(AGENPARL) - Roma, 4 Settembre 2023(AGENPARL) – lun 04 settembre 2023 «Basilicata eccellenza nel turismo ma su distretti, fuga dei
cervelli e innovazione deve migliorare»
La fotografia dell’economia lucana nell’ultimo focus del centro
studi della Cisl Basilicata. Cavallo: «Pur in un quadro di
fragilità ci sono segnali positivi che vanno rafforzati con
politiche adeguate»
Potenza, 4 settembre 2023 – È dedicato a turismo e distretti
industriali l’ultimo focus del centro studi della Cisl Basilicata a
cura della responsabile Luana Franchini. Riprendendo una recente
indagine dell’istituto Demoskopika sulla spesa turistica in Italia,
l’osservatorio cislino evidenzia che «nel trimestre
giugno-settembre si prevede in Basilicata una spesa pari a 293
milioni di euro, in aumento del 22,2 per cento rispetto al 2022, la
crescita più alta a livello nazionale, quasi il doppio di quella
delle Marche, seconda con un +11,9%. La stima della spesa turistica
– specifica il centro studi della Cisl – riguarda voci come
servizi ricettivi, servizi di ristorazione, servizi di trasporto
(ferroviario, su strada, marittimo, aereo), noleggio di mezzi,
servizi delle agenzie di viaggio e altri servizi di prenotazione,
servizi culturali, servizi sportivi e ricreativi, shopping e altre
spese». Un settore che procede con il vento in poppa se è vero che,
sottolinea sempre il centro studi della Cisl «per la Basilicata si
prevede un incremento rispetto al 2022 sia degli arrivi (+5,3%), che
si attesteranno poco sotto il mezzo milione, sia delle presenze
(+3,1%) che raggiungeranno quota 1,7 milioni.
Secondo il centro studi della Cisl Basilicata «l’incremento della
spesa turistica, oltre a rafforzare il comparto dell’accoglienza e
della ricettività turistica, è un’occasione di consolidamento
tanto del sistema dell’offerta culturale, attraverso la
valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico, storico e
archeologico, quanto del sistema della produzione agro-alimentare. È
per questo che occorre ragionare e investire in termini di filiere e
di ecosistemi perché tutto è collegato o può essere collegabile».
A proposito di filiere ed ecosistemi, nel focus del centro studi si
cita anche un recente studio di Intesa San Paolo sui distretti
industriali del Mezzogiorno dal quale emerge che «nel primo
trimestre del 2023 l’export dei distretti industriali del
Mezzogiorno ha registrato un aumento tendenziale dell’11 per cento,
un dato migliore rispetto alla media dei distretti italiani (+7,1%).
Tra le regioni del Mezzogiorno – spiega il centro studi della Cisl
– i distretti industriali della Basilicata crescono del 7,4 per
cento, livello che è inferiore alla media del Mezzogiorno ma in
linea con la media italiana. Questo dato è da mettere in
correlazione con quello sull’emigrazione dei laureati. La
Basilicata, infatti, secondo un recente rapporto dell’Istat, è la
regione che perde più giovani laureati tra i 25 e i 34 anni,
registrando una perdita di 40 soggetti ogni mille residenti laureati
della stessa classe di età. Questo fa si che non ci sia un capitale
umano formato per far crescere dimensionalmente e qualitativamente il
sistema produttivo lucano che, di conseguenza, resta piccolo, poco
avanzato e poco innovativo».
Nel focus il centro studi della Cisl Basilicata riprende anche uno
studio della società di consulenza Deloitte sul tema «Mezzogiorno
2025» nel quale emerge che «nel settore agro-alimentare, nel
commercio, nel comparto immobiliare e nel trasporto e magazzinaggio
il Sud ha raggiunto ottime performance in termini di valore aggiunto
e numero di imprese, ma vi è la necessità di migliorare
l’efficienza tecnica e la capacità del sistema attraverso
l’innalzamento del grado di industrializzazione, con investimenti
mirati, politiche industriali efficaci, la promozione
dell’imprenditoria locale, lo sviluppo delle infrastrutture, il
miglioramento delle competenze e della formazione professionale della
forza lavoro, l’incremento della spesa in ricerca e sviluppo,
infine – tema che sta particolarmente a cuore del sindacato –
attraverso la riduzione dell’irregolarità degli occupati che
consentirebbe anche una maggiore qualificazione e
professionalizzazione portando sia al miglioramento reddituale e di
qualità della vita dei lavoratori sia al rafforzamento complessivo
del sistema produttivo e dell’occupazione».
«Questi dati – osserva il segretario generale della Cisl
Basilicata Vincenzo Cavallo – ci indicano che la nostra regione
deve migliorare molto in termini di efficienza produttiva e
consolidare l’efficienza di quei settori in cui evidenzia già un
buon livello di efficienza, come il manifatturiero, il trasporto e
magazzinaggio e sopratutto il turismo dove è la prima del
Mezzogiorno. Per intraprendere un cammino di solida e realistica
speranza occorre osservare, per rafforzarli ed ampliarli, i segni
positivi dell’economia lucana, consapevolmente all’interno di una
cornice di fragilità, orientando politiche e investimenti verso la
creazione di filiere, di poli e di ecosistemi di cui la Basilicata è
carente, anche per motivazioni di ordine sociale e di scarsa
propensione alla coesione territoriale, evitando la frammentazione e
la parcellizzazione che in una regione di piccoli numeri risulta
essere deleteria. Innovazione, coesione, sinergia,
internazionalizzazione e sostenibilità sono le direttrici che deve
seguire tutto il sistema Basilicata per rafforzare i suoi punti di
forza».
(l.can.)
Cisl Basilicata
Ufficio stampa