
REGGIO CALABRIA Secondo Mauro Palma: “La Calabria non presenta molte criticità: i punti di sofferenza che io rilevo è quando insistono direzioni in più istituti, come ho potuto verificare personalmente, nel caso di Rossano e Cosenza che vedono una stessa direzione. Dovremo operare tutti perché si vada il più possibile nella prospettiva che ogni Istituto abbia il proprio direttore poiché le dinamiche che si determinano in un Istituto, laddove c’è un direttore soltanto in via saltuaria, sono sempre molto complesse”. L’evento ha visto anche la partecipazione in videoconferenza di alcuni detenuti del carcere di Catanzaro-Siano diretto dalla dott.ssa Angela Paravati. “È stato un anno faticoso quello appena trascorso, violento mi verrebbe da dire” – ha sottolineato Siviglia – richiamando i tanti, troppi eventi che hanno segnato questo periodo, “primo fra tutti il Covid-19, con il futuro che è divenuto inedito, per la Regione Calabria e per il mondo intero. L’avvento della pandemia ha ribaltato ogni priorità d’intervento e la priorità dell’attività funzionale è divenuta quella di contribuire alla garanzia dell’assistenza sanitaria in carcere ed a raccomandare e monitorare l’adozione di tutte le misure precauzionali per scongiurare la diffusione del contagio. Il sistema penitenziario calabrese ha retto e sta reggendo bene all’impatto con il Coronavirus”. Fra le iniziative promosse, ha ricordato il Garante, “quella realizzata insieme ad Area Democratica per la Giustizia di Reggio Calabria ed alla Direzione della Casa Circondariale di ‘S. Pietro’ di Reggio Calabria, che ha visto il confezionamento, da parte delle donne detenute, di mascherine destinate in via prioritaria ad uso interno dell’Amministrazione Penitenziaria di tutta la regione”. (News&Com)