
(AGENPARL) – Roma, 31 lug 2020 – “Come ogni anno è partita la fanfara dei commenti entusiastici degli esponenti della giunta e della maggioranza sull’odierna relazione del Procuratore della Corte dei Conti del Lazio, relativa al giudizio di parifica sul Rendiconto generale 2019 della Regione Lazio. In attesa di poter leggere le delibera nella sua interezza, dalla relazione emerge però un quadro preoccupante, con tante ombre e poche luci.
Da un lato prendiamo atto del miglioramento dei conti pubblici e della riduzione dei tempi di attesa nei pagamenti e ci mancherebbe altro che non fosse così, considerati i tagli operati in questi anni nei servizi e soprattutto nella sanità senza dimenticare mai che le imprese ed i cittadini del Lazio sono i più tassati d’Italia.
Ma le cose più preoccupanti, sulle quali chiederemo puntualmente conto al presidente Zingaretti, sono i numerosi richiami fatti nella requisitoria che si riferiscono a questioni già sollevate dall’opposizione più volte e sulle quali si è sempre preferito non rispondere.
Partiamo dai dati preoccupanti sul contenzioso giurisdizionale pendente, che la Regione ha stimato in circa 3 miliardi di euro a fronte di un fondo di accantonamento di 60 milioni, e del debito pubblico, pari a circa 22,5 miliardi, che non riesce a scendere anche per colpa degli interessi passivi maturati ogni anno e sui quali la Corte ha invitato ad intervenire senza indugi ulteriori rinegoziando il debito.
Si continua poi con i richiami fatti sulla spesa per i dirigenti a tempo determinato, già oggetto di una recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha dichiarato illegittima una norma che ha consentito, in deroga alla legislazione nazionale, di assumere decine di dirigenti senza concorso, creando un vero e proprio poltronificio, come da noi denunciato da anni e determinando così le condizioni per risarcimenti milionari che saranno pagati dai cittadini laziali. A questo si aggiunge quanto fatto in materia di TFR per il personale regionale, sul quale pende un giudizio della Corte Costituzionale e sul quale anche la Corte dei Conti ha espresso forti dubbi. Continuando poi con le critiche avanzate sulle risorse relative all’erosione costiera sul litorale romano, ingenti e mal utilizzate, sul cui utilizzo la Corte ha aperto un fascicolo istruttorio.
Rispetto al passaggio sull’uscita dal Commissariamento, aspettiamo ancora di capire quali ricadute avrà sulla capacità di utilizzo delle risorse in bilancio da oggi in avanti, condividendo in toto l’esigenza richiamata dai magistrati di abbassare i ticket.
E dulcis in fundo, non possiamo che registrare la risposta stizzita del presidente Zingaretti, il quale di fronte alla richiesta esplicita del procuratore regionale di riqualificare con urgenza il Forlanini per non depauperare ulteriormente un “polo di eccellenza e di avanguardia”, prova ad eludere ancora una volta la questione con un “vedremo”, che fa presagire il perseverare di una presa di posizione ideologica assurda, sulla quale invitiamo sin da ora la magistratura ad intervenire ipotizzando un danno erariale alla collettività senza precedenti.
Di fronte a tutto ciò, invece di vantarsi di intangibili passi in avanti, Zingaretti e la sua maggioranza dovrebbero ringraziare i cittadini del Lazio che in questi anni hanno fatto sforzi immani per consentire di ripagare un debito del quale non hanno responsabilità e che avrebbero bisogno di meno propaganda e di più responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche disponibili e di una maggiore condivisione nelle scelte sugli interventi che nei prossimi mesi saranno messi in campo per contrastare una crisi economica senza precedenti.” Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio