
(AGENPARL) – gio 06 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPACORONAVIRUS: I CONTAGI CORRONO (+51,9% IN 7 GIORNI) E S’INVERTE LA CURVA DELLE TERAPIE INTENSIVE (+21,1%). BALZO DEI RICOVERI ORDINARI (+31,8%), GIÙ I DECESSI (-8,5%).QUARTA DOSE AL PALO (17,7%): MANCANO ALL’APPELLO 13,9 MILIONI DI PERSONE.
GIMBE CHIEDE AL MINISTRO SPERANZA DI PUBBLICARE SUBITO IL PIANO DI GESTIONE PANDEMICA PER L’AUTUNNO-INVERNO
IL MONITORAGGIO DELLA FONDAZIONE GIMBE RILEVA, NELLA SETTIMANA 28 SETTEMBRE – 4 OTTOBRE, UN NETTO AUMENTO DEI NUOVI CASI (244.353 vs 160.829) CHE INVESTE TUTTE LE REGIONI. 35 PROVINCE CON OLTRE 500 CASI PER 100.000 ABITANTI. IN SALITA L’OCCUPAZIONE DEI POSTI LETTO IN AREA MEDICA (+1.161) E, DOPO OLTRE DUE MESI DI DISCESA ANCHE IN TERAPIA INTENSIVA (+27). DECESSI IN CALO (281 VS 307). SONO 6,81 MILIONI I NON VACCINATI, DI CUI 970 MILA GUARITI PROTETTI SOLO TEMPORANEAMENTE. 7,54 MILIONI DI PERSONE NON HANNO ANCORA RICEVUTO LA TERZA DOSE, DI CUI 2,22 MILIONI DI GUARITI CHE NON POSSONO RICEVERLA NELL’IMMEDIATO. QUARTE DOSI: SOMMINISTRATE MENO DI 3,4 MILIONI DI DOSI. LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE CON LE INDICAZIONI PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA È STATA BLOCCATA, DIMOSTRANDO CHE IN QUESTA FASE DI TRANSIZIONE ISTITUZIONALE L’OPPORTUNISMO POLITICO PREVALE SULLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA. LA FONDAZIONE GIMBE CHIEDE AL MINISTRO DELLA SALUTE DI PUBBLICARE SUBITO LA CIRCOLARE E RIBADISCE LE 5 AZIONI RACCOMANDATE DA OMS EUROPA.
6 ottobre 2022 – Fondazione GIMBE, Bologna
Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva nella settimana 28 settembre-4 ottobre 2022, rispetto alla precedente, un rilevante aumento di nuovi casi (244.353 vs 160.829) (figura 1) e una diminuzione dei decessi (281 vs 307) (figura 2). In crescita anche i casi attualmente positivi (491.811 vs 444.389), le persone in isolamento domiciliare (486.842 vs 440.608), i ricoveri con sintomi (4.814 vs 3.653) e le terapie intensive (155 vs 128) (figura 3). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Decessi: 281 (-8,5%), di cui 6 riferiti a periodi precedenti
Terapia intensiva: +27 (+21,1%)
Ricoverati con sintomi: +1.161 (+31,8%)
Isolamento domiciliare: +46.234 (+10,5%)
Nuovi casi: 244.353 (+51,9%)
Casi attualmente positivi: +47.422 (+10,7%)
Nuovi casi. «Per la terza settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si registra un incremento dei nuovi casi che segnano un ulteriore balzo (+51,9%): da poco meno di 161 mila arrivano a superare quota 244 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 35 mila casi al giorno» (figura 4). L’aumento riguarda, anche se in maniera eterogenea, tutte le Regioni (dal +18,4% della Sardegna al +132% della Valle D’Aosta) (tabella 1) e tutte le Province tranne quella di Crotone (-2,4%): dal +9% di Cagliari al +132% di Aosta. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 35 Province: Biella (857), Vicenza (809), Trento (786), Bolzano (786), Udine (759), Belluno (751), Verbano-Cusio-Ossola (736), Sondrio (704), Padova (696), Treviso (631), Pescara (630), Verona (625), Como (625), Trieste (619), Venezia (618), Novara (615), Perugia (610), Rovigo (594), Cuneo (591), Chieti (582), Torino (576), Forlì-Cesena (571), Terni (558), Fermo (555), Macerata (546), Pordenone (544), Lecco (544), Asti (539), Ascoli Piceno (537), Teramo (527), Ravenna (516), Vercelli (514), Rimini (508), Rieti (501) e L’Aquila (501) (tabella 2).
Reinfezioni. Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-28 settembre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,09 milioni di reinfezioni, pari al 6,2% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 22-28 settembre è del 17,8% (n. 59.172 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (15,8%).
Ospedalizzazioni. «Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – dopo oltre due mesi di calo si registra un’inversione di tendenza nelle terapie intensive (+21,1%), e un netto balzo (+31,8%) dei ricoveri in area medica». In termini assoluti, i posti letto COVID in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 125 il 25 settembre, sono risaliti a quota a 155 il 4 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, sono arrivati a quota 4.814 il 4 ottobre (figura 7). Al 4 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 7,6% in area medica (dal 3,8% della Sardegna al 23,2% della Provincia Autonoma di Bolzano) e dell’1,7% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle d’Aosta al 4,6% del Friuli Venezia-Giulia) (figura 8). «Gli ingressi in terapia intensiva – puntualizza Mosti – dopo aver toccato la scorsa settimana il minimo dal luglio 2021, sono quasi raddoppiati con una media mobile a 7 giorni di 21 ingressi/die vs 11 ingressi/die» (figura 9).
Decessi. Continuano a diminuire i decessi: 281 negli ultimi 7 giorni (di cui 6 riferiti a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto ai 44 della settimana precedente.
Vaccini: nuovi vaccinati. Nella settimana 28 settembre-4 ottobre calano i nuovi vaccinati: 1.167 rispetto ai 1.310 della settimana precedente (-10,9%). Di questi il 34,1% è rappresentato dalla fascia 5-11: 398, con una riduzione del 15,9% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 299 (-9,7% rispetto alla settimana precedente) (figura 10).
Vaccini: persone non vaccinate. Al 5 ottobre (aggiornamento ore 06.16) sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (figura 11), di cui:
5,84 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10,1% della platea (dal 7,6% del Lazio al 13,8% della Valle D’Aosta);
0,97 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,7% della platea (dall’1,1% della Valle D’Aosta al 2,5% delle Marche).
5,32 milioni possono riceverla subito, pari all’11,2% della platea (dall’8,1% della Lombardia al 17,8% della Sicilia);
2,22 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 4,6% della platea (dal 2,2% della Valle D’Aosta al 6,4% dell’Abruzzo).
«La netta ripresa della circolazione virale – conclude Cartabellotta – coinvolge l’intero territorio nazionale e sta già facendo sentire i suoi effetti sui ricoveri in area medica e, in misura minore, in terapia intensiva. All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione GIMBE: la circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di SARS-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica. E nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo, si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione GIMBE: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie. Ecco perché la Fondazione GIMBE chiede al Ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall’OMS Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave».
Il monitoraggio GIMBE dell’epidemia COVID-19 è disponibile a: https://coronavirus.gimbe.org
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
Figura 11
Figura 12
Figura 13
Figura 14
Figura 15
Tabella 1. Indicatori regionali: settimana 28 settembre – 4 ottobre 2022
Regione Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti Variazione % nuovi casi Posti letto in area medica occupati da pazienti COVID?19 Posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti COVID?19
Abruzzo 2.485 45,8% 10,7% 0,6%
Basilicata 981 34,5% 6,8% 0,0%
Calabria 2.174 35,6% 13,9% 3,4%
Campania 791 27,0% 6,8% 1,0%
Emilia Romagna 641 80,4% 8,2% 2,1%
Friuli Venezia Giulia 906 63,9% 15,1% 4,6%
Lazio 819 42,9% 7,1% 3,0%
Liguria 488 54,4% 8,5% 2,8%
Lombardia 636 55,8% 7,0% 0,8%
Marche 481 61,6% 7,7% 0,4%
Molise 1.322 40,0% 5,1% 0,0%
Piemonte 1.083 76,1% 7,1% 1,3%
Prov. Aut. Bolzano 944 61,5% 23,2% 2,0%
Prov. Aut. Trento 818 48,0% 13,3% 4,4%
Puglia 320 41,3% 4,9% 2,0%
Sardegna 306 18,4% 3,8% 0,5%
Sicilia 542 26,1% 5,8% 1,5%
Toscana 1.076 63,7% 5,5% 1,9%
Umbria 728 49,7% 20,1% 3,5%
Valle D’Aosta 776 132,0% 14,9% 0,0%
Veneto 1.129 46,3% 7,3% 1,6%
ITALIA 830 51,9% 7,6% 1,7%
Nota: nella prima colonna i colori rosso, verde e giallo indicano rispettivamente una performance regionale in peggioramento, in miglioramento o stabile, rispetto alla settimana precedente.Nella seconda colonna i colori rosso e verde indicano rispettivamente un aumento o una diminuzione percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.Nelle ultime 2 colonne i colori rosso e verde indicano rispettivamente un valore superiore o inferiore rispetto alla media nazionale (dati Agenas).
Tabella 2. Nuovi casi nell’ultima settimana suddivisi per provincia
Regione Provincia Nuovi casi per 100.000 abitanti 28 settembre-4 ottobre 2022 Variazione % nuovi casi
Abruzzo Pescara 630 9,8%
Abruzzo Chieti 582 36,0%
Abruzzo Teramo 527 56,6%
Abruzzo L’Aquila 501 40,0%
Basilicata Potenza 308 43,0%
Basilicata Matera 180 16,1%
Calabria Cosenza 431 57,7%
Calabria Catanzaro 291 23,2%
Calabria Reggio di Calabria 224 18,7%
Calabria Crotone 197 -2,4%
Calabria Vibo Valentia 174 13,7%
Campania Benevento 391 34,2%
Campania Avellino 380 26,2%
Campania Salerno 363 27,6%
Campania Caserta 243 31,8%
Campania Napoli 203 24,5%
Emilia Romagna Forlì-Cesena 571 73,7%
Emilia Romagna Ravenna 516 82,2%
Emilia Romagna Rimini 508 71,7%
Emilia Romagna Piacenza 450 93,5%
Emilia Romagna Reggio nell’Emilia 419 91,7%
Emilia Romagna Ferrara 410 77,3%
Emilia Romagna Modena 408 90,4%
Emilia Romagna Parma 378 58,4%
Emilia Romagna Bologna 370 82,3%
Friuli Venezia Giulia Udine 759 67,1%
Friuli Venezia Giulia Trieste 619 67,5%
Friuli Venezia Giulia Pordenone 544 49,6%
Friuli Venezia Giulia Gorizia 445 81,5%
Lazio Rieti 501 35,1%
Lazio Frosinone 473 38,2%
Lazio Latina 361 22,6%
Lazio Roma 355 46,3%
Lazio Viterbo 352 59,5%
Liguria La Spezia 452 57,7%
Liguria Savona 436 69,6%
Liguria Imperia 435 65,6%
Liguria Genova 360 46,8%
Lombardia Sondrio 704 55,1%
Lombardia Como 625 83,8%
Lombardia Lecco 544 59,3%
Lombardia Brescia 491 46,9%
Lombardia Varese 476 67,7%
Lombardia Monza e della Brianza 452 74,1%
Lombardia Lodi 439 54,4%
Lombardia Mantova 439 30,7%
Lombardia Cremona 415 72,3%
Lombardia Pavia 414 64,9%
Lombardia Bergamo 389 39,3%
Lombardia Milano 361 50,0%
Marche Fermo 555 54,9%
Marche Macerata 546 56,3%
Marche Ascoli Piceno 537 56,0%
Marche Ancona 480 66,5%
Marche Pesaro e Urbino 456 64,3%
Molise Campobasso 333 41,9%
Molise Isernia 233 33,8%
P.A. Bolzano Bolzano 786 63,0%
P.A. Trento Trento 786 48,0%
Piemonte Biella 857 94,5%
Piemonte Verbano-Cusio-Ossola 736 65,1%
Piemonte Novara 615 82,8%
Piemonte Cuneo 591 66,5%
Piemonte Torino 576 82,3%
Piemonte Asti 539 57,0%
Piemonte Vercelli 514 60,3%
Piemonte Alessandria 483 65,3%
Puglia Lecce 286 59,7%
Puglia Brindisi 240 50,4%
Puglia Bari 232 33,8%
Puglia Taranto 183 37,9%
Puglia Foggia 165 32,2%
Puglia Barletta-Andria-Trani 112 23,8%
Sardegna Oristano 267 17,0%
Sardegna Nuoro 230 17,2%
Sardegna Cagliari 230 9,0%
Sardegna Sud Sardegna 175 24,3%
Sardegna Sassari 163 29,1%
Sicilia Siracusa 239 15,4%
Sicilia Messina 227 14,6%
Sicilia Catania 202 38,6%
Sicilia Palermo 158 27,5%
Sicilia Trapani 149 30,5%
Sicilia Ragusa 142 26,6%
Sicilia Caltanissetta 111 24,8%
Sicilia Agrigento 102 26,6%
Sicilia Enna 98 15,8%
Toscana Arezzo 447 43,2%
Toscana Siena 420 68,0%
Toscana Livorno 404 72,8%
Toscana Massa Carrara 394 67,0%
Toscana Lucca 375 69,1%
Toscana Grosseto 362 73,2%
Toscana Pistoia 358 51,0%
Toscana Pisa 341 49,1%
Toscana Firenze 323 77,1%
Toscana Prato 271 63,8%
Umbria Perugia 610 52,2%
Umbria Terni 558 43,7%
Valle d’Aosta Aosta 438 132,1%
Veneto Vicenza 809 37,2%
Veneto Belluno 751 43,9%
Veneto Padova 696 45,6%
Veneto Treviso 631 44,0%
Veneto Verona 625 53,2%
Veneto Venezia 618 54,4%
Veneto Rovigo 594 44,9%
Nella quarta colonna i colori rosso e verde indicano rispettivamente un aumento o una diminuzione percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.
















