
(AGENPARL) – mar 01 agosto 2023 Comunicato stampa
1 agosto 2023
Aumento tariffe TIM, Associazioni dei consumatori: “No all’indicizzazione
tariffaria delle bollette”.
Le Associazioni dei Consumatori, in rappresentanza di migliaia di utenti
italiani, a fronte delle modifiche contrattuali di Tim comunicate il 20
luglio, ribadiscono il loro “No” all’indicizzazione tariffaria. Le modifiche
prevedono l’indicizzazione all’inflazione dei prezzi dei servizi di
telefonia, con un meccanismo che adotta un mark-up fisso del 3,5% e funziona
solo al rialzo, ignorando gli indici negativi.
Secondo il meccanismo comunicato dall’azienda, se l’inflazione continuerà a
salire, come in questo periodo, i prezzi delle bollette saliranno di pari
passo oltre il coefficiente del 3,5%. Al contrario, se lÂ’inflazione
scenderà , i prezzi delle bollette non scenderanno. Inoltre, non viene
richiesto un consenso esplicito da parte del consumatore. LÂ’unica
possibilità per i clienti coinvolti di sottrarsi alla modifica è recedere
entro il 30 settembre prossimo. Le AACC sottolineano che tali modifiche si
profilano in potenziale contrasto con le riflessioni esposte dall’AutoritÃ
per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e nella Delibera 89/23/CONS.
Nella delibera AGCOM, ad avviso delle AACC, si profila la necessità di
evitare indicizzazioni al solo rialzo o maggiorate di un mark-up fisso,
oltre che prevedere un consenso esplicito da parte del consumatore e la
possibilità per gli utenti di cambiare offerta in caso di aumenti oltre una
ragionevole soglia. Tuttavia, le recenti iniziative di TIM sembrano andare
in direzione opposta, generando preoccupazioni riguardo a potenziali futuri
contenziosi e asimmetrie di tutela tra i contratti.
“La condotta di TIM ci preoccupa profondamente e ci appare contraria agli
sforzi delle Istituzioni e delle Autorità per regolamentare la materia,
frenare lÂ’inflazione e tutelare i diritti dei consumatori.”, dichiarano in
una nota congiunta le Associazioni Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva,
Federconsumatori, Udicon. “Facciamo appello ad AGCOM, AGCM, MIMIT e TIM
stessa affinché questa operazione sia annullata o sospesa urgentemente. Ci
auguriamo una risposta celere e che si stabilisca un nuovo clima di
collaborazione istituzionale, che metta al primo posto un principio cardine:
il conto non deve essere sostenuto dai soli consumatori tartassati, è giusto
che i loro diritti siano sempre rispettati e continuamente rafforzati”
concludono le Associazioni dei consumatori.
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