
(AGENPARL) – ven 20 ottobre 2023 Assemblea Regionale della Cisl Lazio “Guidiamo il cambiamento”.
Interverranno Francesco Rocca, Roberto Gualtieri e Luigi Sbarra.
Enrico Coppotelli: “I nostri iscritti aumentano e questo è un
segnale di ottima salute di un sindacato, la Cisl, che si confronta
sui temi e si assume le responsabilità”.
“Guidiamo il cambiamento”: è questo il tema dell’assemblea
regionale organizzativa della Cisl Lazio, che si terrà martedì 24
ottobre a Roma (Nazionale Spazio Life, via Palermo 12). Un
appuntamento di grande importanza. Ad aprire i lavori, intorno alle
9.30, sarà il segretario generale della Cisl Lazio Enrico
Coppotelli. Alle 10 è fissato l’intervento del presidente della
Regione Lazio Francesco Rocca, poi a seguire quello del sindaco di
Roma Roberto Gualtieri. Alle 11 la relazione di Rosita Pelecca,
segretaria organizzativa della Cisl Lazio. Dopo un ampio e
approfondito dibattito, alle 16 le conclusioni del segretario
nazionale della Cisl Luigi Sbarra.
Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, spiega:
“Intanto è importante partire dal contesto di una organizzazione
sindacale, la Cisl del Lazio appunto, che è cresciuta dal 2019 al
2022 di 7.053 iscritti. Passando da 285.591 iscritti a 292.644. Un
sindacato in piena salute quindi e questo è un elemento di forza, di
libertà e di stabilità. Siamo un punto di riferimento, il che ci
inorgoglisce e ci carica di responsabilità”.
Nella relazione introduttiva Coppotelli toccherà diversi punti, a
trecentosessanta gradi.
Da anni, con puntualità e competenza, la Cisl si muove nel contesto
regionale da protagonista, partecipando ai processi di governance
locale, impegnando gli attori sociali ed economici presenti per
sperimentare processi di rigenerazione territoriale. Con la
convinzione che sono infatti i Sistemi Produttivi Locali, le reti
d’Impresa, stanziate localmente, che generano ricchezza, valore,
innovazione per il Paese.
Argomenta Coppotelli: “La nuova competizione si gioca tra
territori, tra vantaggi competitivi che essi generano o
sull’attrattività che creano per le imprese che vogliono
investire. Le politiche che la Cisl regionale sta praticando vanno in
questa direzione, cercando di pensare globalmente, agendo localmente
per contrattare e concertare fattivamente nella direzione che conduce
allo sviluppo del territorio del Lazio, originando un rinnovamento
economico e sociale, contribuendo a migliorare la capacità di
risposta dei cittadini, dei lavoratori, dei pensionati”.
Rileva il segretario della Cisl Lazio: “Nel periodo che va dal 2019
ad oggi è stato indispensabile esercitare la responsabilità,
elemento sostanziale per garantire la coesione sociale e preparare le
basi per riaprire insieme una nuova pagina, fatta di accordi,
proposte ed una visione di Regione che crea valore e ricchezza per il
Paese. Diviene pertanto preminente migliorare le relazioni tra
attori, nell’ambito di processi di pianificazione aperti,
decentrati, basati sulla collaborazione e sulla partecipazione
definendo una prospettiva di sviluppo e coordinandola in termini di
attrazione di investimenti ed esportazione di prodotti e servizi,
attraverso politiche territoriali efficienti che partono
dall’articolazione di una sintesi tra tradizione ed innovazione,
esperienza e prospettiva, connessione ed identità, contaminazione ed
essenzialità”.
Prosegue Coppotelli: Poi c’è la “partecipazione al lavoro”:
una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl che
disciplina in ogni dettaglio la partecipazione attiva dei lavoratori
alla vita delle imprese. La proposta nasce con l’intento di dare
piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione. La
partecipazione dei lavoratori alle imprese non è solo il vettore di
uno sviluppo economico ma anche un mezzo per la realizzazione di un
progresso sociale, un traguardo necessario per il completamento della
democrazia”.
Conclude Coppotelli: “La Cisl declina i valori in atti concreti, a
cominciare dalla centralità della persona nel mondo del lavoro. Non
mi stancherò mai di ripetere che questo è il momento della
responsabilità e non della demagogia. C’è l’ambizione di
“guidare il cambiamento” attraverso dei processi di condivisione
con la nostra base e di confronti con gli altri attori del panorama
economico e sociale del Lazio. Con la schiena dritta e con la forza
dei nostri iscritti. I numeri non mentono”.