
(AGENPARL) Roma 4 dicembre – A Roma si discuterà del Sistema di Emergenza Italia. Protagonisti numerosi membri di un gruppo di lavoro che intendono verificare lo stato dell’arte del Sistema di Emergenza italiano e fornire indicazioni per il suo miglioramento, creando un’occasione che ha meriterà l’appellativo di “Stati Generali dell’Emergenza”. Le risultanze saranno presentate il 5 ed il 6 marzo 2020 in una pubblica assemblea. “È un evento di alta rilevanza – afferma il dr. Fedele Clemente, Past President SIS 118, che ha trovato, vista la richiesta di partecipazione, l’interesse di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del paziente acuto. Gli “Stati Generali dell’Emergenza” sono in linea con l’inizio di una nuova era nell’approccio sistematico alle situazioni di emergenza, fortemente voluta dalla SIS118, in cui la presenza allo stesso tavolo dei rappresentanti di tutte le componenti impegnate nelle attività sia territoriali che ospedaliere, costituite da medici, infermieri, specialisti di settore, esperti in tema di maxiemergenze, ecc., permettono in concreto la definizione di percorsi comuni ed unitari, tali da rendere ottimale l’assistenza del paziente acuto. Significativa sarà la presenza di giovani professionisti, fortemente motivati, segno di ringiovanimento e di rinvigorimento del settore dell’emergenza.”
“La fase territoriale – ha aggiunto il dr. Clemente – deve confermare la sua autonomia organizzativa e la sua giusta autorevolezza che tuttavia devono restare all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, onde potersi efficacemente collegare con il resto del mondo sanitario, e non piuttosto organizzarsi in strutture concorrenziali ed antitetiche con esso. Tutte le professionalità quotidianamente impegnate devono essere adeguatamente valorizzate ed esaltate al massimo delle loro potenzialità, poste a disposizione del collettivo, onde raggiungere il miglior risultato possibile. È necessario – ha concluso Clemente – che vengano illustrate e messe in risalto le criticità presenti e le specifiche esigenze da riportare all’attenzione delle istituzioni e degli amministratori per la loro risoluzione, confortandole dalle esperienze e dai dati. Mi aspetto grandi risultati da questa iniziativa e un notevole miglioramento della qualità delle prestazioni, onde fornire tutta la dovuta garanzia assistenziale al paziente acuto e critico”.