(AGENPARL) – lun 11 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
COPAGRI: PESTE SUINA, INTERVENIRE RAPIDAMENTE PER SCONGIURARE IL DEFAULT
DELLA SUINICOLTURA
Le priorità della Confederazione al tavolo del Ministero della Salute,
avanti con indennizzi per allevamenti e contenimento infezione
Roma, 11 marzo 2024 – A oltre due anni dai primi casi di infezione di Peste
suina africana-PSA nel continente, non si arresta lavanzata dellepidemia,
che ad oggi ha colpito oltre 1500 cinghiali e quasi 14mila suini, con ben 21
focolai accertati, concentrati prevalentemente nel pavese. Lo ha ricordato
la Copagri, in occasione dellodierna riunione in materia di Peste suina
africana-PSA, svoltasi al Ministero della Salute alla presenza dei
sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e allagricoltura Patrizio La
Pietra, durante la quale è stata annunciata la nomina di tre subcommissari
con deleghe specifiche.
La gravità della situazione, oltre che agli alti livelli di contagio, è
legata alla grande resistenza del virus, per il quale al momento non
esistono vaccini e che ha un tasso di mortalità che può raggiungere il 100%
degli animali colpiti; pur non essendo trasmissibile alluomo, la PSA può
avere gravi conseguenze sul tessuto economico e sociale del Paese, andando a
incidere sensibilmente sulla redditività degli allevamenti e condizionando
pesantemente le movimentazioni dei suini e dei relativi prodotti, ha
segnalato la Copagri.
Da qui limportanza di agire celermente, semplificando gli adempimenti
previsti e accelerando con le strategie di contrasto alla diffusione
dellepidemia, così da tutelare il patrimonio zootecnico nazionale e il
settore suinicolo, che rappresenta un valore importante sia in termini di
quantità che qualità, ha osservato la Confederazione, facendo notare che
la suinicoltura, per importanza, è tra i primi settori nel comparto carni,
con oltre 30mila allevamenti per quasi 9 milioni di capi, concentrati nel
Nordest del Paese; senza contare tutto lindotto, dalla mangimistica alla
trasformazione e alla distribuzione.
In attesa della costituzione di un Tavolo permanente in cui affrontare il
problema in maniera sinergica e strutturata, la priorità va allerogazione
degli indennizzi per i tanti allevamenti colpiti, ma anche e soprattutto al
contenimento dellinfezione, attraverso il rafforzamento delle misure di
biosicurezza e linevitabile abbattimento dei cinghiali, ha suggerito la
Copagri, evidenziando a tal proposito che con oltre 2 milioni di esemplari
in tutta la Penisola, lobiettivo degli abbattimenti deve essere il
raggiungimento di un equilibrio agro-ecologico sostenibile, che garantisca
una presenza di cinghiali sufficienti al mantenimento del ruolo ecologico
della specie e compatibile con le caratteristiche ambientali e agricole dei
territori.
In mancanza di simili interventi, si rischia il vero e proprio default del
comparto, con labbattimento di milioni di suini allevati e la perdita
irreversibile di migliaia di aziende, per una filiera fondamentale in
termini economici, con un valore di oltre 10 miliardi di euro, senza contare
lexport, e circa 40mila addetti, ma anche qualitativi, esprimendo ben 42
Indicazioni Geografiche, per un valore di affari pari a 1,87 miliardi alla
produzione e 4,85 miliardi al consumo, ha concluso la Confederazione.
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Ufficio Stampa
Confederazione Produttori Agricoli
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