
(AGENPARL) – mar 02 agosto 2022 Questa mattina il sindaco Carlo Salvemini ha ricevuto a Palazzo Carafa sei donne afghane appena giunte in Italia grazie progetto “Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan”, figlio del protocollo d’intesa firmato nel novembre scorso tra Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno, CEI, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Tavola Valdese, Arci, INMP, OIM e Unhcr.
Ad accoglierle in città Arci Lecce solidarietà, che ha preparato l’accoglienza delle rifugiate in collaborazione con il Circolo Arci Alveare e grazie a percorsi di accoglienza in famiglia grazie ai quali cittadini comuni hanno aperto le porte delle proprie case in attesa del trasferimento delle nuove arrivate in ordinari progetti di accoglienza per rifugiati.
“Il ritorno dei talebani al potere nel loro Paese ha spezzato bruscamente i loro sogni, le loro carriere e le ha precipitate in una situazione di pericolo e di persecuzione – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – Perché in quel paese alle donne non è consentito avere sogni, avere una professione, una possibilità di carriera. È proibito svolgere attività politica e solo per averlo fatto in precedenza rischiavano gravi conseguenze. Per salvarsi e per conservare i propri sogni, per loro non c’era altra strada se non la fuga dalla propria terra. Ho voluto dare loro il benvenuto, la nostra terra, che è terra di accoglienza, è la loro casa. Il fondamentalismo religioso, l’oscurantismo, la sottomissione delle donne sono tragedie del presente per le quali non dobbiamo mai smettere di impegnarci, praticando la solidarietà attiva e il sostegno verso le vittime”.
