
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 PALAZZO COLLICOLA
APERTURA DELLE MOSTRE ESTIVE
Pensieri fuggitivi, mostra personale di William Kentridge a cura di Saverio Verini
Listen to Your Eyes. Opere e letterature artistiche da una collezione privata, con una selezione di opere dalla collezione De Donno a cura di Primo De Donno, Saverio Verini e ViaIndustriae
Festival dei Due Mondi. Manifesti 1958-2025
Corpi d’aria, mostra personale di Stefano Cerio a cura di Stefano Chiodi
Mahler & LeWitt Studios: 10 anni di attività, a cura di Guy Robertson
Questa mattina sono state inaugurate le nuove mostre a Palazzo Collicola. Il ciclo, che durerà per tutta la stagione estiva fino al 2 novembre, include cinque nuovi progetti espositivi: una personale dell’artista di fama internazionale William Kentridge dal titolo Pensieri fuggitivi; una mostra con una selezione di opere provenienti dalla collezione di Primo De Donno; una mostra dei manifesti del Festival dei Due Mondi; una personale di Stefano Cerio da titolo Corpi d’aria; un’esposizione per celebrare i dieci anni di attività dell’associazione Mahler & LeWitt Studios, attiva a Spoleto dal 2015.
Con questa serie di appuntamenti, Palazzo Collicola continua le celebrazioni del venticinquesimo anno dalla sua apertura: un traguardo che sarà festeggiato per tutto il 2025 con un ricco programma di mostre e iniziative. Anche la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, una delle sedi Musei Civici di Spoleto, sarà coinvolta nelle inaugurazioni estive con una mostra di Gianni Politi dal titolo Le cose non saranno mai più come prima (del potere anarchico dell’amore) a cura di Saverio Verini.
Il programma espositivo è reso possibile grazie al Comune di Spoleto, in collaborazione con: Festival dei Due Mondi, galleria Lia Rumma, William Kentridge Studio, Fondazione CaRiSpo, associazione Amici di Palazzo Collicola, Viaindustriae, Mahler & LeWitt Studios, University of West Georgia e con il supporto di Maggioli Cultura e Turismo.
Pensieri fuggitivi è il titolo della mostra di William Kentridge che investe gli spazi del Piano Nobile di Palazzo Collicola. Curata dal direttore dei Musei Civici di Spoleto, Saverio Verini, l’esposizione è co-prodotta dal Festival dei Due Mondi, con la collaborazione del William Kentridge Studio e della galleria Lia Rumma: un’unione che permette di presentare un’ampia selezione di opere realizzate negli ultimi venticinque anni dall’artista sudafricano, uno dei nomi più influenti della scena contemporanea internazionale. Un arco temporale così esteso consente di cogliere la profondità, la coerenza e l’evoluzione della sensibilità artistica di Kentridge, offrendo al pubblico una visione ampia e articolata della sua produzione, con disegni, sculture, video, stampe, e taccuini a comporre un repertorio ricco e sfaccettato, che vede l’esposizione di oltre cinquanta opere. Il titolo, Pensieri fuggitivi, richiama non solo un video presente in mostra (Fugitive Words), ma anche la matrice concettuale dell’artista: un pensiero in costante movimento, dove nulla è definitivo e tutto può generare connessioni inattese. La presenza di William Kentridge a Spoleto non si esaurisce con la mostra a Palazzo Collicola: l’artista partecipa infatti al programma di spettacoli del Festival dei Due Mondi con The Great Yes, the Great No e ad altre iniziative in città; Kentridge è inoltre l’autore a firmare il manifesto di Spoleto68, aggiungendo il suo nome a una lunga lista di artisti di fama internazionale.
Il piano terra accoglie Listen to Your Eyes. Opere e letterature artistiche da una collezione privata, mostra che raccoglie una serie di opere provenienti dalla collezione di Primo De Donno, una delle più sofisticate a livello nazionale, conservata a Foligno, a pochi chilometri di distanza da Spoleto. La collezione – che vanta opere di autori quali Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Enzo Cucchi, fino ad artisti emersi negli anni Novanta come Vanessa Beecroft e Stefano Arienti – trova la sua unicità nella raccolta eccezionale di libri, documenti, libri ed ephemera che accompagnano le opere, contribuendo a ricostruire il contesto che le ha generate e la loro fortuna critica. La mostra, a cura di Primo De Donno, Saverio Verini e Viaindustriae, è incentrata sul rapporto binario tra opere d’arte e la “letteratura” a esse collegata: un viaggio attraverso alcune delle principali figure e poetiche, movimenti e correnti del XX secolo fino ai giorni nostri, abbracciando un secolo di storia dell’arte.