
(AGENPARL) – Fri 19 September 2025 Demenza, accordo Regione-Aima-Anci per costruire comunità consapevoli e
solidali
Scritto da Massimo Orlandi, venerdì 19 settembre 2025
Una firma per costruire una comunità consapevole e solidale verso la
Demenza realizzando un vasto programma di iniziative pubbliche di
sensibilizzazione sociale. E’ questo il senso dell’accordo siglato oggi a
Firenze da Regione Toscana, Aima Firenze (Associazione italiana malattia di
Alzheimer) e Anci Toscana (Associazione nazionale Comuni italiani). Il
documento, firmato alla viglia della giornata mondiale sull’Alzheimer, in
programma il prossimo 21 settembre, nasce in pieno accordo con il Piano
nazionale demenze che, all’obiettivo 4, prevede un “aumento della
consapevolezza e una riduzione dello stigma per un miglioramento della
qualità della vita”, a sua volta ripreso nell’obiettivo D del Piano
regionale demenze della Toscana.
In Toscana si stima che vi siano oltre 81 mila persone affette da demenza
nella fascia sopra i 65 anni, e circa 1.500 nella fascia tra i 35 e i 64.
La malattia di Alzheimer è quella che si presenta con maggiore frequenza,
raggiungendo il 60% dei casi di demenza. A questi dati sono correlati anche
le oltre 64.000 persone con Mild cognitive impairment, cioè con disturbo
cognitivo lieve.
Lo spirito di questo accordo, come ha evidenziato l’assessora regionale
alle politiche sociali, è quello di allargare e rafforzare la rete di
solidarietà, di vicinanza e di consapevolezza rispetto ai malati. Per
queste patologie, che mettono in gravi difficoltà non solo il paziente, ma
tutto il tessuto familiare, la risposta deve essere non solo, ovviamente,
sanitaria, ma anche sociale. Occorre una presa in cura complessiva, che
coinvolga oltre alle famiglie, le istituzioni e le associazioni, ma che
idealmente coinvolga tutti i cittadini.
A giudizio di Manlio Matera, presidente di Aima Firenze, la collaborazione
con le istituzioni assume un’importanza particolare perché ci troviamo in
un momento storico in cui le prospettive diagnostiche e terapeutiche della
ricerca scientifica lasciano intravedere possibilità concrete per
contrastare la malattia. Per questo continueremo a impegnarci per
sviluppare strategie efficaci di politica sanitaria e sociale e adeguare
progressivamente la rete dei servizi ai bisogni della Demenza, innovando e
sensibilizzando.
Piena disponibilità a lavorare con i Comuni della Toscana per coinvolgere
in questo percorso i territori è stata espressa dal direttore di Anci
Toscana, secondo il quale è proprio qui che i cittadini cercano risposte
ai complessi bisogni della Demenza. Informare, sensibilizzare e innovare
diventano le parole chiave verso un miglioramento della qualità della vita
non solo del malato ma dell’intera famiglia.
L’accordo approvato prevede la realizzazione di un programma di iniziative
pubbliche sul territorio di uno o più comuni della regione. Il percorso
potrà essere avviato da soggetti pubblici, privati o del terzo settore,
con la partecipazione delle istituzioni locali. Aima e Anci Toscana si
impegnano a promuovere, sviluppare e sostenere le azioni comunitarie che si
andranno ad attivare nei singoli territori. La Regione Toscana fornisce un
indirizzo alle attività e si impegna a favorire il raccordo con gli altri
soggetti che operano nell’ambito delle demenze a livello sanitario,
socio-sanitario e socio-assistenziale.
L’accordo definisce anche la tipologia di eventi di “Solidarietà per la
demenza”, che potranno essere realizzati nei territori della regione e
rivolti a diversi destinatari: familiari dei malati e assistenti familiari
(badanti), operatori sanitari e sociali, ancora cittadini, organizzazioni
sociali, scuole. Gli eventi saranno di diverse tipologie: convegni e tavole
rotonde sui bisogni della demenza e sull’organizzazione dei servizi
pubblici; eventi culturali e artistici, come mostre, presentazioni di
libri, spettacoli teatrali, proiezione di film; programmi educativi sul
tema della “diversità” rivolti agli studenti delle scuole; incontri di
educazione cognitiva sugli stili di vita per il mantenimento delle funzioni
fisiche e intellettive nell’invecchiamento, rivolti a cittadini, con
particolare attenzione ai frequentatori di Centri sociali per anziani; e
infine “gruppi di narrazione”, per la raccolta dei vissuti di malattia
dei familiari dei malati.