
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 Messaggio di CLIA, associazione internazionale che raggruppa 70 compagnie
(il 95% del totale)
CLIA, associazione internazionale della crocieristica, è seriamente
preoccupata del futuro della crocieristica a Venezia e, di conseguenza, in
tutto l’Adriatico. Sono infatti quasi tre anni che l’intero comparto è
costretto ad operare in una situazione di incertezza e precarietà, visto
che gli impegni assunti dal governo italiano nel 2021 rispetto ad un piano
alternativo per la crocieristica non sono finora stati rispettati o
implementati. “Purtroppo, ancora una volta, una situazione provvisoria
rischia di diventare permanente e questo penalizza l’intero settore del
turismo crocieristico, comparto che opera sempre con largo anticipo e con
rigorosa programmazione. Agire senza certezza di quale sarà la situazione
nei prossimi anni mette a rischio la presenza delle crociere a Venezia”
dice Francesco Galietti, Direttore CLIA Italia.
“Al momento solo due compagnie, tra mille difficoltà e con grande sforzo
economico, logistico e organizzativo, hanno deciso di confermare i loro
scali – prosegue Galietti – ma se gli impegni non dovessero essere
rispettati non è escluso che lascino definitivamente la città. Questo
vorrebbe dire sia perdere lo status di homeport da parte di Venezia, cioè
di porto capolinea, sia un calo strutturale del traffico crocieristico e
quindi del turismo in tutto l’Adriatico, visto che la città lagunare
rappresenta da sempre un polo di attrazione. L’attuale mancanza di certezze
– aggiunge il rappresentante italiano dell’associazione di tutte le
compagnie crocieristiche – ha indotto molti armatori a dirottare le proprie
navi su altri scali e altri Paesi”.
“Le compagnie hanno sempre ribadito, ben prima del 2021, di essere
favorevoli a non transitare più dalla Giudecca e hanno chiesto con
convinzione la predisposizione di una soluzione alternativa, ma finora non
è stato avviato nessun confronto concreto. Le crociere rappresentano meno
del 2% del traffico in Laguna, ma sono il settore tecnologicamente più
avanzato e innovativo del comparto marittimo. Anche per questo – conclude
Galietti – possono fornire un contributo importante a sviluppare soluzioni
che siano contemporaneamente in grado di preservare l’ecosistema lagunare e
lo sviluppo economico sostenibile della città. Inoltre, mettere in
discussione la permanenza delle crociere a Venezia equivale a mettere in
discussione anche l’intera esistenza della portualità veneziana”, conclude
il Direttore di CLIA Italia.
*Ufficio stampa*
Massimo Pittarello