
(AGENPARL) – Fri 03 October 2025 Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte costituzionale
Comunicato del 3 ottobre 2025
Agenda dei lavori DEL 6, 7 e 8 OTTObre
CAMERA DI CONSIGLIO
6 OTTOBRE
UDIENZA PUBBLICA
7 OTTOBRE
UDIENZA PUBBLICA
8 OTTOBRE
1) Processo penale/Giudizio abbreviato/Incompatibilità del giudice
6) Traffico di influenze illecite/Riformulazione della fattispecie di reato
11) Statuto dei lavoratori/Rappresentanze sindacali aziendali/Preclusione ad associazioni non firmatarie di contratto collettivo, sebbene più rappresentative
2) Informazione antimafia interdittiva/Valutazione dell’impatto sulle condizioni economiche ed eventuale esclusione degli effetti/Omessa previsione
7 e 8) Imprese operanti nel settore energetico/Contributo straordinario contro il caro bollette per l’anno 2022/Indeducibilità/Criteri per la determinazione
12) Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope/Aggravante della disponibilità di armi e numero di associati superiore a dieci/Trattamento sanzionatorio
3) Processo penale/Delitto di favoreggiamento reale/Sospensione con messa alla prova
9) Regione Campania/Uffici di diretta collaborazione degli organi politici del Consiglio regionale/Trattamento economico accessorio
13) Spese di giustizia/Compensi spettanti al consulente tecnico di parte/ Riduzione della metà in caso di patrocinio a spese dello Stato
4) Conflitto fra poteri/Ammissibilità/Senato della Repubblica c/Tribunale di Modena/Procedimento a carico dell’allora senatore Carlo Giovanardi/Utilizzo di videoregistrazioni
10) Regione autonoma Sardegna/ Impianti a fonti di energia rinnovabili (FER)/Aree e superfici idonee e non idonee all’installazione
14) Regione Toscana/Strutture ricettive extra-alberghiere/Affitti brevi/Disposizioni, criteri e limiti/Professioni turistiche/Requisiti, corsi, prezzi, obblighi, sanzioni
5) Conflitto fra poteri/Ammissibilità/Corte di appello di Ancona c/Camera dei deputati/Insindacabilità/Dichiarazioni rese dall’allora deputato Vittorio Sgarbi
La prossima settimana, nella Camera di consiglio del 6 ottobre, la Corte tratterà le seguenti questioni di costituzionalità riguardanti:
1) l’articolo 34 del codice di procedura penale, “nella parte in cui non prevede la incompatibilità a decidere in sede di giudizio abbreviato del giudice che abbia in precedenza ammesso l’imputato alla messa alla prova, in tale sede esprimendosi espressamente in ordine alla qualificazione giuridica dei fatti e riqualificando la ipotesi originariamente contestata in diverso titolo di reato”;
2) l’articolo 92 del decreto legislativo numero 159 del 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136) – che regola il procedimento di rilascio delle informazioni antimafia – nella parte in cui non consente al prefetto di valutare l’impatto dell’informazione interdittiva sulle condizioni economiche del destinatario e, se del caso, di escluderne gli effetti che incidono sulle attività imprenditoriali (l’impossibilità di ottenere o mantenere contratti con le amministrazioni, erogazioni pubbliche, nonché provvedimenti amministrativi legittimanti l’esercizio di attività economiche, quali licenze, autorizzazioni, iscrizioni in elenchi e registri);
3) l’articolo 168-bis, primo comma, del codice penale, nella parte in cui “non prevede che l’imputato, anche su proposta del Pubblico Ministero, possa chiedere la sospensione del processo con messa alla prova in relazione al delitto di favoreggiamento reale di cui all’articolo 379 c.p.”.
Nella Camera di consiglio del 6 ottobre la Corte esaminerà anche:
4) l’ammissibilità di un conflitto tra poteri sollevato dal Senato della Repubblica nei confronti del Tribunale di Modena per aver dichiarato, senza autorizzazione della Camera di appartenenza del parlamentare, l’utilizzabilità di alcune videoregistrazioni effettuate occultamente dal sig. A. B., aventi a oggetto conversazioni intercorse in presenza tra quest’ultimo e l’allora senatore Carlo Amedeo Giovanardi e tra questi, per telefono, e soggetti terzi;