
Lunedì, in un’intervista rilasciata a TVBS News di Taiwan, Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha ribadito il ruolo collaborativo dell’intelligenza artificiale (IA), definendola uno strumento di supporto al processo decisionale umano, piuttosto che un suo sostituto.
Huang ha spiegato che l’IA può essere un potente assistente, ma non può replicare ambizioni, obiettivi e aspirazioni personali, elementi fondamentali della natura umana. “Se voglio andare in vacanza a Kyoto, non è l’IA a decidere, ma io stesso”, ha detto, sottolineando come la volontà e la visione individuale restino centrali.
Ha invitato imprese e professionisti ad abbracciare l’IA come compagna di lavoro, non come minaccia. “Ogni azienda, ogni professionista dovrebbe imparare a collaborare con l’IA come tutor, assistente o compagna di squadra per migliorare produttività e successo”, ha affermato.
Riguardo alle preoccupazioni sull’impatto dell’IA sull’occupazione, Huang ha minimizzato i timori, affermando che il vero rischio è restare indietro rispetto a chi l’adotta. Secondo lui, la crescita dell’economia globale da 100 a 200 trilioni di dollari non potrà dipendere solo dall’incremento demografico: serviranno strumenti come l’intelligenza artificiale, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e scarsità di manodopera.
La scorsa settimana, Huang ha annunciato una partnership tra Nvidia, aziende tech taiwanesi e il governo locale per la costruzione del primo grande supercomputer di intelligenza artificiale di Taiwan, volto a rafforzare l’infrastruttura tecnologica del paese.
