
CATANZARO “Si è svolta in videoconferenza la riunione degli esecutivi unitari regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Calabria con all’ordine del giorno, come unico punto, il contratto integrativo regionale. Lo riporta una nota congiunta dei segretari regionale calabresi Bruno Costa (Flai Cgil), Michele Sapia (Fai Cisl) e Nino Merlino (Uila Uil). “Una riunione già convocata nelle settimane scorse – è detto – poi rinviata a causa della prematura dipartita della presidente della Regione Calabria Jole Santelli, in cui la massima dirigenza sindacale regionale ha discusso delle azioni da intraprendere in seguito al mancato recepimento da parte della Regione Calabria del Contratto integrativo regionale per i lavoratori forestali siglato il 4 dicembre 2019, il cui iter non è stato concluso neanche dall’attuale Giunta regionale ‘per carenza di risorse finanziarie’. Il dibattito sindacale ha messo a nudo inadempienze e distrazioni politiche di oggi e di ieri su un tema che in queste ore, guarda caso, pare suscitare nuovo interesse”. “Due Giunte regionali – constatano gli esecutivi regionali di Flai, Fai e Uila – non sono riuscite a recepire il testo del contratto regionale forestale e concludere così un iter durato due anni e molto atteso da migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore forestale calabrese. Scelte politiche o esigenze finanziarie? La politica tutta dovrebbe avere il coraggio di fare scelte lungimiranti e responsabili invece di decidere di non decidere”. “In questi anni – evidenziano le tre sigle sindacali di categoria – il sindacato, in modo unitario, ha dimostrato responsabilità per giungere alla firma di un contratto regionale. È necessario ricordare che, durante la trattativa contrattuale, le parti datoriali e la politica regionale hanno comunicato alle organizzazioni sindacali le risorse economiche da impegnare per il rinnovo, risorse che scaturivano anche da una riduzione dei costi del personale forestale che sarebbe andato in quiescenza negli anni 2019 e 2020. Il testo contrattuale riconosce tutele e diritti a chi, da oltre cinquant’anni, garantisce la salvaguardia del territorio e la cura del bosco, ma – lo ricordiamo – risponde anche alle esigenze di un settore ridotto al lumicino, che necessita di un vero confronto per un immediato ricambio generazionale”. (News&Com)