
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Reggio Calabria
COMUNICATO STAMPA
20/05/2025
GdiF REGGIO CALABRIA: SEQUESTRI E CONFISCHE PER UN VALORE DI CIRCA 6
MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI 15 SOGGETTI APPARTENENTI ALLA
‘NDRANGHETA.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto del Servizio Centrale
Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), ha portato a termine un’operazione che ha consentito di
applicare una serie di misure di prevenzione patrimoniali (sequestri e confische) per un valore complessivamente
stimato in circa 6 milioni di euro.
L’esecuzione dei suddetti provvedimenti ablativi scaturisce da una mirata analisi operativa che ha permesso di
individuare diversi soggetti che, rivestendo posizioni di rilievo all’interno di importanti cosche della ‘ndrangheta,
avevano indebitamente accumulato, negli anni, ingenti patrimoni illeciti.
Sulla base di tali evidenze, la Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria,
diretta dal Procuratore f.f. dott. Giuseppe Lombardo, ha delegato il Gruppo Investigazione Criminalità
Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere mirate e
specifiche indagini patrimoniali.
Le risultanze investigative emerse hanno consentito di accertare la sussistenza, in capo ai destinatari delle citate
misure di prevenzione, della c.d. “pericolosità sociale”, trattandosi di soggetti che, come peraltro già emerso in
diverse operazioni di polizia, sono risultati appartenenti o quanto meno contigui alla ‘ndrangheta, essendo
operativi all’interno di rilevanti articolazioni territoriali attive sia nella città di Reggio Calabria e sia nel territorio
ricompreso nella fascia tirrenica.
In particolare, taluni dei soggetti destinatari dei provvedimenti di applicazione delle misure patrimoniali in
trattazione avrebbero fornito un significativo contributo alle attività criminose di alcune delle più importanti
cosche locali di ‘ndrangheta, tra le quali le famiglie “TEGANO”, “ALVARO”, “PIROMALLI”, “PESCE” e
“BELLOCCO”.
Gli appositi accertamenti economico-patrimoniali esperiti – nei confronti degli stessi soggetti nonché dei
componenti dei rispettivi nuclei familiari – hanno permesso di rilevare, inoltre, come il patrimonio riconducibile
ai medesimi risultasse di valore significativamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati.
Sulla base di tali elementi, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, allo stato dei
procedimenti in essere e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle
rispettive responsabilità, ha emesso, nei confronti di 15 destinatari, i suddetti provvedimenti di sequestro e
confisca che hanno riguardato, tra l’altro, 47 immobili (28 fabbricati e 19 terreni), 3 ditte individuali operanti nei
settori del commercio al dettaglio di ricambi per autoveicoli, del commercio all’ingrosso di rottami, dei trasporti
e agricolo, quote di partecipazione di una società operante nel settore della lavorazione delle pietre e del marmo,
6 autoveicoli, 2 orologi di lusso, risorse finanziarie e denaro contante, come accennato, per un valore
complessivo stimato pari a circa 6 milioni di euro.
Tra i beni oggetto di confisca, si annovera anche un illecito credito tributario di ingente valore, individuato e
sottoposto a sequestro d’urgenza giustappunto poco prima del tentativo di incasso da parte di un noto esponente
della cosca “LIBRI”.
L’attività di servizio in rassegna testimonia la sistematica attenzione rivolta dalla Guardia di Finanza e
dall’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria finalizzata all’individuazione e alla conseguente aggressione dei
patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle locali consorterie criminali, allo scopo
di ripristinare sul territorio reggino adeguati livelli di legalità e di sicurezza economico-finanziaria.
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