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Un ritratto suggestivo: Webb rivela la presenza di polvere e strutture nei Pilastri della Creazione
Venerdì, 28 ottobre 2022
– Non si tratta di un paesaggio arcano di tombe dimenticate da tempi immemori. Non sono nemmeno dita sporche di fuliggine che si protendono verso di noi.
– Questi pilastri, ricolmi di gas e polvere, “imprigionano” stelle che si stanno lentamente formando da parecchi millenni.
– Articolo completo e immagine:
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[Webb_s_portrait_of_the_Pillars_of_Creation_MIRI.jpg]
Copyright: NASA, ESA, CSA, STScI, J. DePasquale (STScI), A. Pagan (STScI)
Il medio infrarosso è eccellente per l’osservazione di gas e polvere in modo estremamente dettagliato. Questo aspetto appare inequivocabile anche sullo sfondo. Le aree più dense di polvere assumono le tonalità di grigio più scure. La regione rossa verso l’alto, che forma una curiosa V, simile a un gufo con le ali spiegate, è quella in cui la polvere è diffusa e più fredda. Si può notare che non compaiono galassie sullo sfondo: il mezzo interstellare nella regione più densa del disco della Via Lattea è troppo carico di gas e polvere per permettere alla loro luce remota di penetrare.
Quanto è vasto questo paesaggio? Seguiamo il pilastro più alto e arriviamo alla stella rossa luminosa che sporge dal bordo inferiore. Ecco: questa stella e il suo involucro di polvere sono più grandi delle dimensioni del nostro intero Sistema Solare.
I Pilastri della Creazione si trovano all’interno della vasta Nebulosa dell’Aquila, distante 6.500 anni luce dalla Terra.
Articolo completo e immagine:
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