
(AGENPARL) – mar 02 aprile 2024 **In un libro la storia dei collaboratori di giustizia raccontata da Luca
Tescaroli**
/Scritto da Marcello Ferreri, martedì 2 aprile 2024 alle 10:57/
In giorni come questi, segnati dalla decisione di Carmine “Sandokan”
Schiavone, boss del clan dei casalesi, di collaborare con la giustizia, che
ha suscitato contrastanti reazioni fra i protagonisti della lotta alle
mafie, fare il punto sul ruolo del “pentitismo” e sulle leggi che lo
regolano aiuta a formarsi un’opinione più precisa su un fenomeno che ha
permesso, fra successi e opacità, di far luce sulle più feroci
organizzazioni criminali italiane.
Nel suo ruolo di pubblico ministero Luca Tescaroli ha indagato sulle più
importanti vicende che hanno interessato la malavita organizzata nei suoi
rapporti con le stragi, l’economia, la massoneria deviata, la finanza e su
alcune fra le più oscure vicende della recente storia d’Italia: dalla
strage di Capaci al crack del Banco ambrosiano e alla morte di Roberto
Calvi, fino all’indagine Mafia Capitale.
Il suo nuovo libro Pentiti, presentato giovedì 4 aprile alle 17 a palazzo
Strozzi Sacrati assieme al presidente della Regione Giani e Roberto
Bartoli, ordinario di Diritto penale presso l’Università di Firenze,
racconta con opportuno tempismo luci ed ombre del fenomeno dei
collaboratori di giustizia e la regolamentazione, riassunta nelle linee
fondamentali, di una materia che che ha consentito di raggiungere decisivi
risultati nelle attività di contrasto al terrorismo e alla criminalità
organizzata.