
(AGENPARL) – gio 18 agosto 2022 Elezioni: Sisto, inappellabilità per superare patologie processi
“Il pronunciamento della Corte costituzionale sull’inappellabilità delle sentenze di assoluzione risale al 2006: non si può invocare stancamente quella decisione senza tenere conto che i tempi sono evidentemente cambiati. Basti pensare che anche con la recente riforma sono già state introdotte delle limitazioni alle caratteristiche dell’appello per l’imputato, una previsione che apre la strada a un bilanciamento nei confronti della Pubblica Accusa”. Così a Radio Cusano Campus il deputato di Forza Italia e Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. “L’inappellabilità consentirebbe ai cittadini di recuperare progressivamente fiducia nella giustizia, evitando tanto la durata annosa dei processi quanto la loro personalizzazione da parte di taluni Pm, fenomeni patologici che dobbiamo tutti insieme superare. Senza dimenticare – ha proseguito – il principio per cui le sentenze vengono emesse ‘oltre ogni ragionevole dubbio’, principio che l’appello da parte del Pm non può di fatto vanificare. Il processo non è un’esercitazione bellica, non è uno strumento etico di punizione e non deve tendere alla condanna di un colpevole, quale che sia, ma ad accertare serenamente la verità processuale”. Quanto al diritto alla “buona fama”, Sisto ha spiegato: “C’è la necessità di evitare tracimazioni rispetto al corretto esercizio del diritto all’informazione che siano persino più punitive del processo stesso. Il diritto di informare va protetto e tutelato, ma sintonizzato con i valori costituzionali della presunzione di non colpevolezza e della tutela della riservatezza”.