
VIBO VALENTIA Il decreto di confisca è stato emesso, a conclusione dell’attività istruttoria, che ha confermato la riconducibilità dei beni al Mancuso, nonché la sussistenza del profilo della sproporzione tra i redditi complessivi del suo nucleo familiare ed il valore dei beni sequestrati. La Direzione Distrettuale antimafia di Catanzaro è riuscita, infatti, attraverso le verifiche investigative della Guardia di Finanza, a sostenere l’impianto investigativo originario dal quale era emerso che Mancuso Giovanni, unitamente ad altri 23 soggetti, facenti parte del medesimo nucleo familiare e affiliati al clan, controllava tutte le attività economiche del comune di residenza e dei centri vicini, ricavandone illeciti proventi e costituendo un ingente e diversificato patrimonio di beni mobili, immobili, aziende agricole, imprese commerciali e disponibilità finanziarie, detenuti sia da lui direttamente che attraverso prestanomi ai quali era stata attribuita, fittiziamente, la titolarità e/o la disponibilità di beni, al fine di eludere le disposizioni di legge previste dalla vigente normativa antimafia in materia di prevenzione patrimoniale. (News&Com)