
(AGENPARL) – gio 07 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
Energia, Aero: “Dopo question time invitiamo deputati Azione-Per-Re a incontro conoscitivo della
realtà dell’eolico offshore”
Ieri il quesito al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin
«Abbiamo seguito con interesse il question time che ieri pomeriggio il Gruppo Azione, Popolari
europeisti riformatori, Renew Europe alla Camera ha rivolto al Ministro dell’ambiente e della
sicurezza energetica. È necessario segnalare con preoccupazione alcune dichiarazioni dei deputati
interroganti; in particolare, che la quantità di eolico offshore pari a 3,8 gigawatt in 4 anni sarebbe
sproporzionata e la preoccupazione che l’Italia potrebbe investire in maniera non efficiente le sue
risorse supportando l’eolico offshore. Inoltre, gli stessi deputati hanno dichiarato che 3.800
megawatt rappresenterebbero un contingente 20 volte superiore a quello previsto in tutto il resto
dell’Europa, incluso in quei Paesi che hanno fondali del mare più basso e maggior vento e, pertanto,
costi di produzione inferiori», commenta con stupore il presidente dell’Associazione delle Energie
Rinnovabili Offshore, Fulvio Mamone Capria.
«Ci preme precisare in primis ai deputati di Azione e a tutta la comunità che l’eolico offshore
rappresenta un’opportunità senza precedenti per il sistema Italia, fondamentale per il
raggiungimento dei target di decarbonizzazione del nostro Paese, ma anche, e soprattutto, in vista
dell’obiettivo di rendere il Paese indipendente a livello energetico, oltre a rappresentare
un’opportunità di sviluppo industriale e crescita economica; inoltre, l’ambizione europea inserita
nella Strategia per lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore della Commissione europea ha
definito che gli obiettivi di produzione energetica associati alle energie rinnovabili offshore in tutti i
bacini marittimi dell’UE sono pari ad almeno 60 GW entro il 2030 e 340 GW entro il 2050, come
indicato nella comunicazione COM(2020)0741 della Commissione, e che l’obiettivo al 2050
potrebbe addirittura traguardare i 450 GW. Ricordando che l’Italia è uno dei paesi più importanti
dell’Unione e che si propone di recitare un ruolo fondamentale a livello mondiale esportando la sua
filiera produttiva, è utile indicare i target che si sono dati gli altri paesi: la Germania punta a 30.000
MW al 2030, i Paesi Bassi a 22.000 MW, la Danimarca a 12.900 MW; i più “piccoli” Portogallo e
Grecia hanno dichiarato obiettivi pari a 12.000 e 10.000 MW rispettivamente; dati incontrovertibili
e che dovrebbero far riflettere rispetto alle dichiarazioni ascoltate ieri e riportate nel resoconto
stenografico della Camera dei Deputati», sottolinea Mamone Capria.
«Invitiamo i deputati a un incontro conoscitivo sullo straordinario lavoro che stiamo compiendo in
Italia per realizzare una filiera Made in Italy, che possa sostenere primarie società nazionali,
promuovere le acciaierie italiane, elementi fondamentali per la costruzione di una filiera italiana
pronta ad offrire professionalità e competenze nel mondo della cantieristica e della logistica navale
e marittima. Un mondo di opportunità a partire dalle migliaia di operatori che verranno assunti.
Sono certo che queste informazioni consentiranno ai deputati di Azione di rivedere le loro posizioni,
nell’interesse della crescita del Paese e per il raggiungimento degli obiettivi europei di
decarbonizzazione al 2030 e al 2050», conclude Mamone Capria.
Roma, 7 marzo 2024