
(AGENPARL) – Roma, 01 novembre 2021 – Il primo ministro della Gran Bretagna, Boris Johnson, ha dato il via alla sessione dei leader della conferenza delle Nazioni Unite sul clima in Gran Bretagna lunedì con la richiesta di azioni concrete per eliminare gradualmente l’energia a carbone e altri sforzi per limitare l’aumento delle temperature globali.
“L’umanità ha da tempo passato il tempo sui cambiamenti climatici. Manca un minuto alla mezzanotte di quell’orologio del giorno del giudizio e dobbiamo agire ora”, Johnson, che ospita il vertice dei leader mondiali alla conferenza nota come COP26 a Glasgow, in Scozia. , ha detto in un discorso programmatico.
La sessione di due giorni, alla quale parteciperanno il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, si svolge nella speranza che i paesi possano mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali.
La COP26 sta attirando l’attenzione come l’evento più significativo dalla COP21 del 2015, che ha portato alla creazione del punto di riferimento dell’accordo sul clima di Parigi che mira a limitare l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2 C, preferibilmente a 1,5 C, per evitare gli impatti catastrofici del clima modificare.
Ma il mondo non è ancora vicino a questo obiettivo, con un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato la scorsa settimana che mostra che gli attuali impegni per ridurre le emissioni di gas serra ai sensi dell’accordo di Parigi potrebbero lasciare il mondo sulla buona strada per un aumento della temperatura di circa 2,7 °C entro la fine del secolo .
Non ha suscitato speranze l’incontro tra i leader del Gruppo delle 20 grandi economie, conclusosi domenica, che si sono limitati a concordare sulla necessità di un’azione “sensata ed efficace” per limitare il riscaldamento globale senza impegni specifici per cambiare la situazione.
Con i paesi sviluppati che devono ancora mantenere la loro promessa di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare la crisi climatica, la Gran Bretagna intende impegnarsi con un ulteriore miliardo di sterline (1,4 miliardi di dollari) in finanziamenti internazionali per il clima entro il 2025.
Per fare l’esempio, la Gran Bretagna ha raddoppiato il suo impegno finanziario per il clima a 11,6 miliardi di sterline in cinque anni nel 2019, e l’ultimo annuncio porterebbe la cifra a 12,6 miliardi di sterline entro il 2025, se l’economia cresce come previsto, secondo il governo britannico.
Kishida (Giappone), che si è insediato meno di un mese fa, ha rinunciato alla partecipazione di persona al vertice di due giorni del G-20 a Roma in coincidenza con le elezioni generali di domenica.