
(AGENPARL) – ven 28 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2023
I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2023 CONFERMANO LA CAPACITÀ DI INTESA SANPAOLO DI GENERARE
UNA REDDITIVITÀ SOSTENIBILE ANCHE IN CONTESTI COMPLESSI GRAZIE AL MODELLO DI BUSINESS BEN
DIVERSIFICATO E RESILIENTE, CON UN UTILE NETTO PARI A € 4,2 MLD TRAINATO DAGLI INTERESSI NETTI
E PREVISTO A BEN OLTRE € 7 MLD NELL’INTERO ANNO, CON INTERESSI NETTI ATTESI PARI A OLTRE € 13,5
MLD NEL 2023 E IN ULTERIORE CRESCITA NEL 2024 E NEL 2025.
IL SOLIDO ANDAMENTO ECONOMICO E PATRIMONIALE DEL SEMESTRE SI È TRADOTTO IN UNA
SIGNIFICATIVA CREAZIONE DI VALORE PER TUTTI GLI STAKEHOLDER, FONDATA ANCHE SUL FORTE
IMPEGNO ESG DEL GRUPPO: IN PARTICOLARE, CIRCA € 3 MLD DI DIVIDENDI MATURATI, € 2,6 MLD DI
IMPOSTE GENERATE (IN AUMENTO DI CIRCA € 590 MLN VS 1° SEM. 2022, DERIVANTE DALLA CRESCITA
DEGLI INTERESSI NETTI), ESPANSIONE DEL PROGRAMMA CIBO E RIPARO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ
(OLTRE 28,1 MLN DI INTERVENTI NEL 2022 – 1° SEM. 2023), RAFFORZAMENTO DELLE INIZIATIVE PER
CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE E FAVORIRE L’INCLUSIONE FINANZIARIA, SOCIALE, EDUCATIVA E
CULTURALE (CIRCA € 12 MLD DI CREDITO SOCIALE E RIGENERAZIONE URBANA NEL 2022 – 1° SEM. 2023).
INTESA SANPAOLO È UN ACCELERATORE DELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA REALE IN ITALIA: CIRCA € 19
MLD DI NUOVO CREDITO A MEDIO-LUNGO TERMINE A FAMIGLIE E IMPRESE DEL PAESE NEL 1° SEM. 2023;
OLTRE 1.900 AZIENDE RIPORTATE IN BONIS NEL 1° SEM. 2023 E OLTRE 139.000 DAL 2014, PRESERVANDO
RISPETTIVAMENTE OLTRE 9.500 E 695.000 POSTI DI LAVORO.
INTESA SANPAOLO È PIENAMENTE IN GRADO DI CONTINUARE A OPERARE CON SUCCESSO IN FUTURO,
POTENDO CONTARE SUI PUNTI DI FORZA CHE CONTRADDISTINGUONO IL GRUPPO, IN PARTICOLARE LA
REDDITIVITÀ RESILIENTE, LA SOLIDA PATRIMONIALIZZAZIONE, LO STATUS DI BANCA A “ZERO NPL†E
L’ELEVATA FLESSIBILITÀ NELLA GESTIONE DEI COSTI OPERATIVI.
LA TECNOLOGIA È UN ULTERIORE FATTORE CHIAVE DI SUCCESSO, CON LA NUOVA PIATTAFORMA
TECNOLOGICA NATIVA CLOUD, I CANALI DIGITALI DI ISYBANK E FIDEURAM DIRECT E LE SOLUZIONI DI
INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE CI SI ATTENDE APPORTINO AL RISULTATO CORRENTE LORDO 2025
CIRCA € 500 MLN AGGIUNTIVI, NON PREVISTI NEL PIANO DI IMPRESA 2022-2025.
L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI IMPRESA 2022-2025 PROCEDE A PIENO RITMO E LE INIZIATIVE INDUSTRIALI
CHIAVE SONO BEN AVVIATE, CON UNA PROSPETTIVA DI UTILE NETTO PER IL 2024 E IL 2025 SUPERIORE A
QUELLO PREVISTO PER IL 2023, A SEGUITO DELLE ATTESE DI UNA CRESCITA DEI RICAVI, DI UNA
RIDUZIONE DEI COSTI, DEL BASSO COSTO DEL RISCHIO E DI MINORI TRIBUTI ED ALTRI ONERI
RIGUARDANTI IL SISTEMA BANCARIO.
AL 30 GIUGNO 2023 ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI
NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO A REGIME AL 13,7% DEDUCENDO DAL CAPITALE I DIVIDENDI
MATURATI NEL 1° SEM. 2023, SENZA CONSIDERARE CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO
DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 30
NELL’ORIZZONTE 3° TRIM. 2023 – 2025.
CRESCITA DEL 61% VS 1° SEM. 2022 DEL RISULTATO CORRENTE LORDO E DEL 28,5% DEL RISULTATO
DELLA GESTIONE OPERATIVA, CON PROVENTI OPERATIVI NETTI IN AUMENTO DEL 15,3% E COSTI
OPERATIVI IN LIEVE CRESCITA (+0,9%).
QUALITÀ DEL CREDITO:
– CREDITI DETERIORATI IN CALO DEL 3,6% VS FINE 2022 AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI VALORE E DEL
2,5% AL LORDO;
– INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO DELLE
RETTIFICHE E AL 2,3% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E 1,9% SECONDO LA METODOLOGIA EBA;
– COSTO DEL RISCHIO NEL 1° SEM. 2023 ANNUALIZZATO A 25 CENTESIMI DI PUNTO;
– ULTERIORE RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE VERSO LA RUSSIA, DIMINUITA DI OLTRE IL 75% DAL GIUGNO
2022 E SCESA ALLO 0,2% DEI CREDITI A CLIENTELA COMPLESSIVI DEL GRUPPO.
• UTILE NETTO DEL 1° SEM. 2023 A € 4.222 MLN, +80% RISPETTO A € 2.346 MLN DEL 1° SEM. 2022
• RISULTATO CORRENTE LORDO IN CRESCITA DEL 61% VS 1° SEM. 2022
• RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA IN AUMENTO DEL 28,5% VS 1° SEM. 2022
• PROVENTI OPERATIVI NETTI IN CRESCITA DEL 15,3% VS 1° SEM. 2022
• COSTI OPERATIVI IN LIEVE AUMENTO VS 1° SEM. 2022 (+0,9%)
• QUALITA’ DEL CREDITO:
• STOCK DEI CREDITI DETERIORATI -3,6% VS FINE 2022 AL NETTO DELLE RETTIFICHE DI VALORE
E -2,5% AL LORDO
• INCIDENZA DEI CREDITI DETERIORATI SUI CREDITI COMPLESSIVI PARI ALL’ 1,2% AL NETTO
DELLE RETTIFICHE E AL 2,3% AL LORDO, RISPETTIVAMENTE ALL’ 1% E 1,9% SECONDO LA
METODOLOGIA EBA
• COSTO DEL RISCHIO NEL 1° SEM 2023 ANNUALIZZATO A 25 CENTESIMI DI PUNTO (DA 70 NEL
2022, 30 SE SI ESCLUDONO GLI STANZIAMENTI PER L’ESPOSIZIONE A RUSSIA E UCRAINA, PER
OVERLAY E PER FAVORIRE IL DE-RISKING, AL NETTO DEL PARZIALE RILASCIO DI RETTIFICHE
GENERICHE EFFETTUATE NEL 2020 PER I FUTURI IMPATTI DI COVID-19)
• ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI:
• COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 30 GIUGNO 2023, DEDUCENDO DAL CAPITALE (°) CIRCA € 3
MLD DI DIVIDENDI MATURATI NEL 1° SEM. 2023, AL 13,7% A REGIME (°°), SENZA CONSIDERARE
CIRCA 120 CENTESIMI DI PUNTO DI BENEFICIO DERIVANTE DALL’ASSORBIMENTO DELLE
IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (DTA), DI CUI CIRCA 30 NELL’ORIZZONTE 3° TRIM. 2023 – 2025
____________
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15,1% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo semestre 2023.
DATI DI SINTESI:
PROVENTI
OPERATIVI
NETTI:
2° TRIM. 2023
1° SEM. 2023
+4,7%
+15,3%
A € 6.341 MLN DA € 6.057 MLN DEL 1° TRIM. 2023
A € 12.398 MLN DA € 10.755 MLN DEL 1° SEM. 2022
COSTI
OPERATIVI:
2° TRIM. 2023
1° SEM. 2023
+5,5%
+0,9%
A € 2.675 MLN DA € 2.536 MLN DEL 1° TRIM. 2023
A € 5.211 MLN DA € 5.164 MLN DEL 1° SEM. 2022
RISULTATO
GESTIONE
OPERATIVA:
2° TRIM. 2023
1° SEM. 2023
+4,1%
+28,5%
A € 3.666 MLN DA € 3.521 MLN DEL 1° TRIM. 2023
A € 7.187 MLN DA € 5.591 MLN DEL 1° SEM. 2022
RISULTATO
CORRENTE
LORDO:
2° TRIM. 2023
1° SEM. 2023
€ 3.381 MLN
€ 6.744 MLN
DA € 3.363 MLN DEL 1° TRIM. 2023
DA € 4.188 MLN DEL 1° SEM. 2022
RISULTATO
NETTO:
2° TRIM. 2023
1° SEM. 2023
€ 2.266 MLN
€ 4.222 MLN
DA € 1.956 MLN DEL 1° TRIM. 2023
DA € 2.346 MLN DEL 1° SEM. 2022
COEFFICIENTI
PATRIMONIALI:
COMMON EQUITY TIER 1 RATIO POST DIVIDENDI MATURATI NEL 1° SEM. 2023 (°):
13,7% A REGIME (°°)
_________
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15,1% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo semestre 2023.
Torino, Milano, 28 luglio 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo in data
odierna ha approvato la relazione consolidata al 30 giugno 2023 (*).
I risultati del primo semestre 2023 confermano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di
generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business
ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto
4,2 miliardi di euro.
Il solido andamento economico e patrimoniale del semestre si è tradotto in una significativa
creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo:
in particolare, circa 3 miliardi di euro di dividendi maturati, 2,6 miliardi di euro di imposte (°)
generate e aumentate di circa 590 milioni di euro rispetto al primo semestre 2022 (°°) per effetto
della crescita degli interessi netti che ha trainato l’aumento di circa 1,9 miliardi di euro dell’utile
netto, espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà (oltre 28,1 milioni di
interventi tra il 2022 e il primo semestre 2023), rafforzamento delle iniziative per contrastare le
disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (circa 12
miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo semestre 2023).
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro,
potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la
redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di Banca a “zero NPL†e l’elevata
flessibilità nella gestione dei costi operativi. L’esposizione verso la Russia (^) è in ulteriore
riduzione, diminuita di oltre il 75% (oltre 2,7 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa
allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del Gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia
sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
La tecnologia è un ulteriore fattore chiave di successo, con un apporto aggiuntivo al risultato
• nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail
mass market con il recente lancio della banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto
del Gruppo: circa 1,8 miliardi di investimenti IT già effettuati e oltre 1.200 specialisti IT giÃ
assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni,
non previsti nel Piano di Impresa;
• nuovi canali digitali:
– completato con successo il lancio di Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello
di business di cost/income inferiore al 30%, circa 5 milioni di clienti entro il 2025 (oltre 2,5
milioni entro il primo trimestre 2024) e circa 200 milioni di euro di apporto aggiuntivo al
risultato corrente lordo entro il 2025, non previsti nel Piano di Impresa;
– completato con successo il lancio di Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth
Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il
20% dell’attuale clientela di Fideuram);
(°°)
Nota metodologica sul perimetro di consolidamento a pagina 31.
Imposte dirette e indirette.
Interamente nella componente delle imposte dirette.
Esposizione creditizia verso clientela on-balance, cross-border e della controllata Banca Intesa in Russia, al netto delle garanzie di Export
Credit Agencies e post rettifiche di valore. Al 30 giugno 2023, post rettifiche di valore, l’esposizione creditizia on-balance cross-border
verso la Russia è pari a 0,79 miliardi di euro di cui 0,75 miliardi verso clientela, al netto di 0,8 miliardi di euro di garanzie di Export Credit
Agencies (off-balance nulli verso clientela e pari a 0,1 miliardi verso banche, al netto di 0,5 miliardi di garanzie ECA) e quella on-balance
delle controllate è pari a 0,76 miliardi, di cui 0,14 miliardi verso clientela, per Banca Intesa in Russia e a 0,08 miliardi, verso banche, per
Pravex Bank in Ucraina (off-balance, verso clientela, pari a 0,06 miliardi per la controllata in Russia e 0,04 miliardi per la controllata in
Ucraina). L’esposizione creditizia verso controparti russe attualmente inserite nelle liste SDN dei soggetti a cui si applicano sanzioni è pari a
0,35 miliardi di euro.
Apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, derivante da isytech, Isybank, Fideuram Direct e Intelligenza Artificiale, che compensa
l’impatto dell’inflazione più elevata e del rinnovo del contratto di lavoro.
• intelligenza artificiale, con circa 140 App e 300 specialisti nel 2025 e circa 100 milioni di euro
di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa,
senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di
Generative AI.
L’attuazione del Piano procede a pieno ritmo, con le iniziative industriali chiave ben avviate:
• forte riduzione del profilo di rischio, con un conseguente taglio del costo del rischio:
– forte deleveraging, con una diminuzione di 4,8 miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati,
al lordo delle rettifiche, tra il 2022 e il primo semestre 2023, riducendo l’incidenza dei crediti
deteriorati al netto delle rettifiche sui crediti complessivi all’ 1% (°);
– focus sull’approccio modulare e sulle prospettive settoriali, tenendo conto dello scenario
macroeconomico, e sulla gestione proattiva del credito;
– focus sul piano d’azione dedicato per la Divisione Banca dei Territori, con un forte controllo
del costo del rischio strutturale e del flusso di nuovi crediti deteriorati da crediti in bonis, e
nuove soluzioni per le nuove esigenze emerse nell’attuale scenario;
– rafforzamento delle capacità di risk management: Risk Appetite Framework esaustivo e
robusto, che considera tutte le dimensioni cruciali di rischio del Gruppo;
– ulteriore rafforzamento delle capacità di valutazione creditizia con l’introduzione di un
Framework Settoriale che valuta il profilo prospettico di ogni settore economico su base
trimestrale per diversi Paesi; la visione settoriale, approvata da uno specifico comitato
manageriale, alimenta i processi creditizi per dare priorità alle decisioni creditizie e ai piani
d’azione;
– estensione della protezione di cybersecurity antifrode a nuovi prodotti e servizi per la clientela
retail, includendo l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale; adozione di soluzioni di Open Source
Intelligence per rendere efficace la capacità di Cyber Threat Intelligence;
– rafforzata la protezione sia dell’accesso da remoto alle applicazioni aziendali sia dell’accesso
alle postazioni aziendali mediante l’autenticazione a più fattori, anche migliorando le
esperienze degli utenti con processi senza attrito;
– rafforzata la protezione contro cyber-attacks, in termini sia di individuazione sia di ripristino, e
accresciuta l’attenzione interna ai cyber-attacks (phishing);
– ulteriore rafforzamento dei livelli di sicurezza dei servizi digitali (inclusa la nuova banca
digitale) anche mediante l’adozione di soluzioni e tecnologie avanzate per il riconoscimento
biometrico da remoto degli utenti, migliorando la user experience;
– costituzione dell’Anti Financial Crime Digital Hub (AFC Digital Hub), al fine di diventare un
centro nazionale e internazionale aperto ad altre istituzioni finanziarie e altri intermediari nel
sistema, con l’obiettivo di contrastare il riciclaggio di denaro e il terrorismo mediante nuove
tecnologie e l’Intelligenza Artificiale, basato su un modello di collaborazione pubblico-privato
che rende possibile l’introduzione dell’innovazione (ricerca applicata) nei processi aziendali;
– costituzione del nuovo modello di Anti Financial Crime basato su una piattaforma
internazionale e centri di competenza specializzati in Transaction Monitoring e Know Your
Customers;
– la funzione aziendale Active Credit Portfolio Steering (ACPS) ha continuato a estendere gli
schemi di protezione dal rischio di credito per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Nel
secondo trimestre 2023, perfezionate due nuove cartolarizzazioni sintetiche per un ammontare
complessivo di circa 4,4 miliardi di euro (riguardanti un portafoglio di crediti corporate in
dollari e un nuovo portafoglio di crediti dedicato al sostegno dei piani di sostenibilità e
sviluppo delle PMI italiane). Alla fine del primo semestre 2023, l’ammontare in essere di
operazioni di cartolarizzazione sintetica, incluse nel Programma GARC (Active Credit Risk
Management), era pari a circa 26,4 miliardi di euro;
Secondo la metodologia EBA.
– la funzione ACPS ha anche rafforzato le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso
l’ambito di applicazione delle strategie creditizie, indirizzando 20 miliardi di euro nel 2022 e
circa 8,7 miliardi di euro nel primo semestre 2023 di nuove erogazioni verso settori economici
più sostenibili con il miglior rapporto rischio/rendimento;
– vincitore della categoria Innovation of the Year negli ESG Securitisation Awards di Structured
Credit Investor per l’applicazione del modello proprietario di ESG Scoring alle proprie
operazioni di trasferimento del rischio;
– estensione del modello di business Originate-to-Share, aumentando le capacità distributive per
ottimizzare il ritorno sul capitale;
• riduzione strutturale dei costi, resa possibile dalla tecnologia:
– isytech già operativa con circa 390 specialisti dedicati; perfezionato il contratto con Thought
Machine e definito il masterplan tecnologico; definita la struttura dell’offerta e le funzionalitÃ
di Isybank;
– assunti e operativi i nuovi responsabili di Isybank, di isytech e di Sales & Marketing Digital
Retail;
– completata l’iniziativa Family&Friends di Isybank con il coinvolgimento di persone di Intesa
Sanpaolo e selezionati “friends†esterni;
– lancio commerciale di Isybank il 15 giugno 2023 e rilascio dell’App sugli stores iOS e Android,
avvio del nuovo sito vetrina ufficiale di Isybank;
– definito il piano per il conferimento del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo a Isybank;
– internalizzazione delle competenze core IT avviata con circa 950 persone già assunte;
– AI Lab a Torino già operativo (costituito Centai Institute);
– chiuse circa 790 filiali dal quarto trimestre 2021 in vista del lancio della nuova Banca Digitale;
– pienamente funzionante la piattaforma digitale per la gestione analitica dei costi, con 33
iniziative di efficientamento già identificate;
– implementati gli strumenti a supporto delle attività di negoziazione e di ricerca dei potenziali
fornitori e avviato il programma di procurement analytics;
– in corso la razionalizzazione del patrimonio immobiliare in Italia, con una riduzione di circa
425 mila metri quadri dal quarto trimestre 2021;
– circa 3.300 uscite volontarie nel 2022 e nel primo semestre 2023;
– completata l’implementazione di funzioni e servizi digitali in Serbia, Ungheria e Romania; in
corso l’implementazione in Slovacchia: la fase di introduzione è iniziata a giugno, con rilasci
progressivi su base mensile fino a settembre;
– avviato il nuovo sistema di core banking in Egitto e allineamento dei canali digitali;
– in corso le attività di rilascio progressivo delle applicazioni per la piattaforma target nei
rimanenti Paesi della Divisione International Subsidiary Banks;
– Digital Process Transformation: identificati i processi e avviate le attività di trasformazione
E2E (in particolare riguardanti processi di acquisto, customer onboarding, gestione del
processo di successione ereditaria, processo di chiusura dei conti bancari e processi di control
management). Le attività di trasformazione E2E si avvarranno sia di Process Intelligent
Automation (es. con Intelligenza Artificiale e/o Robotic Process Automation) sia di metodi di
reingegnerizzazione tradizionali;
– in linea con il piano SkyRocket, pienamente operativa la nuova Cloud Region a Torino (oltre
alla Cloud Region a Milano resa disponibile nel giugno 2022) che ha reso possibile il lancio di
Isybank con un’infrastruttura interamente in Italia (incluso disaster recovery);
– la Mobile App di Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta da Forrester come “Global Mobile
Banking Apps Leaderâ€, classificandosi prima tra tutte le app bancarie oggetto di valutazione a
livello mondiale;
• crescita delle commissioni, trainata dalle attività di Wealth Management, Protection &
Advisory:
– lanciato il servizio di Direct Advisory nell’ambito dell’offerta digitale di Fideuram Direct, che
permette ai clienti di costruire portafogli di investimento con la consulenza di direct bankers
operanti da remoto e supportati dalla piattaforma Aladdin Robo4Advisory di BlackRock;
questo servizio completa l’offerta esistente, che include “Advanced Trading†(per operare in
oltre 50 mercati cash e derivative) e “In-Self Investments†(per operare in modo indipendente
su una gamma selezionata di fondi e prodotti di wealth management sostenibili creati da
Fideuram Asset Management); Alpian, la prima banca private digitale svizzera, è pienamente
operativa come piattaforma unicamente mobile che fornisce servizi multi-valuta, di wealth
management e consulenza finanziaria con consulenti esperti;
– completamente implementato il nuovo modello di servizio per la clientela Exclusive;
– rafforzamento dell’offerta (nuovi prodotti di asset management e assicurativi) e ulteriore
crescita del servizio di consulenza evoluta Valore Insieme per la clientela Affluent e Exclusive:
circa 27.600 nuovi contratti e 8,7 miliardi di euro di afflussi di attività finanziarie della clientela
nel primo semestre 2023, anche a seguito dell’introduzione di una nuova gamma di prodotti nrl
semestre;
– a marzo 2023 lanciata la prima carta di debito co-badge in Italia (in materiale eco-sostenibile),
dedicata alla clientela business, provvista di un dual circuit (BANCOMAT®,
PagoBANCOMAT® e MasterCard o Visa) e di servizio di Instant Issuing che può essere
attivato dal sito internet e da App; la funzione di Instant Issuing a fine giugno 2023 è stata
estesa alla vendita di carte in filiale e tramite i canali remoti;
– introduzione di nuove funzionalità di Robo4Advisor di BlackRock per generare consigli di
investimento su prodotti selezionati (fondi, prodotti assicurativi e certificates) a supporto dei
gestori;
– adozione delle piattaforme Aladdin Wealth e Aladdin Risk di BlackRock per i servizi di
investimento: modulo Aladdin Wealth per la Divisione Banca dei Territori e Fideuram (primo e
secondo rilascio), modulo Aladdin Risk e Aladdin Enterprise per Fideuram Asset Management
e Fideuram Asset Management Ireland e per Eurizon Capital SA, Eurizon SLJ Capital, Eurizon
Capital SGR, Eurizon Capital Asia Limited, Epsilon, Eurizon Asset Management Croazia,
Eurizon Asset Management Ungheria e Eurizon Asset Management Slovacchia;
– nuove caratteristiche per gli strumenti di consulenza dedicati alla clientela UHNWI (Ultra High
Net Worth Individuals); rafforzamento del modello di servizio per i family office. Rilascio del
nuovo servizio di consulenza evoluta “We Add†per la rete di Intesa Sanpaolo Private Banking
e delle nuove funzionalità Aladdin Robo4Advisory per le reti di Fideuram. L’integrazione dei
principi ESG negli attuali modelli di consulenza sta evolvendo progressivamente. Lanciato il
processo per definire il nuovo modello unico di consulenza divisionale, che prevederÃ
nativamente la piena integrazione dei principi di sostenibilità ;
– completato il secondo closing del fondo alternativo conforme all’ Art. 8 Fideuram Alternative
Investments Mercati Privati Sostenibili; in corso l’arricchimento dell’offerta di fondi alternativi
da parte di primari operatori internazionali mediante partnership con piattaforme specializzate;
– il 1° gennaio 2023 completata la fusione delle due società di Private Banking in Lussemburgo e
la nuova banca Intesa Sanpaolo Wealth Management è pienamente operativa. Assieme all’Hub
svizzero della Divisione, Intesa Sanpaolo Wealth Management contribuirà alla crescita dei
ricavi da commissioni all’estero;
– firmata una partnership strategica con il Gruppo Man per creare opportunità di investimento
innovative per i clienti di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Il Gruppo Man
acquisirà il 51% di Asteria Investments Managers S.A., asset manager con orientamento ESG,
attualmente controllata al 100% da Reyl. La partnership si focalizzerà su un’ampia gamma di
strategie di investimento alternative e strettamente long-term adottando tecnologie
all’avanguardia;
– ampliata l’offerta di Eurizon dedicata alle reti di Gruppo e terze; lanciati diversi nuovi prodotti
di asset management e assicurativi (ad esempio, offerta dedicata ai clienti con eccesso di
liquidità , fondi a capitale protetto, fondi a capitale protetto e con importo predefinito a
scadenza, fondi PIR compliant, fondi tematici, fondi obbligazionari); acquisiti da Eurizon nuovi
mandati tradizionali e di private markets da istituzionali terzi;
– continuo rafforzamento dell’offerta di prodotti ESG di asset management e assicurativi, con
un’incidenza di circa il 70% sul totale del risparmio gestito di Eurizon;
– costante impegno di Eurizon nelle attività di formazione ESG (rivolte ai distributori e al mondo
accademico) e di stewardship (attivato su sito Eurizon il Voting Disclosure Service);
– lanciato il nuovo assetto organizzativo della Divisione IMI Corporate & Investment Banking,
con focus sul rafforzamento delle attività di consulenza alla clientela e di Originate-to-Share;
– continuo focus sulle attività di origination e distribuzione in Italia e all’estero, con
un’accelerazione del modello Originate-to-Share anche mediante lo sviluppo di iniziative
dedicate;
– lanciata “Soluzione Domaniâ€, offerta commerciale dedicata ai clienti Senior (oltre 65 anni e
caregiver familiari). L’offerta si focalizza su soluzioni ad hoc di protezione, asset management
(con opzione di decumulo e con garanzia di protezione del capitale) e finanziamento, arricchite
con servizi di social welfare;
– approvata l’acquisizione del 26,2% delle azioni di Intesa Sanpaolo RBM Salute, anticipando
l’esercizio delle due call option originariamente fissate per il 2026 e il 2029;
– InSalute Servizi, società della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, sta diventando
pienamente operativa con il conferimento di un ramo di attività da parte di Blue Assistance
(società di Reale Group), che include una piattaforma tecnologica, una rete di strutture sanitarie
convenzionate, know how e un team di personale specializzato. Con questo conferimento, Blue
Assistance ha acquisito una quota del 35% di InSalute Servizi, il cui rimanente 65% è detenuto
da Intesa Sanpaolo Vita;
– lanciata la piattaforma digitale IncentNow per fornire informazioni alle aziende e alle
istituzioni italiane in merito ai bandi pubblici relativi al Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza;
– lanciati webinar e workshop con i clienti per formare e condividere opinioni su temi chiave (es.
transizione digitale);
– sviluppate iniziative commerciali per supportare la clientela in diversi settori (es. Energia, TMT
e Infrastrutture), per ottimizzare l’integrazione dei piani di ripresa post pandemia europei e
italiani;
– lanciato il primo Fondo di Private Debt del Gruppo, in partnership tra Intesa Sanpaolo e
Eurizon Capital Real Asset (ECRA), per supportare lo sviluppo delle PMI mediante soluzioni
finanziarie innovative che sostengano l’economia reale e i processi di transizione sostenibile;
– avviata Cardea, piattaforma innovativa e digitale per le istituzioni finanziarie;
– rafforzamento della piattaforma digitale corporate (Inbiz) nell’Unione Europea con focus su
Cash & Trade, avvalendosi dell’approccio di partnership con operatori Fintech;
– aggiornamento continuo delle piattaforme IT di Global Markets (es. Equity) e lanciate
iniziative commerciali per rafforzare l’attività Equity;
– lanciata un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate e piccole e
medie imprese delle banche del Gruppo in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia e Egitto.
Individuati i settori prioritari per i quali è in corso la definizione di una strategia commerciale
volta a migliorare l’offerta ESG, nei mercati in cui opera la Divisione International Subsidiary
Banks;
– in corso lo sviluppo di sinergie – per Global Markets, Structured Finance e Investment Banking
– tra la Divisione IMI Corporate & Investment Banking e le banche del Gruppo in Slovacchia,
Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia, con un significativo aumento – dall’avvio del Piano di
Impresa – dell’attività e delle operazioni da lanciare. In corso l’estensione del Progetto Sinergie
della Divisione IMI Corporate & Investment Banking ad altri mercati;
– consulenza ESG alla clientela corporate per guidare la transizione energetica con un approccio
scalabile, con focus sui settori Energia, Infrastrutture e Automotive & Industrials, anche
mediante accordi di filiera con partner specializzati;
– perfezionato il Master Cooperation Agreement con un primario gruppo assicurativo per
distribuire prodotti di bancassicurazione in Slovacchia, Croazia, Ungheria, Serbia e Slovenia e
firmati i Local Distribution Agreements;
– lanciato il prodotto di factoring “Confirming†su cinque ulteriori mercati: Slovacchia, Serbia,
Romania, Slovenia e Albania;
– lanciato un progetto tra le Divisioni International Subsidiary Banks e Banca dei Territori per
rafforzare ulteriormente le opportunità di attività cross border per le aziende mid-corporate
operanti nei mercati dove sono presenti le controllate estere. Nella prima fase, il programma
coinvolge le banche in Slovacchia, Ungheria e Romania, la Direzione Agribusiness e alcune
Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori. Verrà progressivamente esteso ad altre
geografie e Direzioni Regionali;
– lanciato un progetto tra le Divisioni International Subsidiary Banks e Private Banking per la
definizione e l’implementazione di un nuovo modello di servizio per la clientela HNWI (High
Net Worth Individuals) della Divisione International Subsidiary Banks, specificatamente
personalizzato per imprenditori con avanzate esigenze di asset management;
• forte impegno ESG, con un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e
grande focus sul clima e un rafforzamento della governance ESG con il Comitato Rischi
diventato Comitato Rischi e Sostenibilità assumendo maggiori responsabilità ESG da aprile
2022:
â–¡ supporto senza eguali per far fronte ai bisogni sociali:
– espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la
povertà , fornendo aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all’estero in relazione
all’emergenza umanitaria in Ucraina, con oltre 28,1 milioni di interventi effettuati nel 2022
e nel primo semestre 2023, con circa 21,9 milioni di pasti, oltre 2,9 milioni di posti letto,
circa 3,1 milioni di medicinali e oltre 278.400 capi di abbigliamento;
– occupabilità :
▫ programma “Giovani e Lavoro†finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del
lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nel
primo semestre 2023 richieste di iscrizione da parte di circa 5.150 studenti tra i 18 e i 29
anni, oltre 1.200 studenti intervistati e circa 550 formati e in formazione con 24 corsi (oltre
3.500 formati e in formazione dal 2019) e oltre 2.350 aziende coinvolte dal lancio
dell’iniziativa nel 2019; la terza edizione del programma “Generation4Universities”,
avviata a maggio 2023, coinvolge 94 studenti, 36 università e 22 aziende italiane come
partner;
â–« con il primo semestre 2023 si sono concluse le prime tre edizioni di “Digital Re-startâ€,
programma della Divisione Private Banking finalizzato a formare e a collocare nel mercato
del lavoro le persone disoccupate di età tra i 40 e i 50 anni mediante il finanziamento di
75 borse di studio per il Master in Data Analysis, che forma professionisti per analizzare e
gestire dati e informazioni a supporto del processo decisionale, con il coinvolgimento di 75
partecipanti, 49 dei quali sono stati assunti;
– disuguaglianze e inclusione educativa:
â–« programma di inclusione educativa: rafforzamento delle partnership con le principali
università e scuole italiane: nel primo semestre 2023 coinvolgimento di oltre 450 scuole e
circa 1.700 studenti per promuovere l’inclusione educativa, supportando il merito e la
mobilità sociale (oltre 1.500 scuole coinvolte tra il 2022 e il primo semestre 2023);
â–« ad aprile lancio di “Futuraâ€, un nuovo programma promosso da Save the Children, Forum
Disuguaglianze e Diversità e Yolk, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, per
combattere la povertà educativa femminile e l’insuccesso/abbandono scolastico. Il progetto
pilota della durata di due anni è stato avviato in tre aree socialmente ed economicamente
svantaggiate, prevedendo percorsi di crescita e autonomia con corsi di formazione
personalizzati per 300 ragazze e giovani donne, incluse 50 giovani madri. Già attivati oltre
70 piani educativi;
– social housing: sono state rafforzate le iniziative del Gruppo in corso in termini di
promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con
primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione
dello sviluppo di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti);
□ forte focus sull’inclusione finanziaria:
– concessi 2,7 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nel primo
semestre 2023 (circa 12 miliardi tra il 2022 e il primo semestre 2023, obiettivo di 25 miliardi
di flussi cumulati nel Piano di Impresa):
â–« credito al terzo settore: nel primo semestre 2023 concessi crediti a supporto degli enti
nonprofit per un totale di 133 milioni di euro (471 milioni di euro tra il 2022 e il primo
semestre 2023);
â–« Fund for Impact: nel primo semestre 2023 resi disponibili 30 milioni di euro a sostegno
delle necessità delle persone e delle famiglie, per assicurare un più ampio e sostenibile
accesso al credito, con programmi dedicati come “Per Merito†(linea di credito non
garantita con rimborso a 30 anni dedicata agli studenti universitari che studiano in Italia o
all’estero), MAMMA@WORK (prestito per disincentivare l’abbandono dell’attivitÃ
lavorativa da parte delle neo-mamme e supportare la maternità nei primi anni di vita dei
figli), “per Crescere†(fondi per la formazione e l’istruzione dei figli in età scolare
dedicati alle famiglie fragili), “per avere Cura†(finanziamenti a sostegno delle famiglie
che assistono persone non autosufficienti) e altre soluzioni (es. “Obiettivo Pensioneâ€,
“per Esempioâ€);
â–« credito per la rigenerazione urbana: nel primo semestre 2023 impegnati 500 milioni di
euro di nuovi finanziamenti a supporto degli investimenti in housing, servizi e
infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di rigenerazione
urbana in corso in Italia (oltre 1,1 miliardi di euro tra il 2022 e il primo semestre 2023);
â–¡ continuo impegno per la cultura:
– Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e
Vicenza, nel primo semestre 2023:
â–« oltre 400.000 visitatori (ingresso gratuito per gli under 18);
▫ inaugurate 5 nuove esposizioni: a Milano “Una collezione inattesa†(esposte opere d’arte
del ventesimo secolo di proprietà di Intesa Sanpaolo), a Napoli “Mario Schifanoâ€, a Torino
“JR-Déplacé.e.s†e “Mimmo Jodiceâ€, a Vicenza “EX Illustri Elena Xausaâ€;
▫ attività inclusive ed educative gratuite: 2.380 laboratori didattici per le scuole (54.780
studenti partecipanti), 285 percorsi ideati per il pubblico costituito da persone fragili
(4.050 partecipanti), 570 visite e attività per adulti e famiglie e 200 iniziative culturali
(28.720 partecipanti);
â–« apertura di nuove aree con ristorante e sociali: il cocktail bar Anthill a Napoli e i
raffinati ristoranti 177 Toledo a Napoli e Scatto a Torino;
– partnership:
▫ Intesa Sanpaolo è main partner dell’evento Bergamo Brescia Capitale Italiana della
Cultura 2023 (quasi 5 milioni di visitatori); sostegno alla mostra del Ministero della
Cultura al Palazzo del Quirinale dedicata a Bronzi di San Casciano;
â–« progetti condivisi con Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo,
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì,
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia;
â–« sostegno a: fiera Miart a Milano, Festival Archivissima, Filarmonica Teatro Regio e Polo
del ‘900 a Torino e musei Castello di Rivoli, CAMERA a Torino, Pinacoteca di Brera
e Museo Poldi Pezzoli a Milano, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Palazzo
Strozzi a Firenze, Museo Archeologico Nazionale e Museo e Real Bosco di
Capodimonte a Napoli;
â–« promozione del libro e della lettura: Salone Internazionale del Libro di Torino, Napoli
Città Libro, Circolo dei Lettori a Milano, La Grande Invasione a Ivrea, Una Basilica
di Libri a Vicenza;
– “Restituzioniâ€: organizzazione della ventesima edizione (2025) coinvolgendo 115 opere
d’arte del patrimonio nazionale da restaurare, 50 enti di tutela del Ministero della
Cultura;
– Collezione d’arte di Intesa Sanpaolo: 288 opere d’arte in prestito a 49 mostre in Italia e
all’estero;
– istruzione e progetti per i giovani, per acquisire competenze professionali nell’arte e
nella cultura:
â–« due corsi avanzati della Gallerie d’Italia Academy: completata la terza edizione del
Corso di Alta Formazione in Gestione dei Patrimoni Artistico-Culturali e delle
Collezioni Corporate (30 studenti, 8 titolari di borse di studio), avviato il Corso NapoliFirenze. L’arte di fare mostre (24 studenti);
â–« continua il Progetto Euploos per la digitalizzazione delle opere del Gabinetto dei Disegni
e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi;
â–« conclusi i progetti a Torino con studenti degli istituti di design (IED – Istituto Europeo di
Design e IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design) e con Scuola Holden;
□ promozione dell’innovazione:
– progetti di innovazione: 99 progetti di innovazione rilasciati da Intesa Sanpaolo
Innovation Center nel primo semestre 2023, per un totale di 300 rilasciati dal 2022
(circa 800 progetti di innovazione previsti nel Piano di Impresa 2022-2025);
– iniziative per la crescita delle start-up e lo sviluppo di ecosistemi di innovazione:
▫ Torino: completata l’accelerazione delle 10 start-up selezionate per la quarta classe del
programma “Torino Cities of the Future Accelerator†gestito da Techstars; dall’avvio
nel 2019, 45 start-up accelerate (11 team italiani), oltre 50 proof of concept e altre
collaborazioni contrattuali, oltre 80 milioni di euro di capitale raccolti e circa 500 nuove
risorse assunte;
▫ Firenze: completata l’accelerazione delle 6 start-up selezionate per la seconda classe del
programma triennale “Italian Lifestyle Acceleration Program†gestito da Nana Bianca;
dal lancio nel 2021, 12 start-up italiane accelerate, oltre 30 proof of concept e altre
collaborazioni contrattuali, oltre 2 milioni di euro di capitale raccolti;
▫ Napoli: in corso l’accelerazione delle 7 start-up selezionate per la seconda classe (oltre
130 candidate) del programma triennale di accelerazione in Bioeconomia “Terra Next”
iniziato nel 2022, con Cassa Depositi e Prestiti, Cariplo Factory, aziende locali e partner
scientifici e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; dal
2022, 8 start-up accelerate, oltre 20 proof of concept e altre collaborazioni contrattuali,
circa 0,4 milioni di euro di capitale raccolti e oltre 20 nuove risorse assunte dopo
l’accelerazione;
▫ Venezia: in corso l’accelerazione delle 8 start-up (oltre 350 candidate) della prima classe
del programma triennale “Argo†(Ricettività e Turismo), sponsorizzato dalla Divisione
Banca dei Territori e da Intesa Sanpaolo Innovation Center, sviluppato da Cassa Depositi e
Prestiti, LVenture e con la collaborazione del Ministero del Turismo;
â–« Intesa Sanpaolo Innovation Center sta sostenendo la Divisione Banca dei Territori nei
programmi “Next Age†(sulla Silver Economy) e “Faros†(sulla Blue Economy), entrambi
promossi da Cassa Depositi e Prestiti;
▫ In Action ESG Climate, seconda edizione dell’iniziativa promossa dalla Divisione
Insurance con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center dedicata a promuovere lo
sviluppo di nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico e sostenere la
transizione ecologica, mediante l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi modelli di
business. A luglio premiati i quattro migliori progetti presentati (circa 140 candidati) con
un contributo totale di circa 600.000 euro;
▫ Up2Stars: seconda edizione dell’iniziativa rivolta a 40 start-up su 4 pilastri verticali
(Watertech, Energia rinnovabile e efficienza energetica, Intelligenza Artificiale per
business transformation, IoT, Infrastrutture e mobilità ). Completata la selezione delle
candidate alla prima fase su Watertech, con il processo di accelerazione da completare
entro settembre. Principali dati della prima edizione: circa 500 candidate e 40 start-up
accelerate;
– sviluppo di progetti di ricerca applicata multidisciplinari:
▫ 10 progetti in corso (8 nel campo della neuroscienza e 2 nel campo dell’Intelligenza
Artificiale e della robotica);
â–« nel primo semestre 2023 lanciati 2 progetti e completati 4 progetti tra cui uno nel campo
della neuroscienza focalizzato su tecnostress e carico cognitivo che ha portato a un
programma di formazione disponibile per tutte le persone del Gruppo. Questo programma
è stato citato nel “Top employees e-Book 2023â€. Inoltre ottenuti 2 brevetti (uno nel
secondo trimestre 2023) per invenzioni industriali nel campo dell’intelligenza artificiale;
– business transformation: dal 2022, 33 aziende coinvolte in programmi di open innovation,
di cui 4 coinvolte in progetti focalizzati sulla trasformazione da Circular Economy (2
completati nel 2022 e 2 nel primo trimestre 2023). Completati 2 tech tour per aziende/startup a Tel Aviv (Smart Mobility Tech Tour) e a San Francisco (in connessione con SMAU,
presso INNOVIT, con la collaborazione di ITA – Italian Trade Agency);
– diffusione della mentalità /cultura dell’innovazione: nel primo semestre 2023 realizzati 17
eventi di positioning e match-making (8 nel secondo trimestre 2023) con circa 1.200
partecipanti; dal 2022, 49 eventi con circa 3.300 partecipanti; nel primo semestre 2023
pubblicati 6 rapporti sull’innovazione riguardanti tecnologie e tendenze (21 dal 2022) e
contributo alla redazione del Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia†con altri
partner e al secondo rapporto “United Nations Environment Program – Finance Initiativeâ€;
– Neva SGR: nel primo semestre 2023 investimenti in start-up per circa 20 milioni di euro
(circa 9 milioni nel secondo trimestre 2023), oltre 74 milioni di euro dal 2022. Nel 2022
Neva ha completato con successo la raccolta di fondi per 250 milioni di euro per i suoi
“Fondo Neva First†(lanciato nel 2020) e “Fondo Neva First Italia†(lanciato nel 2021) e ha
lanciato il “Fondo Sviluppo Ecosistemi di Innovazione†finalizzato a supportare lo sviluppo
di ecosistemi di innovazione, raccogliendo 15 milioni di euro con il primo investimento in
Tech4Planet, iniziativa di trasferimento tecnologico in collaborazione con CDP, Politecnico
Milano, Politecnico Torino e Politecnico Bari e il supporto di Circular Economy Lab;
□ accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette:
– a seguito dell’adesione del Gruppo alla NetZero Banking Alliance (NZBA), alla Net Zero
Asset Managers Initiative (NZAMI), alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e
alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA):
â–« a febbraio 2022 pubblicati nel Piano di Impresa 2022-2025 gli obiettivi intermedi al 2030
fissati per 4 settori ad alta emissione (Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal
Mining, che rappresentano oltre il 60% delle emissioni finanziate del portafoglio delle
aziende non finanziarie nei settori identificati dalla NZBA al 30 giugno 2021). Ad aprile
2022 pubblicato sul sito internet di SBTi l’impegno di Intesa Sanpaolo per la convalida di
SBTi. La prima rendicontazione annuale al 31 dicembre 2022 riguardante le emissioni
finanziate assolute per i 4 settori evidenzia una diminuzione del 60% rispetto al 2021 (si
veda il capitolo dedicato del TCFD Report 2022 che include anche un Piano di Transizione
di alto livello secondo le linee guida di GFANZ – Glasgow Financial Alliance for NetZero);
â–« a ottobre 2022 Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management SGR, Fideuram Asset
Management Ireland e il Gruppo Assicurativo Intesa Sanpaolo Vita hanno pubblicato i
primi obiettivi intermedi;
– in corso active engagement, che include:
â–« partecipazione a workgroup/workstream di GFANZ, NZBA, NZAOA, NZIA,
Institutional Investors’ Group on Climate Change, con contributo a relative
pubblicazioni e casi di studio dedicati. Nel secondo trimestre 2023 partecipazione della
Divisione Insurance a gruppi di lavoro NZAOA focalizzata in particolare su quelli dedicati
allo sviluppo di nuove metodologie riguardanti titoli di Stato, reporting e engagement;
â–« attivazione da parte di Fideuram del processo di engagement individuale e collettivo con
la partecipazione alla Net Zero Engagement Initiative (NZEI) e alla seconda fase di
Climate Action 100+;
▫ in giugno 2022: Intesa Sanpaolo è diventata un investitore sottoscrittore di CDP
(l’organizzazione nonprofit che fornisce ad aziende e Paesi un sistema globale di
informazioni riguardanti il cambiamento climatico);
â–« in ottobre 2022: Eurizon ha aderito alla CDP Science-Based Targets Campaign,
promuovendo la trasparenza ambientale delle aziende;
– in novembre 2022, Intesa Sanpaolo è stata l’unica banca italiana a partecipare al COP27 a
Sharm El Sheik;
– definita la nuova proposta del Gruppo per il mercato volontario del carbonio, finalizzata a
supportare i clienti nella riduzione delle emissioni lorde di CO2, gestendo le emissioni
residue e proteggendo e salvaguardando i terreni forestali;
â–¡ supporto alla clientela nella transizione ESG/climate:
– erogati circa 37,6 miliardi di euro tra il 2021 e il primo semestre 2023 dei 76 miliardi di
nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione
ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026;
– nel primo semestre 2023 circa 0,7 miliardi di euro di Mutui Green (3,3 miliardi di euro tra
il 2022 e il primo semestre 2023) dei 12 miliardi di nuovo credito Green agli individui
nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025;
– 8 miliardi di euro di linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di
Impresa 2022-2025: nel primo semestre 2023 valutati e validati 204 progetti per un
ammontare di oltre 6,6 miliardi di euro, concessi circa 2,6 miliardi di euro in 112 operazioni
(di cui 1,6 miliardi relativi a criteri green) ed erogati 2,8 miliardi tenendo conto di importi
concessi in precedenza (di cui 2,5 miliardi relativi a criteri green); complessivamente, dal
2022, valutati e validati 624 progetti per un ammontare di oltre 15,6 miliardi di euro,
concessi oltre 7,3 miliardi di euro in 342 operazioni (di cui 4,2 miliardi relativi a criteri
green) ed erogati 5,8 miliardi tenendo conto di importi concessi in precedenza (di cui 4,7
miliardi relativi a criteri green); in aprile aggiornati i criteri per accedere al plafond del
framework circular, secondo i criteri della Ellen MacArthur Foundation, e del framework
green, in linea con il Green, Social & Sustainability Bond Framework di Intesa Sanpaolo;
continuano le attività di supporto previste nell’accordo di partnership con la Ellen
MacArthur Foundation e di Intesa Sanpaolo Innovation Center previste nell’accordo di
collaborazione con Cariplo Factory in ambito Circular Economy Lab;
– attivati undici Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, BariTaranto, Roma, Napoli-Palermo e Milano), punti di incontro fisico e virtuale per supportare
le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità , ed evoluzione dei servizi di
consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri);
– continuo successo della gamma dei prodotti S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese
per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità (5 linee di
prodotti: S-Loan ESG, S-Loan Diversity, S-Loan Climate Change, S-Loan Agribusiness e SLoan Turismo): circa 0,9 miliardi di euro erogati nel primo semestre 2023 (circa 4,4 miliardi
dal lancio nel luglio 2020);
– Digital Loans (D-Loans) finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle aziende: 23
milioni di euro erogati dal lancio nell’ottobre 2021;
– Suite Loans finalizzati all’incentivazione degli investimenti per riqualificare/migliorare
strutture alberghiere e servizi ricettivi: 12 milioni di euro erogati dal lancio nel dicembre
2021;
– completata l’implementazione dell’evoluzione ESG/Climate del credit framework per le
aziende non finanziarie, avvalendosi della valutazione settoriale ESG, della strategia
settoriale ESG, dello scoring ESG delle controparti e delle nuove linee guida riguardanti i
prodotti sostenibili; definita la metodologia di analisi del piano di transizione dei clienti nel
settore Oil & Gas e progressiva estensione agli altri settori prioritari;
– in corso progetti per verificare l’allineamento dei portafogli in essere (mutui, titoli, credito
alle aziende non finanziarie) ai criteri della Tassonomia UE al fine di indirizzare il Green
Asset Ratio;
– consulenza ESG alla clientela corporate per guidare la transizione energetica con un
approccio scalabile; con focus sui settori Energia, Infrastrutture e Automotive & Industrials;
– definita un’iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate, piccole
e medie imprese e retail in tutte le banche della Divisione International Subsidiary Banks
(con l’esclusione di Moldavia e Ucraina);
– rafforzamento dell’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con
un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon cresciuta a circa il 70%; aumento
delle opzioni di investimento (art. 8 e 9 della SFDR) per i prodotti assicurativi disponibili
alla clientela a circa il 75%;
– impegno continuo in attività di Stewardship: nel primo semestre 2023 Eurizon Capital SGR
ha partecipato a 1.123 assemblee degli azionisti (di cui il 93% costituito da società quotate
all’estero) e a 292 engagement (di cui il 46% su tematiche ESG);
– rivisto il modello di consulenza di Fideuram per includere principi ESG nella
pianificazione finanziaria basata sulle necessità e lanciato un programma completo di
formazione per la certificazione ESG per i consulenti finanziari (oltre 38.500 ore erogate a
circa 1.300 partecipanti nel primo semestre 2023) e per private banker dipendenti e agenti
(circa 3.800 ore erogate a circa 800 partecipanti nel primo semestre 2023).
Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana inclusa nei Dow Jones Sustainability Indices, nella
CDP Climate A List 2022 e nel 2023 Corporate Knights “Global 100 Most Sustainable
Corporations in the World Index†e si classifica prima tra le banche del peer group nelle
valutazioni internazionali Sustainalytics e Bloomberg (ESG Disclosure Score). Inoltre, Intesa
Sanpaolo:
– è stata inserita per il sesto anno consecutivo nell’indice riguardante la parità di genere
Bloomberg Gender-Equality Index 2023, registrando un punteggio ampiamente superiore
alla media del settore finanziario a livello mondiale e delle società italiane;
– è stata riconosciuta come prima banca in Europa, seconda al mondo e unica in Italia nel
Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2022 tra le 100 migliori aziende per
diversità e inclusione;
– è stata la prima tra i maggiori gruppi bancari italiani a ottenere la certificazione per la
parità di genere “Prassi di Riferimento (PDR) 125:2022â€, prevista dal PNRR, per
l’impegno nella diversity & inclusion;
– è stata oggetto di un audit intermedio, condotto con successo, per il mantenimento della
certificazione Gender Equality European & International Standard (GEEIS-Diversity)
ottenuta nel 2021: confermato l’apprezzamento per i risultati ottenuti, con miglioramenti delle
valutazioni riguardanti l’applicazione della politica di inclusione del Gruppo e le prassi in
merito a equità retributiva, bilanciamento vita-lavoro e diffusione di una cultura inclusiva;
• le persone del Gruppo sono la risorsa più importante:
– assunti circa 2.200 professional dal 2021;
– riqualificate circa 3.000 persone nel 2022 e nel primo semestre 2023; dal 2022 erogate circa
16,5 milioni di ore di formazione;
– oltre 200 talenti hanno già completato il percorso di sviluppo nell’ambito dell’International
Talent Program, tuttora in corso per altre circa 270 persone: 20 nuovi talenti sono stati
selezionati e assunti dal mercato esterno e hanno iniziato il programma ad aprile 2023;
– individuate circa 470 key people soprattutto nell’ambito del middle management per iniziative
dedicate di sviluppo e formazione;
– piattaforma dedicata per favorire il benessere delle persone (dimensione fisica, emotiva,
mentale e sociale) con contenuti video, podcast, articoli, tool e App. Iniziative e eventi digitali e
in presenza, palestre aziendali e Programma di Assistenza ai Dipendenti (supporto psicologico);
– attuato il nuovo piano di incentivazione a lungo termine per supportare gli obiettivi del Piano di
Impresa e favorire l’imprenditorialità individuale;
– conclusa la costituzione del nuovo campione nazionale della formazione con l’aggregazione tra
Intesa Sanpaolo Formazione e Digit’Ed, società del Fondo Nextalia;
– a maggio 2023 concordato con le Organizzazioni Sindacali il nuovo modello organizzativo, che
migliora ulteriormente la flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, smart working e
introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria a parità di
retribuzione;
– definiti e condivisi gli obiettivi di diversity & inclusion 2023 per ogni unità organizzativa,
inclusa l’implementazione del nuovo impegno per la parità di genere nell’accesso ai ruoli di
senior leadership; lanciato il monitoraggio degli obiettivi 2023 per ciascuna Divisione e Area
di Governo; rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di persone del
Gruppo, che ha accolto oltre 600 persone LGBTQ+ e alleati;
– Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer 2023 per il secondo anno consecutivo da
Top Employers Institute e ha ricevuto il premio come Best Talent Acquisition Team
nell’ambito dei 2023 LinkedIn Talent Awards;
– nel 2022 contributo economico straordinario di circa 80 milioni di euro alle persone di Intesa
Sanpaolo – escludendo i dirigenti – per mitigare l’impatto dell’inflazione.
Nel primo semestre 2023, per il Gruppo si registra:
◠utile netto in crescita dell’ 80% a 4.222 milioni di euro, da 2.346 milioni del primo semestre
2022;
â— risultato corrente lordo in crescita del 61% a 6.744 milioni di euro, da 4.188 milioni del primo
semestre 2022;
â— risultato della gestione operativa in aumento del 28,5% rispetto al primo semestre 2022;
â— proventi operativi netti in crescita del 15,3% rispetto al primo semestre 2022;
â— costi operativi in aumento dello 0,9% rispetto al primo semestre 2022;
â— elevata efficienza, con un cost/income al 42% nel primo semestre 2023, tra i migliori
nell’ambito delle maggiori banche europee;
â— costo del rischio nel primo semestre 2023 annualizzato a 25 centesimi di punto (da 70 nel
2022, 30 se si escludono gli stanziamenti per l’esposizione a Russia e Ucraina, per overlay e per
favorire il de-risking, al netto del rilascio a valere sulle rettifiche generiche effettuate nel 2020
per i futuri impatti di COVID-19), con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro;
◠qualità del credito (°):
– lo stock di crediti deteriorati a fine giugno 2023 (°°), rispetto a fine dicembre 2022,
diminuisce del 3,6% al netto delle rettifiche di valore e del 2,5% al lordo;
– l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’ 1,2% al netto delle
rettifiche di valore e al 2,3% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA,
l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e all’
1,9% al lordo;
â— elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati:
– livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 49% a fine giugno 2023, con una
copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 68,2%;
– robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine giugno 2023;
_______
(°°)
Nessun ammontare materiale di moratorie in essere a fine giugno 2023. L’ammontare di crediti garantiti dallo
Stato è pari a circa 28 miliardi di euro (circa 4,5 miliardi SACE e circa 23,5 miliardi Fondo PMI).
Dai crediti deteriorati a fine giugno 2023 sono esclusi i portafogli classificati come destinati a prossime cessioni,
contabilizzati nella voce attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione, pari a circa 0,3 miliardi di
euro al lordo delle rettifiche di valore e non materiali al netto.
â— patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori
ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2023, deducendo dal capitale (°) circa 3 miliardi di dividendi
maturati nel primo semestre, il Common Equity Tier 1 ratio a regime è risultato pari al
13,7% (°°) senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante
dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 30 nell’orizzonte
compreso tra il terzo trimestre 2023 e il 2025, rispetto a un requisito SREP – comprensivo di
Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer (*) – da rispettare
nel 2023 pari all’ 8,95% (**). Impatti negativi regolamentari pari a circa 60 centesimi di punto nel
semestre. Impatto negativo pari a circa 30 centesimi di punto della deduzione dal capitale
volontaria riguardante il calendar provisioning effettuata nel secondo trimestre per i successivi
riflessi positivi in termini di riduzione del requisito Pillar 2 e di minore costo del rischio nel
2024-2025 rispetto alle originarie previsioni del Piano di Impresa 2022-2025 (^);
◠elevata liquidità e forte capacità di funding: al fine giugno 2023, attività liquide per 284
miliardi di euro ed elevata liquidità prontamente disponibile per 183 miliardi; ampiamente
rispettati i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 171% (^^)) e Net
Stable Funding Ratio (pari a 126%). Le operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare
il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti sono state pari al 30 giugno
2023 a circa 45 miliardi di euro, interamente costituite da TLTRO III;
◠supporto all’economia reale: circa 29 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo
termine nel primo semestre 2023, con circa 19 miliardi in Italia, di cui circa 18 miliardi
erogati a famiglie e piccole e medie imprese; oltre 1.900 aziende italiane riportate in bonis
da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2023 e oltre 139.000 dal 2014,
preservando rispettivamente oltre 9.500 e 695.000 posti di lavoro.
(°°)
Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime stimato pari al 15,1% considerando l’assorbimento totale delle
imposte differite attive (DTA) relative all’affrancamento del goodwill e alle rettifiche su crediti, nonché alla
prima applicazione del principio contabile IFRS 9 e al contributo pubblico cash di 1.285 milioni di euro – esente
da imposte – a copertura degli oneri di integrazione e razionalizzazione connessi all’acquisizione dell’Insieme
Aggregato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, l’atteso assorbimento delle DTA relative alle perdite
pregresse e delle DTA relative all’acquisizione di UBI Banca e all’accordo sindacale di novembre 2021 e la
prevista distribuzione a valere sull’utile assicurativo del primo semestre 2023.
Countercyclical Capital Buffer calcolato considerando l’esposizione al 30 giugno 2023 nei vari Paesi in cui è
presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2025 se disponibili
o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l’Italia per i primi nove mesi
del 2023).
Applicando la modifica regolamentare introdotta dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevede che il
requisito di Pillar 2 venga rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi da Common Equity
Tier 1.
Previsioni di rettifiche di valore su crediti nella prospettiva della successiva cessione di esposizioni interessate
dal calendar provisioning.
Media degli ultimi dodici mesi.
I risultati di conto economico del secondo trimestre 2023
Il conto economico consolidato del secondo trimestre 2023 registra interessi netti pari a 3.584
milioni di euro, in aumento del 10,1% rispetto ai 3.254 milioni del primo trimestre 2023 e del
71,3% rispetto ai 2.092 milioni del secondo trimestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a 2.216 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto ai 2.137
milioni del primo trimestre 2023. In dettaglio, si registra un aumento del 5% delle commissioni da
attività bancaria commerciale e dello 0,7% delle commissioni da attività di gestione,
intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,…), nel
cui ambito si registra un aumento del 4,4% per la componente relativa al risparmio gestito
(commissioni di performance assenti sia nel secondo sia nel primo trimestre 2023) e dell’ 1,8% per
quella relativa ai prodotti assicurativi e una diminuzione del 16,1% per quella relativa a
intermediazione e collocamento di titoli. Le commissioni nette del secondo trimestre 2023
diminuiscono dell’ 1,7% rispetto ai 2.255 milioni del secondo trimestre 2022. In dettaglio, si
registra una diminuzione del 2,7% delle commissioni da attività bancaria commerciale e dello 0,1%
delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza, nel cui ambito si registra
una diminuzione del 5,2% per la componente relativa al risparmio gestito (con commissioni di
performance pari a 4 milioni di euro nel secondo trimestre 2022) e del 4,3% per quella relativa ai
prodotti assicurativi e una crescita del 26,1% per la componente relativa a intermediazione e
collocamento di titoli.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 459 milioni di euro, rispetto ai 397 milioni del
primo trimestre 2023 e ai 449 milioni del secondo trimestre 2022.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 75 milioni di
euro, rispetto a 262 milioni del primo trimestre 2023, con la componente relativa alla clientela che
ammonta a 80 milioni rispetto a 89 milioni, quella di capital markets che registra un saldo negativo
per 68 milioni rispetto a un saldo positivo per 65 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria
che diminuisce a 63 milioni da 107 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un
saldo nullo rispetto a un saldo positivo per un milione. Il risultato di 75 milioni del secondo
trimestre 2023 si confronta con i 560 milioni del secondo trimestre 2022, trimestre in cui l’apporto
della componente relativa alla clientela era stato di 88 milioni, quello della componente di capital
markets negativo per 78 milioni, quello dell’attività di trading e tesoreria di 568 milioni e quello dei
prodotti strutturati di credito negativo per 18 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 6.341 milioni di euro, in aumento del 4,7% rispetto ai 6.057
milioni del primo trimestre 2023 e del 18,7% rispetto ai 5.344 milioni del secondo trimestre 2022.
I costi operativi ammontano a 2.675 milioni di euro, in aumento del 5,5% rispetto ai 2.536 milioni
del primo trimestre 2023, a seguito di un aumento del 4,2% per le spese del personale e del 13,5%
per le spese amministrative e di una diminuzione del 3,9% per gli ammortamenti; i costi operativi
del secondo trimestre 2023 aumentano dell’ 1,3% rispetto ai 2.640 milioni del corrispondente
trimestre 2022, a seguito di un aumento dello 0,7% per le spese del personale, dell’ 1,8% per le
spese amministrative e del 3,2% per gli ammortamenti.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.666 milioni di euro, in
crescita del 4,1% rispetto ai 3.521 milioni del primo trimestre 2023 e del 35,6% rispetto ai 2.704
milioni del secondo trimestre 2022. Il cost/income ratio nel secondo trimestre 2023 è pari al 42,2%,
rispetto al 41,9% del primo trimestre 2023 e al 49,4% del secondo trimestre 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 367 milioni di euro (comprendenti 115 milioni
di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 189 milioni del primo
trimestre 2023 (che includevano circa 50 milioni di riprese di valore relative all’esposizione a
Russia e Ucraina) e a 730 milioni del secondo trimestre 2022 (che includevano 292 milioni per
l’esposizione a Russia e Ucraina).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a
121 milioni di euro (comprendenti 20 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 70
milioni del primo trimestre 2023 (che includevano 19 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina)
e ai 62 milioni del secondo trimestre 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 203 milioni di euro (comprendenti 157 milioni di plusvalenza
derivante dalla cessione della partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management), rispetto a
101 milioni di euro nel primo trimestre 2023 (che includevano 116 milioni di plusvalenza derivante
dalla cessione del ramo acquiring in Croazia) e a 147 milioni nel secondo trimestre 2022 (che
includevano 194 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione di Intesa Sanpaolo Formazione e
48 milioni di oneri di erogazione liberale una tantum alle persone di Intesa Sanpaolo per mitigare
l’impatto dell’inflazione).
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al primo trimestre 2023 e al secondo
trimestre 2022.
Il risultato corrente lordo è pari a 3.381 milioni di euro, rispetto a 3.363 milioni del primo
trimestre 2023 e a 2.059 milioni del secondo trimestre 2022.
Il risultato netto consolidato è pari a 2.266 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
– imposte sul reddito per 1.000 milioni di euro;
– oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 44 milioni;
– effetti economici negativi derivanti dall’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte) per 44 milioni;
– tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 11 milioni di euro,
derivanti dai seguenti apporti ante imposte: riprese di valore per 7 milioni riguardanti il fondo di
risoluzione, oneri per 6 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unitÃ
operanti all’estero e per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni
negative di fair value per 9 milioni riguardanti Atlante. La voce ammontava a 228 milioni di
euro nel primo trimestre 2023, derivanti dai seguenti apporti ante imposte: oneri per 330 milioni
relativi al contributo ordinario al fondo di risoluzione stimato per l’intero 2023, per 2 milioni
relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti all’estero e per 6 milioni
relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni positive di fair value per 8 milioni
riguardanti Atlante. Nel secondo trimestre 2022 questa voce era ammontata a 12 milioni di euro,
derivanti dai seguenti apporti ante imposte: riprese di valore per 3 milioni riguardanti il fondo di
risoluzione e oneri per 11 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unitÃ
operanti all’estero, per 6 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e per 2 milioni
relativi allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi;
– un utile di pertinenza di terzi per 16 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 2.266 milioni di euro nel secondo trimestre 2023 si confronta con quello pari
a 1.956 milioni nel primo trimestre 2023 e a 1.303 milioni nel secondo trimestre 2022.
I risultati di conto economico del primo semestre 2023
Il conto economico consolidato del primo semestre 2023 registra interessi netti pari a 6.838 milioni
di euro, in aumento del 68,9% rispetto ai 4.049 milioni del primo semestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a 4.353 milioni di euro, in diminuzione del 4,2% rispetto ai 4.544
milioni del primo semestre 2022. In dettaglio, si registra una diminuzione dello 0,6% delle
commissioni da attività bancaria commerciale e del 4,2% delle commissioni da attività di gestione,
intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,…), nel
cui ambito si registra una diminuzione del 9,1% per la componente relativa al risparmio gestito
(commissioni di performance assenti nel primo semestre 2023 e a 12 milioni nel primo semestre
2022) e del 3% per quella relativa ai prodotti assicurativi e un aumento dell’ 11% per la
componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli.
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 856 milioni di euro, rispetto a 841 milioni del
primo semestre 2022.
Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è pari a 337 milioni di
euro, rispetto a 1.329 milioni del primo semestre 2022, con la componente relativa alla clientela che
ammonta a 169 milioni rispetto a 178 milioni, quella di capital markets che registra un saldo
negativo in riduzione a 3 milioni da 89 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria che scende
a 170 milioni da 1.262 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito che registra un saldo
positivo per un milione rispetto a un saldo negativo per 22 milioni.
I proventi operativi netti sono pari a 12.398 milioni di euro, in aumento del 15,3% rispetto ai
10.755 milioni del primo semestre 2022.
I costi operativi ammontano a 5.211 milioni di euro, in aumento dello 0,9% rispetto ai 5.164
milioni del primo semestre 2022, a seguito di un aumento dell’ 1,7% per le spese amministrative e
del 4,5% per gli ammortamenti e di una diminuzione dello 0,1% per le spese del personale.
Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 7.187 milioni di euro, in
crescita del 28,5% rispetto ai 5.591 milioni del primo semestre 2022. Il cost/income ratio nel primo
semestre 2023 è pari al 42%, rispetto al 48% del primo semestre 2022.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono pari a 556 milioni di euro (comprendenti circa 165
milioni di riprese di valore relative all’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto a 1.432 milioni del
primo semestre 2022 (che includevano 1.093 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina e circa
300 milioni di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti di COVID-19).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a
191 milioni di euro (comprendenti 39 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 114
milioni del primo semestre 2022.
Gli altri proventi netti sono pari a 304 milioni di euro (comprendenti plusvalenze per 157 milioni
derivanti dalla cessione della partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management e per 116
milioni derivanti dalla cessione del ramo acquiring in Croazia), rispetto a 143 milioni di euro nel
primo semestre 2022 (che includevano 194 milioni di plusvalenza derivante dalla cessione di Intesa
Sanpaolo Formazione e 48 milioni di oneri di erogazione liberale una tantum alle persone di Intesa
Sanpaolo per mitigare l’impatto dell’inflazione).
L’utile delle attività operative cessate è nullo, analogamente al primo semestre 2022.
Il risultato corrente lordo è pari a 6.744 milioni di euro, rispetto a 4.188 milioni del primo
semestre 2022.
Il risultato netto consolidato è pari a 4.222 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di:
– imposte sul reddito per 2.084 milioni di euro;
– oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 86 milioni;
– effetti economici negativi derivanti dall’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte) per 90 milioni;
– tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte) per 239 milioni di
euro, derivanti da oneri ante imposte per 323 milioni relativi al contributo al fondo di
risoluzione, per 8 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unità operanti
all’estero e per 12 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere e variazioni negative di
fair value per un milione riguardanti Atlante. La voce ammontava a 278 milioni di euro nel
primo semestre 2022, derivanti da oneri ante imposte per 362 milioni relativi al contributo al
fondo di risoluzione, per 17 milioni relativi ai contributi al fondo di garanzia dei depositi di unitÃ
operanti all’estero, per 12 milioni relativi a tributi sostenuti da controllate estere, per 2 milioni
relativi allo Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e variazioni
negative di fair value per 7 milioni riguardanti Atlante;
– un utile di pertinenza di terzi per 23 milioni di euro.
Il risultato netto pari a 4.222 milioni di euro nel primo semestre 2023 si confronta con 2.346 milioni
nel primo semestre 2022.
Lo stato patrimoniale al 30 giugno 2023
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2023 i finanziamenti verso la
clientela sono pari a 437 miliardi di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2022 e
del 7,2% rispetto al 30 giugno 2022 (in diminuzione dell’ 1,4% rispetto al primo trimestre 2023 e
del 4,2% rispetto al primo semestre 2022 considerando i volumi medi (*) di periodo). Il complesso
dei crediti deteriorati (in sofferenza, inadempienze probabili e scaduti/sconfinanti) ammonta, al
netto delle rettifiche di valore, a 5.298 milioni di euro, in diminuzione del 3,6% rispetto ai 5.496
milioni del 31 dicembre 2022. In quest’ambito, i crediti in sofferenza ammontano a 1.175 milioni di
euro rispetto ai 1.131 milioni del 31 dicembre 2022, con un’incidenza sui crediti complessivi pari
allo 0,3% (0,3% anche al 31 dicembre 2022), e un grado di copertura al 68,2% (69,2% a fine 2022).
Le inadempienze probabili diminuiscono a 3.601 milioni di euro da 3.952 milioni del dicembre
2022 e i crediti scaduti/sconfinanti ammontano a 522 milioni di euro rispetto a 413 milioni a fine
2022.
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 1.252 miliardi di euro, in crescita del 4%
rispetto al 31 dicembre 2022. Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta
diretta bancaria ammonta a 554 miliardi, in aumento dell’ 1,7% rispetto al 31 dicembre 2022 e
dello 0,9% rispetto al 30 giugno 2022. La raccolta diretta assicurativa è pari a 174 miliardi, in
aumento dello 0,3% rispetto al 31 dicembre 2022. La raccolta indiretta ammonta a 693 miliardi, in
aumento del 5,6% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 5,5% rispetto al 30 giugno 2022. L’ammontare
di risparmio gestito è pari a 438 miliardi, in aumento dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2022 e
dello 0,3% rispetto al 30 giugno 2022; la nuova produzione vita nel primo semestre 2023 ammonta
a 8,6 miliardi di euro. La raccolta amministrata è pari a 255 miliardi, in crescita del 12,8% rispetto
al 31 dicembre 2022 e del 15,8% rispetto al 30 giugno 2022.
I coefficienti patrimoniali al 30 giugno 2023 – calcolati applicando i criteri a regime e deducendo
dal capitale (°) circa 3 miliardi di dividendi maturati nel primo semestre – risultano pari a:
– 13,7% per il Common Equity Tier 1 ratio (13,5% a fine 2022),
– 16,2% per il Tier 1 ratio (16% a fine 2022),
– 19,3% per il coefficiente patrimoniale totale (19% a fine 2022).
(*) Escluso il finanziamento alle Banche in Liquidazione Coatta Amministrativa (ex Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca).
(°) Deducendo dal capitale anche le cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1.
Le scelte strategiche perseguite hanno permesso a Intesa Sanpaolo di confermarsi come uno dei
gruppi bancari più solidi a livello internazionale, i cui punti di forza – oltre a quanto
precedentemente detto in merito alla qualità dei crediti e al livello dei coefficienti patrimoniali sono costituiti da una robusta liquidità e da un leverage contenuto.
Con riferimento alla liquidità , Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
– un’elevata liquidità prontamente disponibile (inclusi gli attivi stanziabili presso le Banche
Centrali ricevuti a collaterale ed esclusi quelli dati a collaterale), pari a 183 miliardi di euro a
fine giugno 2023,
– un elevato ammontare di attività liquide (comprendenti la liquidità prontamente disponibile esclusi gli attivi stanziabili ricevuti a collaterale – e gli attivi stanziabili dati a collaterale), pari a
284 miliardi di euro a fine giugno 2023,
– indicatori di liquidità ampiamente superiori ai requisiti normativi: Liquidity Coverage Ratio pari
a 171% (°) e Net Stable Funding Ratio pari a 126%;
– operazioni di finanziamento con BCE per ottimizzare il costo del funding e supportare gli
investimenti delle aziende clienti pari al 30 giugno 2023 a circa 45 miliardi di euro, interamente
costituite da TLTRO III,
– fonti di raccolta stabili e ben diversificate, con raccolta diretta – bancaria – da clientela (inclusi i
titoli emessi) costituita per l’ 80% dalla componente retail,
– raccolta a medio lungo termine wholesale per 13,1 miliardi di euro nel primo semestre 2023, nel
cui ambito operazioni benchmark di Tier 2 per un miliardo di euro, di green senior nonpreferred per 2,25 miliardi di euro e 600 milioni di sterline, di green senior preferred per 2,25
miliardi di euro, di social senior preferred per 750 milioni di sterline, di senior preferred per 1,5
miliardi di euro e 1,25 miliardi di dollari, di senior non-preferred per 1,5 miliardi di dollari e di
obbligazioni bancarie garantite per 1,25 miliardi di euro (per circa il 91% collocate presso
investitori esteri).
Il leverage ratio al 30 giugno 2023 (che include le esposizioni verso la Banca Centrale Europea) è
pari a 5,7% applicando i criteri a regime, valori tra i migliori nel confronto con i principali gruppi
bancari europei.
Al 30 giugno 2023, la struttura operativa del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola in 4.316 sportelli
bancari – 3.371 in Italia e 945 all’estero – e 94.874 persone.
____________
(°) Media degli ultimi dodici mesi.
I risultati per area di Business
La Divisione Banca dei Territori include:
– clientela Retail (individui e aziende con esigenze finanziarie di minore complessità );
– clientela Exclusive (individui con esigenze finanziarie di maggiore complessità );
– clientela Imprese (aziende con esigenze finanziarie di maggiore complessità , generalmente
Piccole e Medie Imprese);
– clientela costituita da enti nonprofit.
La Divisione include la digital bank controllata Isybank (che opera anche nell’instant banking
tramite Mooney, partnership con il Gruppo ENEL).
La Divisione Banca dei Territori nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 2.914 milioni, +4,6% rispetto a 2.785 milioni del primo trimestre
2023;
– costi operativi per 1.573 milioni, +4,7% rispetto a 1.503 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 1.341 milioni, +4,6% rispetto a 1.282 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 54%, in linea con il primo trimestre 2023;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 456 milioni,
rispetto a 216 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato lordo pari a 885 milioni, rispetto a 1.066 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 576 milioni, rispetto a 695 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione Banca dei Territori nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 5.699 milioni, +29,9% rispetto a 4.388 milioni del primo semestre
2022, pari a circa il 46% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (41% nel primo
semestre 2022);
– costi operativi per 3.076 milioni, -0,8% rispetto a 3.101 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 2.623 milioni, +103,8% rispetto a 1.287 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 54% rispetto al 70,7% del primo semestre 2022;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 672 milioni,
rispetto a 296 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 1.951 milioni, rispetto a 1.002 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 1.272 milioni, rispetto a 662 milioni del primo semestre 2022.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking comprende:
– Client Coverage & Advisory, che include in particolare Institutional Clients cui compete la
relazione con le istituzioni finanziarie e Global Corporate cui compete la relazione con i clienti
che hanno un fatturato superiore a 350 milioni di euro e raggruppati, secondo il modello
settoriale, nei seguenti 7 comparti di attività : Automotive & Industrials; Basic Materials &
Healthcare; Food & Beverage and Distribution; Retail & Luxury; Infrastructure & Real Estate
Partners; Energy; Telecom, Media & Technology;
– Distribution Platforms & GTB, che include in particolare Global Transaction Banking cui
compete la gestione dei servizi transazionali e IMI CIB International Network cui compete lo
sviluppo internazionale della Divisione e la responsabilità delle filiali estere, degli uffici di
rappresentanza e delle società estere corporate (Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg, Intesa
Sanpaolo Bank Ireland, Intesa Sanpaolo Brasil e Banca Intesa nella Federazione Russa);
– Global Banking & Markets, deputata in particolare all’attività di finanza strutturata, primary
markets e capital markets (equity e debt capital markets).
Nel perimetro della Divisione rientra inoltre l’attività di gestione del portafoglio proprietario del
Gruppo.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 990 milioni, +1,8% rispetto a 972 milioni del primo trimestre 2023;
– costi operativi per 370 milioni, +10,8% rispetto a 334 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 619 milioni, -2,9% rispetto a 638 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 37,4% rispetto al 34,4% del primo trimestre 2023;
– riprese di valore nette pari a 43 milioni, rispetto a un ammontare complessivo di accantonamenti
e rettifiche di valore nette pari a 47 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato corrente lordo pari a 662 milioni, rispetto a 591 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 453 milioni, rispetto a 395 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione IMI Corporate & Investment Banking nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 1.962 milioni, -22,9% rispetto a 2.545 milioni del primo semestre
2022, pari a circa il 16% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (24% nel primo
semestre 2022);
– costi operativi per 705 milioni, +5,9% rispetto a 666 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 1.257 milioni, -33,1% rispetto a 1.879 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 35,9% rispetto al 26,2% del primo semestre 2022;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 5 milioni, rispetto
a 1.132 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 1.252 milioni, rispetto a 747 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 848 milioni, rispetto a 392 milioni del primo semestre 2022.
La Divisione International Subsidiary Banks presidia l’attività del Gruppo sui mercati esteri nei
quali è presente tramite banche controllate e partecipate che svolgono attività di commercial
banking, fornisce indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate, è responsabile della
definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui
mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati giÃ
presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell’operatività delle banche estere e della gestione
delle relazioni delle banche estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o
altri uffici esteri della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. La Divisione opera con
l’HUB Europa Sud-Orientale, costituito da Privredna Banka Zagreb in Croazia, Intesa Sanpaolo
Banka Bosna i Hercegovina in Bosnia-Erzegovina e Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, il Danube
HUB, costituito da VUB Banka in Slovacchia e Repubblica Ceca e Intesa Sanpaolo Bank Romania,
e con Intesa Sanpaolo Bank Albania, CIB Bank in Ungheria, Banca Intesa Beograd in Serbia, Bank
of Alexandria in Egitto, Pravex Bank in Ucraina e Eximbank in Moldavia.
La Divisione International Subsidiary Banks nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 752 milioni, +13% rispetto a 665 milioni del primo trimestre 2023;
– costi operativi per 281 milioni, +5% rispetto a 268 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 470 milioni, +18,3% rispetto a 397 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 37,4% rispetto al 40,3% del primo trimestre 2023;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 62 milioni,
rispetto a 5 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato corrente lordo pari a 409 milioni, rispetto a 513 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 313 milioni, rispetto a 366 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione International Subsidiary Banks nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 1.417 milioni, +35,5% rispetto a 1.046 milioni del primo semestre
2022, pari a circa l’ 11% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (10% nel primo
semestre 2022);
– costi operativi per 549 milioni, +5,8% rispetto a 519 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 868 milioni, +64,7% rispetto a 527 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 38,7% rispetto al 49,6% del primo semestre 2022;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 67 milioni,
rispetto a 202 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 922 milioni, rispetto a 327 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 679 milioni, rispetto a 166 milioni del primo semestre 2022.
La Divisione Private Banking serve il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net
Worth Individuals) tramite Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW
Private Investments, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo,
Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management
Ireland.
La Divisione Private Banking nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 812 milioni, +7,7% rispetto a 754 milioni del primo trimestre 2023;
– costi operativi per 240 milioni, +4,7% rispetto a 229 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 573 milioni, +9,1% rispetto a 525 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 29,5% rispetto al 30,4% del primo trimestre 2023;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 17 milioni,
rispetto a 12 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato corrente lordo pari a 556 milioni, rispetto a 513 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 358 milioni, rispetto a 343 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione Private Banking nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 1.566 milioni, +35% rispetto a 1.160 milioni del primo semestre
2022, pari a circa il 13% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (11% nel primo
semestre 2022);
– costi operativi per 469 milioni, +4,5% rispetto a 449 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 1.097 milioni, +54,3% rispetto a 711 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 29,9% rispetto al 38,7% del primo semestre 2022;
– un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 28 milioni,
rispetto a riprese di valore nette pari a 10 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 1.069 milioni, rispetto a 721 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 701 milioni, rispetto a 514 milioni del primo semestre 2022.
La Divisione Asset Management fornisce soluzioni di asset management rivolte alla clientela del
Gruppo, alle reti commerciali esterne al Gruppo e alla clientela istituzionale tramite Eurizon
Capital. Ad Eurizon Capital fanno capo le controllate Eurizon Capital S.A., asset manager
lussemburghese rivolto allo sviluppo sul mercato internazionale, Epsilon SGR, specializzata in
prodotti strutturati, Eurizon Asset Management Slovakia a cui fanno capo Eurizon Asset
Management Hungary e Eurizon Asset Management Croatia (polo dell’asset management nell’Est
Europa), Eurizon Capital Real Asset SGR, dedicata ad asset class alternative, Eurizon SLJ Capital
LTD, asset manager inglese concentrato su strategie macro e valutarie, Eurizon Capital Asia
Limited e il 49% della società cinese di asset management Penghua Fund Management.
La Divisione Asset Management nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 231 milioni, -1,7% rispetto a 235 milioni del primo trimestre 2023;
– costi operativi per 59 milioni, +13,6% rispetto a 52 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 172 milioni, -6,1% rispetto a 183 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 25,6% rispetto al 22,2% del primo trimestre 2023;
– riprese di valore nette pari a 2 milioni, rispetto a un ammontare complessivo di accantonamenti e
rettifiche di valore nette pari a 2 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato corrente lordo pari a 173 milioni, rispetto a 181 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 130 milioni, rispetto a 129 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione Asset Management nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 465 milioni, -6,1% rispetto a 495 milioni del primo semestre 2022,
pari a circa il 4% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (5% nel primo semestre
2022);
– costi operativi per 111 milioni, +11% rispetto a 100 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 354 milioni, -10,4% rispetto a 395 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 23,9% rispetto al 20,2% del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 354 milioni, rispetto a 395 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 260 milioni, rispetto a 302 milioni del primo semestre 2022.
La Divisione Insurance sviluppa l’offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo e
include Intesa Sanpaolo Vita (che controlla anche Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo Life,
Intesa Sanpaolo RBM Salute e Intesa Sanpaolo Insurance Agency) e Fideuram Vita.
La Divisione Insurance nel secondo trimestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 444 milioni, +15,5% rispetto a 384 milioni del primo trimestre 2023;
– costi operativi per 89 milioni, +7,3% rispetto a 83 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato della gestione operativa di 355 milioni, +17,8% rispetto a 302 milioni del primo
trimestre 2023;
– un cost/income ratio al 20% rispetto al 21,5% del primo trimestre 2023;
– riprese di valore nette pari a 37 milioni, rispetto a 2 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato corrente lordo pari a 392 milioni, rispetto a 304 milioni del primo trimestre 2023;
– un risultato netto pari a 276 milioni, rispetto a 201 milioni del primo trimestre 2023.
La Divisione Insurance nel primo semestre 2023 registra:
– proventi operativi netti per 828 milioni, +3,1% rispetto a 803 milioni del primo semestre 2022,
pari a circa il 7% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (7% anche nel primo
semestre 2022);
– costi operativi per 171 milioni, -3,4% rispetto a 177 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato della gestione operativa di 657 milioni, +5% rispetto a 626 milioni del primo
semestre 2022;
– un cost/income ratio al 20,7% rispetto al 22% del primo semestre 2022;
– riprese di valore nette pari a 39 milioni, rispetto a un saldo nullo del primo semestre 2022;
– un risultato corrente lordo pari a 696 milioni, rispetto a 626 milioni del primo semestre 2022;
– un risultato netto pari a 477 milioni, rispetto a 462 milioni del primo semestre 2022.
Le prospettive
Per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da
una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti attesi pari a oltre 13,5
miliardi di euro nel 2023 e in ulteriore crescita nel 2024 e nel 2025) e da un continuo focus sul cost
management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita
dell’utile netto a ben oltre 7 miliardi di euro.
L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le iniziative industriali chiave
sono ben avviate, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e il 2025 superiore a quello previsto
per il 2023, a seguito delle attese di:
• una crescita dei ricavi:
– ulteriore aumento degli interessi netti;
– ripresa delle commissioni (modello di business ben diversificato);
– crescita del risultato dell’attività assicurativa trainato dal ramo danni;
– ripresa degli utili da trading;
• una diminuzione dei costi (°):
– benefici aggiuntivi derivanti dalla tecnologia (es., accelerazione/aumento della
razionalizzazione delle filiali, ottimizzazione di IT/processi);
– uscite volontarie già concordate;
– allentamento dell’inflazione;
• basso costo del rischio:
– basso ammontare di crediti deteriorati;
– overlay;
– deduzione dal capitale volontaria riguardante il calendar provisioning effettuata nel secondo
trimestre 2023 (circa 0,4 miliardi di euro di beneficio addizionale attesi per l’utile netto nel
biennio 2024-2025 rispetto alle previsioni del Piano di Impresa (°°));
• minori tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario;
– nessun contributo al fondo di risoluzione dal 2024;
– minore/nessun contributo al fondo di garanzia dei depositi dal 2025.
Si prevede una forte distribuzione di valore:
– payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa;
– l’odierno Consiglio di Amministrazione ha previsto come acconto dividendi cash da distribuire a
valere sui risultati del 2023 un ammontare non inferiore a 2,45 miliardi di euro e la delibera
consiliare in merito all’acconto dividendi verrà definita il 3 novembre prossimo, in occasione
dell’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2023, in relazione ai risultati del terzo
trimestre 2023 e di quelli prevedibili per il quarto trimestre 2023;
– eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno.
Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio a regime confermando l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le
regole di Basilea 3 / Basilea 4 – pari nel 2025 a oltre il 14,5% ante Basilea 4, a oltre il 14% post
Basilea 4 e a oltre il 15% post Basilea 4 includendo l’assorbimento delle DTA (che avverrà per la
gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di
Impresa e non considerando un’eventuale ulteriore distribuzione.
_______
(°) Tenendo conto degli effetti del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
(°°) Previsioni di rettifiche di valore su crediti nella prospettiva della successiva cessione di esposizioni interessate dal
calendar provisioning.
Ai fini di comparabilità dei risultati:
– i dati di conto economico dei quattro trimestri 2022 e di stato patrimoniale del quarto trimestre 2022 risultano
riesposti a seguito dell’applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle Compagnie
assicurative del Gruppo a decorrere dal 1° gennaio 2022;
– i dati di conto economico del primo trimestre 2022 sono stati riesposti a seguito della riallocazione di alcuni oneri
relativi al sistema incentivante della Divisione Banca dei Territori e di Fideuram da spese del personale a
commissioni passive;
– i dati di conto economico dei primi due trimestri 2022 sono stati riesposti a seguito dell’acquisizione del controllo di
Quilvest (perfezionata a fine giugno 2022), consolidando le relative componenti linea per linea e attribuendo il
corrispondente utile netto all’utile di pertinenza di terzi, e della cessione del ramo di attività nell’ambito del Progetto
Formazione (anch’essa perfezionata a fine giugno 2022), deconsolidando le relative componenti linea per linea e
attribuendo il corrispondente utile netto alla perdita di pertinenza di terzi.
Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nel primo semestre 2023, si allegano i
prospetti relativi al conto economico e allo stato patrimoniale consolidati riclassificati inclusi nella relazione
approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la società di revisione, incaricata di certificare su base
limitata la relazione semestrale, non ha ancora completato il proprio esame.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Fabrizio Dabbene, dichiara ai sensi del
comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
La presente comunicazione e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di né costituiscono in alcun modo
consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state oggetto di verifica indipendente.
Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe
essere fatto relativamente all’imparzialità , accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi
contenute. La Società e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in
qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione.
Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra.
Questo comunicato stampa contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo
in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come “è possibile,†“si
dovrebbe,†“si prevede,†“ci si attende,†“si stima,†“si ritiene,†“si intende,†“si progetta,†“obiettivo†oppure dall’uso
negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall’uso di terminologia comparabile. Queste
previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza
limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani,
gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.
A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni
di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i
risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire
significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime
comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti
di base.
Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data odierna.
Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito
della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l’osservanza delle leggi applicabili. Tutte
le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto
della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.
Investor Relations
Media Relations
group.intesasanpaolo.com
Gruppo Intesa Sanpaolo
Conto economico consolidato riclassificato
(milioni di euro)
Variazioni
assolute
Interessi netti
6.838
4.049
2.789
Commissioni nette
4.353
4.544
Risultato dell’attività assicurativa
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value
1.329
-74,6
Proventi operativi netti
12.398
10.755
1.643
Spese del personale
-3.185
-3.189
Spese amministrative
-1.375
-1.352
-5.211
-5.164
7.187
5.591
1.596
Rettifiche di valore nette su crediti
-1.432
-61,2
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attivitÃ
Altri proventi (oneri) operativi netti
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
Altri proventi (oneri) netti
Utile (Perdita) delle attività operative cessate
Risultato corrente lordo
Imposte sul reddito
Oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte)
Effetti economici dell’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte)
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte)
Rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle
imposte)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi
Risultato netto
6.744
4.188
2.556
-2.084
-1.475
-14,0
4.222
2.346
1.876
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato
(milioni di euro)
trimestre
trimestre
trimestre
Interessi netti
3.584
3.254
3.064
2.387
2.092
1.957
Commissioni nette
2.216
2.137
2.222
2.153
2.255
2.289
6.341
6.057
5.667
5.018
5.344
5.411
Risultato dell’attività assicurativa
Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value
Altri proventi (oneri) operativi netti
Proventi operativi netti
Spese del personale
trimestre trimestre trimestre
-1.625
-1.560
-1.921
-1.632
-1.613
-1.576
Spese amministrative
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali
-2.675
-2.536
-3.130
-2.640
-2.640
-2.524
Costi operativi
Risultato della gestione operativa
3.666
3.521
2.537
2.378
2.704
2.887
Rettifiche di valore nette su crediti
-1.185
Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attivitÃ
Altri proventi (oneri) netti
Utile (Perdita) delle attività operative cessate
Risultato corrente lordo
3.381
3.363
1.293
1.844
2.059
2.129
-1.000
-1.084
Oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte)
Effetti economici dell’allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle
imposte)
Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario (al netto delle imposte)
Rettifiche di valore dell’avviamento e delle altre attività intangibili (al netto
delle imposte)
2.266
1.956
1.076
1.303
1.043
Imposte sul reddito
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi
Risultato netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Dati patrimoniali consolidati riclassificati
AttivitÃ
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti verso banche
Finanziamenti verso clientela
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con
impatto sul conto economico
(milioni di euro)
variazioni
assolute
79.875
112.924
-33.049
-29,3
30.128
31.273
-1.145
437.497
435.583
446.854
444.244
-9.357
-8.661
1.914
2.610
-26,7
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti
60.052
52.690
7.362
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
48.434
46.546
1.888
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
59.369
48.008
11.361
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto
a conto economico
102.480
103.052
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
71.724
69.792
1.932
2.599
2.013
Attività materiali e immateriali
18.892
19.742
Attività di proprietÃ
17.457
18.248
1.435
1.494
16.080
18.130
-2.050
-11,3
Partecipazioni
Diritti d’uso acquisiti con il leasing
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre voci dell’attivo
Totale attivitÃ
PassivitÃ
Debiti verso banche al costo ammortizzato
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione
27.458
22.922
4.536
955.205
974.587
-19.382
assolute
94.077
137.489
-43.412
-31,6
variazioni
532.468
528.795
3.673
Passività finanziarie di negoziazione
47.639
46.512
1.127
Passività finanziarie designate al fair value
13.608
8.795
4.813
2.326
2.522
-43,9
53.160
54.212
-1.052
2.938
2.021
Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività fiscali
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre voci del passivo
di cui debiti per leasing
Passività assicurative
Fondi per rischi e oneri
di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate
22.107
9.399
12.708
1.260
1.321
119.381
117.575
1.806
4.944
5.812
-14,9
-24,2
Capitale
10.369
10.369
Riserve
42.585
43.002
Riserve da valutazione
-1.709
-1.939
-11,9
-27,7
Acconti su dividendi
-1.400
-1.400
Strumenti di capitale
7.217
7.211
4.222
4.379
955.205
974.587
-19.382
Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Patrimonio di pertinenza di terzi
Risultato netto
Totale passività e patrimonio netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali consolidati riclassificati
AttivitÃ
Cassa e disponibilità liquide
(milioni di euro)
31/12
79.875
77.700
112.924
Finanziamenti verso banche
30.128
30.468
31.273
Finanziamenti verso clientela
437.497
449.860
446.854
Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato
Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto
economico
435.583
447.419
444.244
1.914
2.441
2.610
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti
60.052
58.744
52.690
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
48.434
45.988
46.546
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
59.369
53.314
48.008
102.480
103.096
103.052
71.724
72.562
69.792
2.599
2.395
2.013
Attività materiali e immateriali
18.892
19.462
19.742
Attività di proprietÃ
17.457
17.995
18.248
1.435
1.467
1.494
16.080
17.104
18.130
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto
economico
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Partecipazioni
Diritti d’uso acquisiti con il leasing
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre voci dell’attivo
Totale attivitÃ
PassivitÃ
Debiti verso banche al costo ammortizzato
27.458
24.236
22.922
955.205
955.175
974.587
31/12
94.077
120.018
137.489
532.468
515.369
528.795
Passività finanziarie di negoziazione
47.639
45.681
46.512
Passività finanziarie designate al fair value
13.608
10.893
8.795
2.326
2.275
2.522
53.160
54.099
54.212
2.938
1.964
2.021
22.107
17.716
9.399
Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione
Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione
Passività fiscali
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre voci del passivo
di cui debiti per leasing
1.260
1.292
1.321
119.381
119.815
117.575
4.944
5.630
5.812
Capitale
10.369
10.369
10.369
Riserve
42.585
45.538
43.002
Riserve da valutazione
-1.709
-1.794
-1.939
Acconti su dividendi
-1.400
-1.400
Strumenti di capitale
7.217
7.214
7.211
4.222
1.956
4.379
955.205
955.175
974.587
Passività assicurative
Fondi per rischi e oneri
di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione
Patrimonio di pertinenza di terzi
Risultato netto
Totale passività e patrimonio netto
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Gruppo Intesa Sanpaolo
Dati di sintesi per settori di attivitÃ
(milioni di euro)
Centro
Totale
Governo
Banca
Territori
Corporate &
Investment
Banking
International
Subsidiary
Banks
Private
Banking
Asset
Management
Insurance
Proventi operativi netti
5.699
1.962
1.417
1.566
12.398
4.388
2.545
1.046
1.160
10.755
-22,9
-3.076
-5.211
-3.101
-5.164
-14,5
Risultato della gestione
operativa
2.623
1.257
1.097
7.187
1.287
1.879
5.591
-33,1
-10,4
4.222
2.346
-13,9
-90,1
Variazione %
Costi operativi
Variazione %
Variazione %
Risultato netto
Variazione %
1.272
(milioni di euro)
Centro
Totale
Governo
Banca
Territori
Corporate &
Investment
Banking
International
Subsidiary
Banks
Private
Banking
Asset
Management
Insurance
Finanziamenti verso clientela
240.388
131.297
41.124
14.631
9.812
437.497
247.913
129.791
40.212
15.104
13.552
446.854
-13,1
-27,6
271.418
291.089
105.935
94.785
54.152
54.364
45.636
50.447
77.249
54.675
554.407
545.386
-34,6
Variazione %
Raccolta diretta bancaria
Variazione %
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle
attività in via di dismissione.