
(AGENPARL) – Thu 08 May 2025 COMUNICATO STAMPA
Sanità nel Lazio, Tripodi (FI): “Il PD dimentica di essere la causa del
disastro. Rocca sta ricostruendo un sistema che loro hanno distrutto”
Roma, 8 maggio – “Il Partito Democratico, per bocca del capogruppo Ciarla,
scopre oggi la crisi della sanità nel Lazio, dimenticando con disinvoltura
che proprio i loro governi, per oltre un decennio, hanno affossato il
sistema sanitario regionale. I cittadini del Lazio pagano oggi il prezzo di
anni di tagli, commissariamenti e mala gestione firmati centrosinistra. Ora
Mario Ciarla fa finta di indignarsi: troppo comodo, troppo tardi”. Lo
dichiara Angelo Tripodi, consigliere regionale di Forza Italia, vice
presidente commissione Sanità alla Pisana, rispondendo alle accuse del PD
sulla sanità. “Sotto la guida del presidente Francesco Rocca, stiamo
intervenendo in modo concreto per ricostruire la sanità pubblica regionale,
partendo proprio dalle emergenze lasciate dai precedenti governi. In pochi
mesi sono stati avviati importanti provvedimenti:
il Piano straordinario per l’abbattimento delle liste d’attesa, con uno
stanziamento di oltre 60 milioni di euro;
il potenziamento della rete dell’emergenza-urgenza, con nuove ambulanze e
il rilancio del 118;
l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico e lo scorrimento
delle graduatorie;
l’aumento dei posti letto, soprattutto nei pronto soccorso in sofferenza;
e l’apertura di nuovi centri di assistenza territoriale, in linea con la
riforma del PNRR”.
“Inoltre – prosegue Tripodi – il presidente Rocca ha avviato una
ricognizione trasparente sui rapporti con le strutture convenzionate,
affinché le risorse pubbliche siano impiegate dove realmente servono, e non
sprecate come è avvenuto negli anni passati. Forza Italia sostiene con
convinzione questa linea di responsabilità e concretezza. Chi oggi grida al
disastro, dovrebbe prima chiedere scusa ai cittadini per averli lasciati
soli per troppo tempo. Oggi stiamo riprendendo in mano la sanità del Lazio
con serietà, visione e rispetto per i diritti dei pazienti”, conclude
Tripodi.