
(AGENPARL) – Roma, 22 agosto 2022 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, visiterà l’Algeria la prossima settimana nel tentativo di migliorare i legami tesi tra Parigi e Algeri, 60 anni dopo che il paese ha ottenuto l’indipendenza dalla Francia.
La prossima visita di Macron sarà il suo secondo viaggio in Algeria da presidente e il primo sotto la guida del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, che ha esteso l’invito.
«Questo viaggio contribuirà ad approfondire le relazioni bilaterali guardando al futuro», si legge in una dichiarazione dell’Eliseo.
Ha aggiunto che lo scopo della visita era «rafforzare la cooperazione franco-algerina di fronte alle sfide regionali e continuare il lavoro per affrontare il passato».
La visita, prevista dal 25 al 27 agosto, sembra intesa a disinnescare le tensioni tra Parigi e Algeri a seguito di una serie di osservazioni incendiarie di Macron nell’ottobre 2021.
All’epoca, il presidente francese ha accusato la leadership algerina di distorcere la storia e fomentare «odio verso la Francia», ha paragonato il sistema politico del paese a una dittatura militare e si è chiesto se l’Algeria fosse esistita come paese prima dell’invasione coloniale iniziale della Francia nel 1830.
L’Algeria ha risposto a questi commenti ritirando il suo ambasciatore da Parigi e vietando lo spazio aereo agli aerei militari francesi.
Francia e Algeria hanno avuto una vita lunga e complicata relazione.
Dopo l’invasione della Francia, ha consolidato gradualmente il suo dominio nell’Africa settentrionale e nel secolo successivo ha stabilito i confini della nazione moderna come colonia francese. Durante e dopo la seconda guerra mondiale, i leader francesi sostenevano che l’Algeria non era una colonia ma una parte della Francia metropolitana e centinaia di migliaia di immigrati francesi, o Pieds-Noir, si stabilirono ad Algeri e in altre città dell’Algeria settentrionale.
Tuttavia, molti algerini nativi si opposero al dominio francese e cercarono l’indipendenza, portando a una brutale guerra civile dal 1954 al 1962 in cui furono uccisi almeno 400.000-500.000 algerini.
Sebbene l’Algeria abbia comunque mantenuto stretti legami economici e culturali con la Francia sin dalla sua indipendenza, molti algerini rimangono disamorati dall’approccio della Francia sulla storiografia della guerra.
L’Algeria ha anche acquisito una maggiore rilevanza geopolitica per l’Europa dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a febbraio, che ha portato la Francia e altri paesi dell’Unione Europea (UE) a porre forti restrizioni alle importazioni russe di gas naturale.
Per compensare il deficit, l’UE ha cercato di aumentare le sue importazioni dall’Algeria, il più grande esportatore dell’Africa, portando diversi Stati membri dell’UE a perseguire buone relazioni con Algeri.