di questa con la Campania, da dove si è appurato provenga la
maggior parte di tir, camion e furgoni che nelle ultime settimane hanno trasformato alcuni tratti di
campagna in vere e proprie discariche. I danni maggiori sono per le aziende agricole costrette
dalla legge a farsi carico dello smaltimento, di tasca loro, per non incappare in sanzioni penali e
pecuniarie. Oltre il danno la beffa.
A seguito di approfondimenti normativi da parte del responsabile ufficio legislativo di Cia Puglia
Massimo Fragassi, l’organizzazione sindacale degli agricoltori ha rilevato come questo ingiusto ed
enorme fardello non possa e non debba ricadere sulle spalle delle imprese agricole.
“Il Testo Unico sull’Ambiente e la giurisprudenza amministrativa che ne applica le norme
impongono al Comune l’onere giuridico di provare la negligenza del proprietario nella cura del
fondo in cui terzi abbandonino rifiuti”, ha spiegato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e
vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “In altre parole, il Comune può ordinare al
proprietario la rimozione e lo smaltimento di quanto sversato da ignoti unicamente ove riesca a
provare, con atto motivato e documentato, la trascuratezza nella gestione del bene e lo stato di
abbandono del luogo”. “Ciò premesso – ha aggiunto Massimo Fragassi – è di tutta evidenza come
tale prova risulti di ardua dimostrazione, ove il proprietario del fondo sia un agricoltore e quel
terreno sia la sua unica o principale fonte di reddito, essendo per ciò stesso quel bene oggetto di
una cura necessariamente attenta e peculiare. Ciononostante, i Comuni, di prassi, si limitano ad
imputare al proprietario una colpa generica consistente di solito nell’assenza di recinzione o di
videosorveglianza del fondo. Questa pretesa è evidentemente errata”, ha spiegato Fragassi,
“poiché il nostro ordinamento non prevede alcun obbligo specifico di vigilanza in capo al
proprietario, tanto meno quello di recintare o videosorvegliare il bene, essendo al riguardo
sufficiente che la cura del fondo sia improntata all’ordinaria diligenza media. Questo dato, che è
meramente giuridico, rende illegittimi nel merito molti dei provvedimenti amministrativi adottati in
materia, tralasciando i vizi di forma che spesso si rinvengono in quegli atti, in primo luogo riguardo
all’assenza delle garanzie di legge a presidio del contraddittorio tra Comune e proprietario del
fondo”.
Gennaro Sicolo, dunque, ha annunciato che “CIA Agricoltori Italiani di Puglia intende aiutare gli
agricoltori che oltre al danno di vedersi invase le campagne da tonnellate di rifiuti, subiscono anche
la beffa assolutamente ingiusta di dover provvedere nel minori tempo possibile, e accollandosi
migliaia di euro di spese, a sgomberare e conferire i rifiuti. Intanto, è bene che gli agricoltori siano
informati della normativa e della tutela che l’ordinamento garantisce loro. Le aziende agricole e gli
studi legali che ne tutelano i legittimi diritti e interessi devono sapere come difendersi. Con ANCI,
l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, intendiamo avviare un confronto anche su questa
problematica. E’ necessario che le Amministrazioni comunali ma anche le forze dell’ordine abbiano
piena e assoluta consapevolezza della drammaticità e della complessità del problema da ogni
punto di vista, non ultima l’estrema difficoltà in cui si trovano le aziende agricole che subiscono la
criminale attività di sversamento illegale di rifiuti posta in opera dalla camorra e dalle altre mafie sul
territorio”.