(AGENPARL) - Roma, 23 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 23 December 2025 MANOVRA, PATTON (AUT): INCERTA E PASTICCIATA, E’ GESTIONE DEL DECLINO
“L’attenzione ai conti pubblici non può diventare un alibi per non affrontare i problemi reali delle famiglie e delle imprese. O, peggio ancora, per costruire soluzioni incerte e pasticciate come sulle pensioni.”
Così, in aula, il senatore trentino del Gruppo per le Autonomie, Pietro Patton.
“Si allunga l’età pensionabile, si cancella Opzione donna, viene tagliato il fondo pensionistico per chi svolge lavori usuranti, si introduce una norma che, giocando sul meccanismo del silenzio-assenso, si porta via il TFR per finanziare la previdenza complementare. È l’intervento più pesante dal tempi della legge Fornero. Altro che suo superamento.
Le imprese, con l’allargamento della platea di quelle chiamate a versare il TFR all’INPS e con l’anticipo forzoso dell’1% delle imposte fiscali, vedranno ridursi la loro liquidità. Per non dire della norma sulla riscossione coatta delle cartelle esattoriali per i liberi professionisti che attendono pagamenti dalla pubblica amministrazione e che si prefigura, a tutti gli effetti, come una violazione dell’articolo 3 della Costituzione.
Discorso simile vale per le famiglie: dal taglio del cuneo fiscale al bonus per le madri lavoratrici, le risorse che vengono messe in campo sono inadeguate rispetto all’aumento del costo della vita e al fatto che l’Italia è l’unico paese OCSE dove milioni di lavoratori galleggiano attorno alla soglia di povertà.”
Patton si è poi soffermato su alcune questioni legate a Trento e Bolzano: “va dato atto al Governo di aver avuto una corretta interlocuzione istituzionale con le due province autonome, trovando un accordo per le compensazioni ai bilanci provinciali legate al minor gettito dalla rimodulazione delle aliquote IRPEF. Bene anche l’accoglimento di alcuni emendamenti, come quello sul carcere di Bolzano o sulle TV e radio locali, anche da noi sostenuto.
Tuttavia – ha concluso – questi elementi, per quanto positivi, non cambiano il giudizio complessivo. È una manovra di galleggiamento, specchio di una politica che a tutto sembra interessata fuorché a cercare risposte vere, di sistema, rispetto alle grandi questioni del Paese”, ha concluso.