
(AGENPARL) – gio 23 giugno 2022 Croci di San Giovanni, per la cerimonia la Bottega Penko ha creato anche due portaceri
Sono realizzati con i colori della città di Firenze e della Società di San Giovanni Battista
Firenze, 23 giugno 2022 – Anche quest’anno, la Bottega Orafa Paolo Penko ha realizzato la Croce di San Giovanni. Un’opera che cambia ogni anno: sarà possibile scoprire la nuova creazione la mattina di domani, 24 giugno, quando la Società di San Giovanni Battista consegnerà alle autorità fiorentine la croce che riproduce il sacro simbolo. Per l’occasione, sono stati realizzati anche due importanti manufatti artistici con cui viene ripristinata l’antica consuetudine dei Ceri trasportati da paggi, che fanno riferimento al Comune di Firenze e alla Società di San Giovanni Battista.
I due portaceri, completamente riprogettati da Paolo Penko, sono realizzati in collaborazione con altri artigiani fiorentini, coinvolgendo così differenti maestranze dal legno alla tappezzeria, dall’arte orafa fino all’arte fioraia. Il Portacero che fa riferimento alla Città di Firenze, riconoscibile dai colori della città, il bianco e il rosso, è decorato da 18 elementi fogliati ispirati al dipinto “Pallade e Centauro” di Botticelli. Quello che fa riferimento alla Società di San Giovanni Battista, identificato dai colori azzurro e oro, ha un tamburo a base ottagonale si ispira alla forma del Battistero di San Giovanni di Firenze.
Quella della consegna delle croci è una tradizione recuperata nel 2004 dalla società di San Giovanni Battista che grazie alla disponibilità della Bottega Orafa Paolo Penko, ogni 24 giugno, nel corso di due distinte cerimonie in Palazzo Arcivescovile e in Palazzo Vecchio, omaggia l’arcivescovo e il sindaco di un’originale opera in argento, frutto della creatività e della maestria dell’orafo fiorentino Paolo Penko e dei figli Alessandro e Riccardo. Tre le croci realizzate ogni anno: una donata alla Società di san Giovanni Battista, una al comune di Firenze e una all’Arcivescovado.
L’opera, plasmata con l’antica tecnica della fusione a cera persa, cesellata, e lavorata con la tecnica del penkato, unisce al valore intrinseco un’alta valenza simbolica, costituita da tre immagini iconiche capaci di riassumere le due anime della città: quella civica e quella religiosa. Due elementi rimangono costanti in ogni creazione: una base ottagonale che rappresenta l’attico e il coronamento piramidale del Battistero e il Giglio di Firenze impreziosito dallo stemma della Società di San Giovanni Battista. Il Giglio è sormontato dalla croce, attributo di San Giovanni Battista: è proprio questo il dettaglio che si modifica di volta in volta, per tipologia, tecnica e materiali, prendendo ispirazione dalla lezione dei grandi artisti del passato che, cimentandosi con l’effigie del Battista, ne hanno arricchito l’immagine con infinite variazioni sul tema.
Grazie per lo spazio che potrete concederci e a presto,
Lisa Ciardi
etaoin media & comunicazione
