
(AGENPARL) – lun 11 aprile 2022 Roma, 8 Aprile 2022
Scuola. Pantuso (Uil): “Rimuovere ostacoli e ingiustizie per il personale docente precario. A rischio caos i prossimi due anni scolastici”
E’ ormai di prossima emanazione l’ordinanza ministeriale per l’aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) e relative graduatorie di istituto per il prossimo biennio scolastico, quando il personale educativo e docente potrà presentare domanda di aggiornamento, trasferimento e nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali.
“Rimanendo complessivamente immutato l’impianto dell’ordinanza ministeriale di due anni fa – dice il Segretario regionale Uil Scuola Lazio, Saverio Pantuso – vorremmo evitare la replica di quanto accaduto nell’anno scolastico nel quale si sono verificati mancati conferimenti di supplenze a candidati in graduatoria e a conferimenti di cattedre in sedi non indicate nelle domande o non rispettose della successione delle sedi indicate, fino alla mancata nomina su sostegno ancorché in possesso del relativo titolo di specializzazione”.
“L’elenco potrebbe proseguire – prosegue Pantuso – perché gli errori degli uffici scolastici sono stati innumerevoli e pochi, nonostante le nostre ripetute segnalazioni, sono stati sanati. Mentre numerosissimi restano i ricorsi presentati dal personale precario per il riconoscimento dei propri interessi legittimi”.
“Sta di fatto che una grande confusione ha regnato nei mesi precedenti – aggiunge il sindacalista – compromettendo l’ordinario funzionamento delle scuole. Confusione che rischia di ripetersi anche per il prossimo biennio, se gli Ats territoriali non procederanno a sanare i vecchi errori attribuendo corretti punteggi e posizioni ai docenti già inseriti nelle graduatorie”.
“Il bando prevede infatti la conferma del punteggio – ricorda Pantuso – con cui il docente figurava nelle relative graduatorie del precedente periodo, rischiando di consolidare una scala non veritiera. Inoltre, sempre il bando, non prevede la pubblicazione provvisoria delle graduatorie ma direttamente quelle definitive, col rischio di determinare numerosi contenziosi che andrebbero ad aggiungersi a quelli già esistenti”.