
(AGENPARL) – lun 12 febbraio 2024 UIL: Definire un “Codice della Partecipazione” delle lavoratrici e dei
lavoratori alla vita delle imprese
“Definire un “Codice della Partecipazione” delle lavoratrici e dei
lavoratori alla vita delle imprese, che da sempre è tra gli obiettivi della
Uil, è quanto mai indispensabile per garantire un rapporto diverso tra
lavoro, impresa e istituzioni, anche al fine di raggiungere un nuovo
modello per un più sano sviluppo del Paese”. E’ quanto sostiene una nota
della segreteria regionale della Uil che si dice “convinta che bisogna
rilanciare con forza anche in Basilicata il tema della partecipazione delle
lavoratrici, dei lavoratori e delle loro rappresentanze, non solo sotto il
profilo organizzativo ma, soprattutto, in termini di governance”.
Per la Uil “bisogna rafforzare il dialogo con le imprese, tenendo conto in
particolare del nuovo modello contrattuale, derivante dal Patto per la
fabbrica del 2018, avviando così percorsi attuativi di quanto concordato
tra le parti. Il contesto e lo scenario di crisi, che hanno caratterizzato
questi ultimi anni, hanno posto in evidenza l’esigenza di una nuova “etica
degli affari” che non può che passare attraverso un maggiore controllo
sulla “Governance”. In assenza di regole certe – sottolinea la nota della
Uil – abbiamo purtroppo toccato con mano e pagato prezzi altissimi, sia a
livello locale che globale, rimettendo al solo mercato la regolazione dei
flussi economici e i controlli esterni “imparziali”. Le strategie
imprenditoriali, troppo spesso meramente finanziarie e prive di supporti
produttivi reali, hanno non solo puntato a risultati a breve per pochi, ma
hanno mortificato il “valore lavoro” in sé, pregiudicando le potenzialità
professionali del dipendente oltre che del capitale finalizzato allo
sviluppo. Per questi motivi deve essere fatto un passo avanti volto a far
crescere la cultura della partecipazione nel nostro tessuto economico,
nell’intento comune, di costruire una più forte “solidità competitiva”
dell’impresa attraverso la valorizzazione della persona oltre che del
capitale, ed un modello di sindacato quale soggetto attivo dello sviluppo e
della diffusione del benessere: questo il presupposto e il percorso voluto
fortemente dalla UIL, che parte con il rilancio della Responsabilità
Sociale dell’Impresa, con la valorizzazione dei codici etici, con il
potenziamento del ruolo dei Comitati Aziendali Europei (CAE), con l’impegno
e la realizzazione di primi modelli di Welfare aziendale.
“Puntare sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori – afferma
il segretario regionale Uil Vincenzo Tortorelli – vuol dire restituire
dignità al lavoro, alla creatività e alla professionalità, che sono il
sostegno della competitività, oltre che alla fidelizzazione nell’azienda.
Relativamente alla partecipazione gestionale dei lavoratori – aggiunge – la
Uil si dice favorevole alla presenza dei rappresentanti dei lavoratori nei
Consigli di Sorveglianza, mentre non condivide la scelta di dare tale
possibilità nei Consigli di Amministrazione. L’idea di partecipazione della
UIL – precisa – non è mai coincisa con i modelli di “co-gestione” poiché
essi non si attagliano alla nostra concezione del sindacato come “libera
associazione”, semmai rinviano al sindacato “istituzione” (ipotesi pure
prevista nella nostra Costituzione) e a un modello come quello tedesco che
ci sembra, ancor più oggi, difficilmente importabile nella nostra economia.
È questo spirito volto alla co-decisione al “controllo”, alla
“sorveglianza”, al “coinvolgimento informativo e comunicativo e
consultivo”, più che alla “cogestione”, che può portare ad un efficace
modello di partecipazione. Ecco perché è indispensabile un rafforzamento
della contrattazione collettiva, in particolare di secondo livello, con un
impegno delle parti ad estenderla in tutto il territorio. E questo non solo
per un principio di redistribuzione del reddito di produttività, ma anche
per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di tali realtà una
partecipazione alla vita dell’impresa. Per questo come UIL crediamo che un
modello partecipativo che preveda l’azionariato e la partecipazione agli
utili debba essere strettamente legato ad accordi sindacali, che ne
garantiscano la volontarietà, e alla contrattazione collettiva, che deve
mantenere il suo ruolo di regolazione salariale. Siamo favorevoli –
conclude Tortorelli – alla partecipazione organizzativa dei lavoratori,
prevedendo nelle commissioni paritetiche la presenza di RSU e/o RSA.
Infine, la Uil sottolinea che la contrattazione collettiva deve riconoscere
premi aziendali a tutte le lavoratrici e i lavoratori, non solo a quelli
che hanno contribuito al miglioramento e alla innovazione di prodotti,
servizi e processi organizzativi”.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
Via Napoli,3
85100 Potenza – Italia
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